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cuore

Una cardiocapsula che rivoluziona il mondo della cardiologia: ecco il pacemaker più piccolo al mondo

La cardiochirurgia può vantare un nuovo successo, un traguardo a dir poco incedibile, all’ombra del tricolore italiano: al San Maurizio di Bolzano è stato impiantato il pacemaker più piccolo al mondo.

Non un semplice intervento, ma il primo passo verso una rivoluzione, che sicuramente porterà a risultati ancor più straordinari.

La tecnologia che sta alla base dei pacemaker si è evoluta anno dopo anno, giorno dopo giorno, arrivando ora ad essere compressa in un mini-apparecchio delle dimensioni di una pillola. Una cardiocapsula dalle ridotte dimensioni, ma dal potenziale unico, in grado di controllare efficacemente i battiti cardiaci in caso di aritmia.

Dai trapianti di cuore artificiale alla cardiocapsula: è questa la medicina del futuro, che grazie al duro lavoro di esperti e ricercatori, che ogni giorno guardano al futuro con salutare ottimismo, tutela sempre di più e nel miglior modo possibile la salute di ogni singolo individuo.

“Micra”: il mini pacemaker

La cardiocapsula che è al centro dell’attenzione dei cardiologi di tutto il mondo e che sostituisce i tradizionali apparecchi medici per il cuore, si presenta come un pacemaker di ultima generazione.

Dimensioni ridotte (circa 10 volte più piccolo dei sui predecessori) e una tecnica di impianto del tutto nuova: sono queste le principali caratteristiche di questo mini dispositivo tecnologico, che sta aprendo nuove porte nel mondo della cardiochirurgia.

Cosa cambia con Micra? Questa particolare cardiocapsula viene impiantata direttamente nella cavità cardiaca, attraverso la vena femorale, senza provvedere all’impianto di elettrodi di stimolazione, presenti nei pacemaker di vecchia generazione.

Ancorata al cuore (posizionata nel ventricolo destro), la capsula sarà subito operativa, garantendo la massima efficienza in termini di stimolazione cardiaca, il tutto sempre controllabile con le tradizionali tecniche della telemedicina (compatibile anche la risonanza magnetica).

Quindi, niente fili, incisioni nel torace o qualsiasi altra invasiva azione prima prevista: con la cardiocapsula Micra sarà tutto più semplice.

Un pacemaker che cambierà la storia della medicina

La tecnologia di questa innovativa e sofisticata cardiocapsula ha donato al mondo della Cardiologia nuova linfa vitale, che permetterà di acquistare nuova forza e scientifico vigore per affrontare patologie più gravi nel miglior modo possibile.

Un intervento al cuore che si baserà ora su di una procedura più semplice e, soprattutto, più breve, il che si traduce nell’eliminazione delle infezioni o qualsiasi complicanza post-operatoria.

Per ora la cardiocapsula sarà impiantata su un numero limitato di pazienti, ma presto molti altri beneficeranno dei suoi vantaggi.

Forse, la famosa canzone “Cuore Matto” perderà in termini di popolarità, dato che questo innovativo pacemaker sarà pronto a regolarizzare subito il battito!

(PACEMAKER; Cardiocapsula; Pacemaker di ultima generazione)

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pillola-contro-tumore-al-seno

Utilizzare la pillola contraccettiva, oltre che garantire i normali risultati, riduce il rischio di contrarre il tumore all’ovaio.

Il tumore all’ovaio è uno spietato nemico: tante sono le persone che perdono la vita a causa dello stesso e la sua temibile avanzata, silenziosa ma distruttiva, crea terra bruciata attorno a sé.

Ma, da un recente studio pubblicato su Annals of Oncology, emerge un dato positivo e che fa ben sperare per il futuro: grazie alla pillola contraccettiva, in Europa e in America, il numero delle morti per tumore all’ovaio sta pian piano scendendo. Analizzando i dati diffusi dall’OMS è stato possibile evidenziare una percentuale davvero importante: 10% in meno di decessi per cancro ovarico tra il 2002 e il 2012. Una piccola percentuale, che però illumina il futuro, mettendo in luce quelli che potrebbero essere i migliori metodi per contrastare questo pericoloso e temibile nemico. Metodi e strategie mediche che, forse, finora non erano state prese in considerazione, o meglio, sottovalutate.

Ed è proprio la pillola contraccettiva, utilizzata maggiormente dalle donne (lo sapevate che esiste anche un “pillolo anticoncezionale maschile?), a contrastare la forza di questa silente e pericolosa forma di cancro.

La somministrazione di estroprogestinici riduce notevolmente il rischio di contrarre il cancro ovarico: i dati, come già accennato, parlano chiaro, con percentuali che permettono alla ricerca medica di viaggiare su di un cauto ottimismo verso nuove strategie per sconfiggere lo specifico tumore. Inoltre, è opportuno segnalare un altro dato, o meglio, una previsione medica che aumenta le speranze future: le morti per tumore all’ovaio, diminuiranno nei prossimi anni, anche grazie ai nuovi traguardi raggiunti dalla diagnosi e dalla terapia.

Come di presenta il tumore all’ovaio?

Il carcinoma ovarico è un nemico che sa ben mimetizzarsi e colpire quando ormai, sicuro di sé, ha la massima probabilità di sconfiggere il nemico, cioè l’uomo.

Infatti, nella maggior parte dei casi viene alla luce solo quando è in fase metastatica, lasciando ben poche probabilità di guarigione.

Quindi, mai abbassare la guardia: qualsiasi strana sensazione a livello addominale deve essere subito presa in seria considerazione. Tra i sintomi più diffusi del tumore all’ovaio è possibile ricordare il dolore e il gonfiore addominale, la stitichezza e le difficoltà digestive. Mai abbassare la guardia e sottovalutare questi sintomi, che possono essere considerati dei veri e propri campanelli d’allarme.

Ci sono, poi, anche determinati fattori che fanno salire alle stelle il rischio di contrarre questa specifica forma tumorale, come ad esempio, la familiarità, ovvero le ripetute ovulazioni (la gravidanza, infatti, riduce il rischio, proteggendo l’ovaio, proprio perché riduce il numero di ovulazioni).

Dal lato opposto, invece, si posiziona la pillola contraccettiva, che è associata ad un rischio decisamente minore di contrarre la malattia. Un piccolo scudo per l’ovaio, che è pronto a combattere a testa alta un nemico così infame!

(TUMORE OVAIO; tumore ovaio come si presenta; tumore ovaio sintomi; pillola contraccettiva;)

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moto

Lo scorso mese di luglio la Confindustria ACMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori) ha incontrato a Roma il Viceministro dell’Economia e delle Finanze On. Luigi Casero in merito ad una possibile proposta di legge sull’utilizzo di un adeguato abbigliamento protettivo per gli utilizzatori di motocicli (che non si fermi al solo casco protettivo, già obbligatorio), ed eventuali agevolazioni fiscali.

Secondo quanto afferma il presidente dell’ACMA, Corrado Capelli, gli incentivi fiscali possono fungere da incoraggiamento per l’acquisto e la diffusione di un abbigliamento tecnico che metta al sicuro gli appassionati utilizzatori di motociclette. Inoltre il costo sociale riconducibile agli incidenti stradali di ciclomotori e motocicli consta di 4,8 miliardi di euro all’anno, di cui 130 milioni circa riguardano solo le spese di pronto intervento e ospedalizzazione a diretto carico dello Stato; il costo di un motociclista deceduto in un incidente stradale ammonta a circa un milione di euro mentre a 200 mila euro salgono le spese per i feriti gravi.

Dunque, la richiesta rivolta al ministro Casero dall’ACMA è proprio quella di favorire soprattutto l’acquisto di paraschiena ed air-bag per uso motociclistico attraverso l’uso di detrazioni fiscali del 50% sul prezzo d’acquisto del dispositivo o dell’abbigliamento protettivo. Il paraschiena in particolare, secondo un recente studio dell’Istituto Superiore di Sanità, sembra diminuire il rischio di lesioni alla colonna vertebrale del 40%.

Per concludere, si stima che con questa riduzione fiscale lo Stato incasserebbe ben 200 mila euro di introiti più IVA risparmiando altresì 1,3 milioni di euro in spese sanitarie.

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