BANNER-ALTO2
A+ A A-

Angela Rizzo è la carabiniera che ha denunciato le molestie subite da un superiore alla trasmissione "Presa Diretta" di Rai3.

Adesso però rischia di subire un procedimento disciplinare perché l'Arma non l'aveva autorizzata a parlare.

A parere del corpo dei carabinieri Rizzo avrebbe leso il "prestigio istituzionale" dell'Arma.  

La carabiniera lavorava al laboratorio di analisi delle sostanze stupefacenti del nucleo investigativo di Firenze e per mesi, secondo la sua denuncia, era stata molestata dal suo superiore, il maresciallo Luigi Ruggero.

Il tribunale militare ha condannato per due volte il maresciallo, sia nel primo, che nel secondo grado di giudizio.

E' attesa la sentenza della Cassazione. Rizzo ha però raccontato la sua storia ai microfoni di Rai3 il 10 marzo scorso.

"Rischia una sanzione cosiddetta di corpo come il richiamo verbale, il rimprovero scritto e qualche giorno di consegna - ha dichiarato l'avvocato della giovane alla Nazione -.

Più che altro, la sanzione può incidere negativamente sulla sua futura carriera. Mi auguro che l'esito sia l'archiviazione della vicenda perché ha già patito troppo per dover anche subire il trauma di una sanzione".


Leggi tutto... 0

Da una pare leggiamo “Immigrato prende a schiaffi Silvia Covolo, parlamentare della Lega”

Questo l’articolo: “La follia, ora si arriva all’aggressione in strada.

Uno schiaffo in pieno volto mentre si trovava alla stazione di Padova ad opera di un uomo di colore. E’ l’assurda aggressione subita dalla neoparlamentare della Lega, Silvia Covolo, come racconta in un post su Facebook l’ex sindaco della città, Massimo Bitonci, che era con lei.

Il post – poi rimosso- recitava così.

«Qualche minuto fa in stazione dei treni a Padova Silvia Consolo, neo parlamentare, mentre stava uscendo, assieme al sottoscritto e Germano Rachella (noi due 10 metri più avanti) è stata picchiata con uno schiaffo in pieno volto da un uomo di colore che sono riuscito a fotografare – scrive Bitonci che al post aveva allegato anche la foto del presunto aggressore –

Dopo lo schiaffo é scappato assieme ad altri 2 sempre stranieri di colore.

Abbiamo fermato ed avvisato due agenti della Polizia Locale, che stanno effettuando le indagini.

Su un altro giornale leggiamo:

Schiaffo all'onorevole Covolo, il profugo si difende: "Stavo solo indicando gli orari dei treni"
Il protagonista della vicenda si chiama Rachid, ha 22 anni ed è ghanese: avrebbe subito chiesto scusa, tanto che ora sta valutando l'eventuale controdenuncia

E, come riporta il "Corriere del Veneto", ha subito chiesto scusa all'onorevole Silvia Covolo dopo averla colpita con uno schiaffo che lui stesso etichetta come "involontario".

La versione di Rachid

Il quotidiano locale ha trovato il profugo proprio sul "luogo del delitto", ovvero la stazione di Padova.

E Rachid ha dato la sua versione, spiegando che avrebbe colpito per sbaglio Silvia Covolo mentre alzava il braccio verso il tabellone per indicare l’orario del treno a un amico in partenza per Bologna.

Il ghanese ha poi spiegato che si è tolto il cappello inginocchiandosi per scusarsi, tanto che l'onorevole Covolo l'avrebbe perdonato.

Un gesto che però, stando al racconto del 22enne, non è bastato a Massimo Bitonci, il quale lo ha immortalato col suo cellulare.

E Rachid starebbe valutando con la sua cooperativa se sporgere una controdenuncia nei confronti dell'ex sindaco di Padova per violazione della privacy.”

….continua…..

Leggi tutto... 0

Amici, ci risiamo!

La scuola italiana è arrivata al capolinea.

Col triste e sconcertante episodio che sto per raccontarvi la nostra amata scuola ha toccato il fondo.

Per risollevarsi ci vorranno degli anni.

 

Così non so dove si arriverà.

Siamo ad Alessandria in Piemonte e questo vigliacco episodio lo abbiamo saputo con un mese di ritardo.

E ci è stato finanche nascosto il nome della scuola, della Professoressa e del Dirigente scolastico che non ha preso nessun provvedimento nei confronti dei protagonisti della vile aggressione di una docente disabile della sua scuola. Prima classe di una scuola superiore.

Gli alunni legano le mani ad una professoressa, la prendono a calci e pugni, riprendono l’episodio col cellulare e diffondono il video sui social.

Ora tutta la classe è punita.

La punizione è mite, molto mite, irrisoria direi.

Anche i cittadini di Alessandria la ritengono troppo lieve. Il Consiglio d’Istituto, dopo un mese, ha deciso di punire l’intera classe soltanto con un mese di sospensione ma con l’obbligo di frequenza. Inoltre, nell’ora di ricreazione, dovranno svuotare i cestini dell’immondizia delle altre classi.

L’accaduto ha scatenato le polemiche in città.

Il video pubblicato dai ragazzi è stato poi rimosso, però le immagini della Professoressa legata e presa a calci hanno fatto il giro del Web e tutti in città hanno potuto vedere quello che si era svolto in quella scuola e in quella classe.

Hanno potuto vedere una donna molto gracile legata con una grossa fune alla sedia della cattedra, immobile, che non si lamentava. La docente che ha delle difficoltà motorie era tutta impaurita.

Non ha voluto denunciare l’accaduto alle Forze dell’Ordine e non si conosce il motivo.

Anche il Dirigente Scolastico ha taciuto l’accaduto per più di un mese.

La docente è stata liberata e salvata dalle violenze e dalla furia dei suoi allievi da un alunno di un’altra classe.

Attirato dai rumori, dallo schiamazzo che provenivano dall’aula ha subito avvertito il bidello.

Hanno per primo fatto allontanare gli studenti e poi hanno slegato la povera professoressa.

Ci sono alcune considerazioni da fare.

I ragazzi protagonisti di questo triste episodio di bullismo dovrebbero essere puniti severamente. Dovrebbero rispondere del reato di sequestro di persona e violenze fisiche.

La docente, il Dirigente Scolastico hanno sbagliato a non voler denunciare l’accaduto.

Il fatto era sulla bocca di tutti in città e voler tenere coperto il nome della scuola è sbagliato.

Gli atti di bullismo che si commettono ogni giorno nelle nostre scuole non si combattono col silenzio.

E poi perché la notizia è stata diffusa solo oggi dopo un mese dall’accaduto?

Chi si è voluto proteggere?

La Professoressa, il Dirigente della scuola, il nome della scuola?

Una volta, ai miei tempi e quando io frequentavo la scuola, e l’Italia si scriveva con la lettera maiuscola, per un caso del genere, che allora era inconcepibile, ci sarebbe stata la redazione da tutte le scuole del Regno.

I nostri magistrati che troppo spesso si occupano di ladri che rubano una banana o di una melanzana ( notizia di questi ultimi giorni con un Processo durato lungo 9 anni) non hanno nulla da dire e da fare?

C’è troppo permissivismo in giro e troppa tolleranza anche da parte dei nostri politici.

E le famiglie di questi delinquenti in erba dove sono?

I veri responsabili sono loro che non hanno saputo educare i propri figli.

di Francesco Gagliardi

Leggi tutto... 0
BANNER-ALTO2
© 2010 - 2021 TirrenoNews.Info | Liberatoria: Questo sito è un servizio gratuito che fornisce ai navigatori della rete informazioni di carattere generale. Conseguentemente non può rappresentare una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità predefinita. Non può, pertanto, essere considerato un prodotto editoriale ai sensi della legge 62 del 7 marzo 2001. L'Autore del sito non è responsabile dei commenti inseriti nei post o dell’utilizzo illegale da parte degli utenti delle informazioni contenute e del software scaricato ne potrà assumere responsabilità alcuna in relazione ad eventuali danni a persone e/o attrezzature informatiche a seguito degli accessi e/o prelevamenti di pagine presenti nel sito. Eventuali commenti lesivi dell’immagine o dell’onorabilità di persone terze non sono da attribuirsi all’autore del sito, nemmeno se il commento viene espresso in forma anonima o criptata. Nei limiti del possibile, si cercherà, comunque, di sottoporli a moderazione. Gli articoli sono pubblicati sotto “Licenza Creative Commons”: dunque, è possibile riprodurli, distribuirli, rappresentarli o recitarli in pubblico ma a condizione che non venga alterato in alcun modo il loro contenuto, che venga sempre citata la fonte (ossia l’Autore). Alcune immagini pubblicate (foto, video) potrebbero essere tratte da Internet e da Tv pubbliche: qualora il loro uso violasse diritti d'autore, lo si comunichi all'autore del sito che provvederà prontamente alla loro pronta. Qualunque elemento testuale, video, immagini ed altro ritenuto offensivo o coperto da diritti d'autore e copyright possono essere sollecitati inviando una e-mail all'indirizzo staff@trn-news.it. Entro 48 ore dalla ricezione della notifica, come prescritto dalla legge, lo staff di questo Blog provvederà a rimuovere il materiale in questione o rettificarne i contenuti ove esplicitamente espresso, il tutto in maniera assolutamente gratuita.

Continuando ad utilizzare questo sito l'utente acconsente all'utilizzo dei cookie sul browser come descritto nella nostra cookie policy, a meno che non siano stati disattivati. È possibile modificare le impostazioni dei cookie nelle impostazioni del browser, ma parti del sito potrebbero non funzionare correttamente. Informazioni sulla Privacy