Villaricca è un paesone della provincia di Napoli di oltre 30 mila abitanti
Recentemente venuto alla ribalta della cronaca per lì omicidio di un ventinovenne da parte di un settantacinquenne infastidito per il volume alto della Tv e per le sue docce di mezzanotte
Oggi ritorna alla ribalta per un blitz nel quale sono state bloccate tre persone, di cui sono state ,poi, perquisite le abitazioni.
Sono state trovate ben tredicimila polizze assicurative falsificate, emesse da tutte le più importanti società italiane e straniere.
Il loro prezzo sul mercato era di 100 euro
Insomma rivendute avrebbero fruttato circa 1.300mila euro
A compiere il blitz i carabinieri della compagnia di Marcianise che hanno anche sequestrato anche duemila tra certificati di proprietà e carte di circolazione: i documenti avrebbero consentito la immatricolazione di almeno mille autovetture.
Stando ai primi risultati investigativi i certificati sarebbero stati falsificati, mentre le carte di circolazione sarebbero state rubate in Sicilia.
Sono stati poi trovati anche mille supporti per carte d'identità false.
Insomma una centrale del falso
Ad effettuare l'indagine il comandante del nucleo operativo, tenente Paolo Cristinziano sotto la direzione del capitano Nunzio Carbone.
Si tratta di una delle più importanti operazioni degli ultimi dieci anni per la quantità del materiale sequestrato.
Si pensa che il materiale sequestrato fosse destinato anche al mercato di altre regioni oltre quello campano
E forse non tutti gli acquirenti delle polizze sembra fossero a conoscenza della falsificazione.
Face book una trappola.
In particolare per i minorenni
Minorenni e minorenne che abboccano all’amo di adulti che le adescano
Un 26enne con face book ha adescato una 14enne e ne ha approfittato sessualmente
Sembrano innocenti i contatti sul social network.
Poi la confidenza, i primi incontri dal vivo.
Infine l’incontro a casa e la violenza
E’ successo a Formia
Il giovane è originario di Napoli, ma domiciliato a Formia
Ad accorgersene i genitori della ragazza preoccupati del suo nuovo comportamento
Parte la denuncia al commissariato di Formia.
Gli uomini del vice questore Paolo di Francia indagano
Poi sottopongono i risultati delle indagini alla magistratura cassinate che spicca a carico del 26enne una ordinanza di arresto, ipotizzando il reato di violenza sessuale.
La direzione della DIA “passa” dalla Polizia alla Guardia di Finanza.
Arturo De Felice lascia l’incarico di titolare della Direzione investigativa antimafia per diventare Prefetto nominato dal Consiglio dei ministri su indicazione del ministro dell’Interno, Angelino Alfano.
Gli succede il generale di divisione della Guardia di Finanza, il dottor Nunzio Antonio Ferla.
De Felice, 62 anni, reggino, entrò in Polizia nel 1979, venne assegnato alla Questura di Novara nel 1980, dove ricoprì gli incarichi di dirigente della Digos, della squadra mobile e di capo di gabinetto. Venne trasferito a Catanzaro nel 1987, e gli viene affidata la direzione del commissariato di Lamezia Terme.
Nel 1992 raggiunse Roma, dove prestò servizio alla Digos e successivamente al commissariato di Esquilino Monti.
Nel 1993 ricoprì l'incarico di dirigente al Centro interprovinciale Criminalpol di Reggio Calabria. Dal 1997 al 2000 diresse (dopo averla costituita) la divisione Sirene, struttura interforze creata in Italia a seguito dell'applicazione degli accordi di Shengen.
Nel 2000 divenne funzionario di collegamento tra il ministero dell'Interno e la commissione parlamentare Antimafia.
Dal 2001, venne promosso dirigente superiore, è fu nominato questore di Alessandria (sue le indagini su Erka e Omar)
Dal 29 luglio 2003, fu questore di Perugia, dove, tra l'altro, ha diretto le indagini sull'assassinio della studentessa inglese Meredith Kercher.
Il 25 agosto 2008, De Felice torna in Calabria, dove ha diretto la Questura di Catanzaro fino al trasferimento a quella di Ancona (nel 2010).
E' stato insignito delle onorificenze di grande ufficiale dell'Ordine al merito della Repubblica italiana e commendatore dell'Ordine di San Gregorio Magno.
il suo successore, il generale di Divisione Nunzio Antonio Ferla, nel corso della sua carriera ha ricoperto importanti incarichi di Stato Maggiore presso il Comando Generale del Corpo oltre che incarichi di Comando Territoriale, tra cui quello di Comandante Provinciale di Palermo, della Regione Abruzzo, e per ultimo quello di Comandante Regionale Campania della Guardia di Finanza.
Arruolatosi nel 1977, ha conseguito le lauree in Giurisprudenza, in Scienze della Sicurezza Economica Finanziaria e in Scienze delle Pubbliche Amministrazioni.
E’ stato nominato Generale di Divisione nel luglio 2011.
L’assunzione della titolarità della Direzione Investigativa Antimafia, della quale diviene l’undicesimo Direttore, costituisce, quindi, per il Generale di Divisione, il prestigioso approdo di una carriera di spicco, costellata dalle più diversificate esperienze professionali in varie parti del territorio nazionale.
Si tratta di un incarico di assoluto rilievo, per il suo valore intrinseco, caratterizzato dalla “centralità” che l’obiettivo del contrasto alla criminalità organizzata ha assunto tra le priorità perseguite per assicurare l’ordinato sviluppo della società civile.