Francesco neri militante di M5S pubblica la foto del libro di Augias che brucia nel camino
Augias spiega all’Ansa : “E’ il gesto di un esaltato però gli esaltati non saltano fuori se non possono contare su un ambiente che nella loro eccitazione ritengono favorevole. Lui ha sbagliato, ma ha contato su un’atmosfera che considerava favorevole. Quello che mi inquieta è che questo ragazzo pensa di fare una novità e non si rende conto di ripetere un gesto storico”.
Neri risponde con questa lettera:
“Io ho bruciato il libro di Corrado Augias.
Libro comprato direttamente da Corrado Augias a Zagarolo, quando venne.
Autografato.
Augias, persona lucida, concreta, di grande cultura.
Io amo i libri, me ne circondo, da sempre.
Amo i libri perchè sono il simbolo del sapere, in simboli, trasmesso.
Provo profonda indignazione invece per la menzogna.
E ancor di più quando questa approfitta della conoscenza per essere più incisiva.
Il Sapere mentire meglio.
Il Sapere ingannare meglio.
Il Sapere raccontare meglio le menzogne che permettono a Lei di mantenere uno stile di vita lontano dalla sanità pubblica italiana, nella sua bella casa di Parigi, Augias.
Menzogne che Le permettono di stare ben lontano dagli affanni di chi ha un piccolo stipendio o di chi lo stipendio non ce l’ha affatto, sig, Augias.
Le menzogne che le permettono di attaccare la Resistenza , e gli unici che la fanno, in questo momento.
Lei è fascista ,sig, Augias.
Ha posto il suo sapere e il suo ben parlare al servizio della menzogna, funzionale al mantenimento del suo status economico e sociale.
E chi è in difficoltà, chi è disperato, chi non ha lavoro, chi non ha niente, si arrangi.
Io, che non rappresento altri che me stesso, con tutti i limiti del caso, non sono d’accordo.
Chi sa, deve lavorare per gli altri. La conoscenza se è finalizzata solo al nostro tornaconto personale è poco, se è finalizzata all’inganno del prossimo è il male assoluto.
In quel camino io ho bruciato l’ipocrisia. Il nostro male più grande.
Conclude Augias a AdnKronos “Voglio sperare che sia il gesto isolato di uno sconsiderato. Quello che mi preoccupa è che ufficialmente nessuno del suo stesso movimento lo abbia sconfessato, facendogli notare la gravità di ciò che ha fatto. L’autore del gesto non si è reso conto della gravità di quello che stava facendo forse perché è giovane e non sa che negli anni Trenta queste cose sono già avvenute. Con esiti tragici. Il mio auspicio è che si faccia politica, perché i movimenti di protesta nascono nell’inerzia della politica. Purtroppo in Italia la politica manca da troppo tempo”.
Mistero della fede: annunciamo…..
Mistero del lavoro, annunciamo la diminuzione degli occupati in attesa dell’aumenti dei disoccupati
Abituati ad essere credenti anche in politica ecco cosa leggiamo sul web( il messaggero)
“Secondo gli ultimi dati Istat, a dicembre il tasso di disoccupazione è pari al 12,7%, in calo di 0,1 punti percentuali rispetto a novembre ma in crescita di 1,2 punti percentuali nei dodici mesi.
Il numero di disoccupati, pari a 3 milioni 229 mila, diminuisce dell'1,0% rispetto al mese precedente (-32 mila) mentre aumenta del 10,0% su base annua (+293 mila).
Continuano a scendere invece gli occupati: a dicembre erano 22 milioni 270 mila, in diminuzione dello 0,1% rispetto al mese precedente (-25 mila) e dell'1,9% su base annua (-424 mila).
Il tasso di occupazione, pari al 55,3%, diminuisce così 0,1 punti percentuali in termini congiunturali e di 1,0 punti a livello tendenziale.
Al 41,6%, dunque ai massimi dal 1977, il tasso di disoccupazione dei 15-24enni. La percentuale risulta in diminuzione di 0,1 punti percentuali rispetto al mese precedente ma in aumento di 4,2 punti nel confronto tendenziale.
Il dato degli occupati - commenta la Confcommercio - è preoccupante anche perché si associa a una riduzione del complesso delle forze di lavoro”, cadute sui livelli minimi dal 2004.
“In attesa di archiviare la lunga crisi dell'economia italiana, il mercato del lavoro propone segnali di una conclamata patologia che il paese non sembra in grado di contrastare”.
Un'analisi più attenta rivela che nel periodo più acuto della crisi (2008-2009) la caduta dell'occupazione è stata meno forte (474 mila unità) di quella riportata (700 mila unità) nel periodo immediatamente seguente (2012-2013).
”E' difficile ipotizzare una ripresa significativa dell'economia senza espansione dell'occupazione” constata amaramente l'associazione dei commercianti italiani, che rappresentano una larga parte del PMI.
La soluzione?
Politiche per il lavoro e riduzione del carico fiscale e burocratico.
Misure queste che non sono più rinviabili, secondo l'ufficio studi di Confcommercio
NdR. Dove sono finiti coloro che non sono né occupati né disoccupati?
Che cosa direste se il vicino di casa venisse a piantare una torretta eolica nel vostro giardino per alimentare casa sua?
E cosa fareste se lo stesso vicino spargesse la sua spazzatura davanti alla porta di casa vostra?
E se vi tagliasse l’alberello di limone per fare legna per la sua stufa super ecologica?
Ve lo dico io.
Dopo qualche settimana, nella migliore delle ipotesi, andreste di filato dai carabinieri a denunciare gli abusi.
Nell’ipotesi peggiore, forse pensereste a una forma di giustizia fai da te.
Di certo non sareste disposti a tollerare che il vicino di casa spadroneggi nel vostro giardino. E’ proprio ciò che sta succedendo al già tanto martoriato territorio meridionale. I nostri fratelli d’Italia, i caini nordisti, hanno distrutto la nostra economia con la complicità dei loro servi amministratori meridionali da noi stessi eletti costringendo noi e i nostri giovani migliori a un’emigrazione perenne.
Hanno avvelenato il nostro territorio con i rifiuti tossici condannando i nostri figli a morire di tumore ancor prima di aver assaporato la vita.
Stanno trivellando i nostri territori per succhiare idrocarburi avvelenando l’aria con i loro camion e pagando royalty miserabili.
Ora al “cummenda” Cazzaniga serve la corrente elettrica rispettosa dell’ambiente per motivi di facciata e per questo continuano a massacrare il nostro meraviglioso territorio con pale eoliche e centrali a biomassa.
Per mandare l’energia elettrica al nord dovremo bruciare i nostri boschi. Senza contare il gigantesco inquinamento prodotto dal transito di migliaia di camion pesanti che nel giro di qualche mese distruggeranno anche le poche strade rimaste. E questo senza avere l’elettrificazione della jonica né avere il diritto a spostarci col treno.
E’ sempre la stessa storia di rapina da 152 anni.
Ne parleremo a Carlopoli con i sindaci e gli amministratori locali in un convegno organizzato per i primi di Marzo dal Partito del Sud Calabria e dalla Associazione SS Pietro e Paolo.
Eccovi il tema: “Il massacro del territorio del Sud nell’economia coloniale italiana – Dalla cementificazione selvaggia alle centrali a biomasse”.
Forse noi meridionali ci siamo stancati, forse è venuto il momento di alzare la testa.
Presto i dettagli del convegno.
Franco Gallo (Coordinatore Pr. CZ Partito del Sud)
NdR Una sola domanda. Ma siamo sicuri che a distruggere la Calabria siano soltanto i “cummenda” del nord o ci sono anche i “cummenda”del sud?