Le intenzioni di voto, si sa, offrono il fianco a mille ed una riflessione. Chi vede il proprio partito avanti si sente vincitore. Chi vede avanti i partiti tradizionali si sente in qualche modo tranquillo. Molte preoccupazioni, invece, si hanno quando le intenzioni di voto mostrano i progressi del M5S, quel misterioso movimento che viaggia sulla rete, che fa battaglie in parlamento, presenta molte interrogazioni su problemi locali, anche se ancora non si conoscono bene i suoi parlamentari.
Quel partito, ancora, che si avverte ben poco localmente e del quale, sempre localmente, poco si conoscono i rappresentanti.
Questo partito secondo IPR Marketing nel SUD sarebbe il secondo partito per le elezioni europee ed addirittura il primo nelle isole .
E senza sapere chi siano i suoi candidati
Vedi lo schema sottostante.
Sondaggi politici IPR, elezioni europee 2014: intenzioni di voto anche per circoscrizioni
I sondaggi elettorali di Ipr Marketing e pubblicato da Repubblica.it il 5 febbraio 2014, riguardano tutti i partiti.
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Eccoci finalmente con i primi sondaggi politico elettorali che riguardano le intenzioni di voto degli italiani in vista delle Elezioni Europee del 22-25 maggio 2014. L'istituto IPR Marketing che ha svolto il sondaggio poi pubblicato il 5 febbraio da Repubblica.it, ci svela non solo il dato unico Italia, ma anche quello che indica come voterebbero gli elettori del Nord Ovest, Nord Est, Centro, Sud e Isole.
Leggendo i dati sulle intenzioni di voto, potremo vedere come l'esito cambia anche di molto a seconda delle circoscrizioni, ma appare chiaro che valutando il dato unico Italia, PD, M5S e Forza Italia sono molto vicini fra loro.
Sondaggi politici Elezioni Europee 2014, intenzioni di voto Italia - IPR Marketing
Il PD è in testa con il 27,6%, secondo partito il M5S di Grillo con il 25,4%, vicino anche Forza Italia di Berlusconi con il 24,3%.
Così come risulta nei sondaggi per le eventuali elezioni politiche, gli altri partiti sono molto indietro. Il Nuovo Centrodestra di Alfano ottiene il 5,6% dei consensi, bene la Lega Nord al 5,0%, molto bassi tutti gli altri. SEL arriva solo al 2,0%, stesso risultato per l'Udc di Casini, Fratelli d'Italia all'1,5%, PS e La Destra 1,2%, Scelta Civica 1,0%, Rifondazione Comunista 0,6%, i Verdi allo 0,5%, Idv 0,4%, SVP 0,3%, CD 0,2%, Altri 1,2%.
Intenzioni di voto IPR divise per circoscrizioni - sondaggi elezioni europee 2014
Gli elettori del Nord Ovest voterebbero il Partito Democratico e Forza Italia in egual misura, entrambe le forze politiche sono al 25,0%, ma poco indietro c'è il Movimento 5 Stelle al 23,3%. Da segnalare la Lega al 10,5%, bene anche NCD con il 6,5%.
Passiamo al Nord Est, cambia lo scenario e non di poco, qui il M5S e il PD sono alla pari con il 26,5%, molto più staccato Forza Italia al 18,0%. Ovviamente alto il dato della Lega con l'11,0%, che praticamente non supera lo 0,2% nelle circoscrizioni del Centro, Sud e Isole. NCD è al 5,5%.
Situazione ancora molto diversa al Centro: il PD domina con il 35,0%, Forza Italia raggiunge il 25,0%, il M5S è al 23,5%. Quarta forza il Nuovo Centrodestra solo al 3,5%.
Grande equilibrio per i partiti maggiori nella circoscrizione Sud che sono tutti in mezzo punto. Infatti il PD è al 27,0%, il M5S è al 26,7%, e Forza Italia al 26,5%. Positivo il dato del NCD con il 6,2%.
Chiudiamo con l'esito dei sondaggi elettorali IPR per la circoscrizione Isole. Le intenzioni di voto verso le elezioni europee 2014, vedono il M5S in testa con il 29,0%, segue da vicino Forza Italia con il 28,0%, più indietro il PD con il 24,0%. Ancora bene il NCD che si attesta al 6,5%.
Buccinasco si ribella contro la presenza del presunto boss di ‘ndrangheta Rocco Barbaro, considerato il nuovo referente della ‘ndrangheta in Lombardia.
E si rivolge al ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri: “Ministro Cancellieri, non ci lasci soli”.
Il sindaco del comune milanese Giambattista Maiorano scrive al guardasigilli esprimendo la propria preoccupazione per la scarcerazione di Barbaro (leggi), e per la decisione dell’Ufficio per l’esecuzione penale esterna di Milano di inserire – per il recupero - u Sparitu in un’azienda della città, da sempre terra di conquista della criminalità organizzata calabrese.
“Non Le nascondo, Signor Ministro – scrive il primo cittadino -, la mia e la preoccupazione dell’Amministrazione comunale e dei cittadini che rappresentiamo. Consideriamo inopportuna e indesiderata questa presenza e reclamiamo da parte Sua un’azione di ristabilimento e di riconsiderazione di un scelta, a nostro avviso, del tutto sottovalutata anche al fine di recuperare quel clima di fiducia nelle istituzioni e nella loro capacità di presenza”.
Barbaro, detto u Sparitu, è nato a Platì il 30 giugno 1965, ed è figlio di Francesco Barbaro detto Ciccio u Castanu, classe 1927, “una delle figure più importanti di tutte le ‘ndrine platiote”.
E’ considerato dagli investigatori il nuovo referente delle cosche calabresi in Lombardia. Una convinzione confermata dalle parole intercettate di Agostino Catanzariti, reggente del clan Papalia arrestato l’8 gennaio 2014 soprannominato vangelo: “Lui è capo di tutti i capi (…) di quelli che fanno parte di queste parti”. Un ruolo che potrebbe ricoprire con maggiore facilità ora, dopo l’operazione antimafia di inizio gennaio – nella quale al momento Barbaro non risulta coinvolto – che ha portato in carcere dieci presunti appartenenti alle cosche dei Barbaro-Papalia (leggi).
U Sparitu , dopo dieci anni di latitanza e altrettanti in carcere per traffico di droga (non ha mai subito condanne per associazione mafiosa), dal 12 luglio scorso ha iniziato il suo periodo di affidamento ai servizi sociali a Buccinasco, presso un gommista di via Idiomi.
La paura, ragionano gli investigatori dell’antimafia milanese, è che dopo gli arresti dei grandi capi (i fratelli Papalia) e delle nuove leve, “su Corsico e Buccinasco c’è – almeno all’apparenza – un vero e proprio vuoto di potere”. Pronto a essere colmato. Per questo, “appena riottenuta la piena (o quasi) libertà di movimento, Rocco Barbaro si trasferisce da Platì a Buccinasco”. Una preoccupazione avvertita anche dal sindaco Maiorano, consapevole dei danni che la ‘ndrangheta ha causato nella sua città e in tutta la Lombardia. “Buccinasco e la sua Amministrazione – scrive ancora il primo cittadino – sono memori della storia che ha investito la città. L’hanno compresa e con caparbietà intendono uscirne a testa alta con efficaci azioni di contrasto e di vigilanza coerentemente con quanto la nostra gente si aspetta. Non bastano però buone prassi amministrative, iniziative tese a diffondere la cultura della legalità, manifestazioni contro i fenomeni criminogeni della varie mafie, se poi, oltretutto completamente ignorati, qualcuno provvede a rimandarci persone così poco raccomandabili” Da Ilfattoquotidiano
Qualche commento:
- renzopiano che affare l'italia unita per il nord
- Piero Testori Ormai è ufficiale: in Italia per fare in modo che lo Stato ti aiuti a trovare un posto di lavoro devi essere un delinquente. Da noi vige il detto "La mancanza di delitto non paga"!
- SpecialOne Hanno ragione, il boss mafioso torni a casa sua, in parlamento.
- Boccaveritas buccinasco si ribella e il governo che fa? approva il decreto svuota carceri! Va bhe anche questo lo fanno per il "bene" del paese!
- continua
Targhe e convegni antimafia non servono.
Ed infatti lo si è visto presiedere un seminario sulla prevenzione della corruzione.
Ora è stamattina agli arresti domiciliari Nicolò Ferrara, imprenditore, 57 anni, sindaco di Calatafimi e presidente del consorzio provinciale per la legalità e lo sviluppo.
In questa veste di presidente nel dicembre scorso, in Prefettura a Trapani, aveva parlato di contrasto alla corruzione in una assemblea di amministratori e funzionari di enti locali.
E’ accusato di avere intascato una mazzetta nell'aggiudicazione di un'asta per la vendita di automezzi comunali da dismettere.
Ferrara è accusato dei reati di corruzione, falsità ideologica e turbativa d'asta.
Il sindaco Ferrara è praticamente reo confesso.
A parte le intercettazioni telefoniche che lo hanno incastrato, svelati anche altri reati di abuso. Lui stesso, sentito dai pm della Procura di Trapani, titolari dell'indagine, Trinchillo e Belvisi, ha ammesso di aver preso quei soldi: dapprima si è giustificato dicendo di averli usati per far beneficienza, poi, cambiando versione, di averli spesi per saldare propri debiti: "La consegna di quei soldi non è legata a quanto contestato ovvero la vendita di mezzi comunali ma è bensì legato ad un impegno di contribuzione di carattere volontario per la beneficienza preso qualche anno addietro rispetto alla data della gara. In particolare tale donazione era totalmente libera e riguardava la risposta verso le esorbitanti richieste che pervengono dalla sede municipale da parte di persone in stato di bisogno".
Stesso provvedimento per gli imprenditori palermitani Ettore ed Enrico Crisafulli, padre e figlio, di 69 e 34 anni, per intestazione fittizia di beni..
I due palermitani gestiscono una impresa edile, la "Simaco" che si è aggiudicata i lavori di urbanizzazione primaria di contrada Sasi, nel paese trapanese. Un loro dipendente avrebbe denunciato presunte pressioni circa l’assunzione di lavoratori da parte di tecnici incaricati dal Comune.
Alcuni, che si sono presentati come mandati dal Comune, si erano presentati a lui chiedendo assunzioni, "Qui si fa come diciamo noi o non lavora nessuno".
Da qui è partita l’indagine che, secondo indiscrezioni, coinvolgerebbe altre otto persone tra cui alcuni dipendenti comunali. L'inchiesta è ancora in corso.
Sono stati anche notificati 8 avvisi di garanzia e perquisizioni sono state compiute a Calatafimi, Palermo, Salaparuta e Roma.