BANNER-ALTO2
A+ A A-

Ormai solo lo Stato resiste impavido di fronte ai propri debiti. Gli uomini, no! Questo se sono vere le voci che indicano in debiti e forse in una cartella di Equitalia le ragioni del suicidio di un giovane poliziotto 43 enne proprio davanti alla caserma dei carabinieri di Triggiano ( Bari)

“Nicola Rutigliano, poliziotto, 43 anni, è morto dopo essersi sparato colpi di arma da fuoco alla testa davanti alla caserma dei Carabinieri, a Triggiano, in provincia di Bari. Secondo prime informazioni, l'agente di polizia avrebbe compiuto il suo gesto per pesanti questioni economiche. I carabinieri lo hanno soccorso e condotto nell’ospedale più vicino, quello cittadino dove è deceduto. L'agente era in servizio presso il Commissariato 'San Nicola', nella città vecchia, a Bari.

Ha usato la sua pistola di ordinanza Nicola Rutigliano, poi ricoverato nell’ospedale Di Venere, dopo aver ricevuto le prime cure nel nosocomio di Triggiano. Il poliziotto si è sparato nella sua vettura, una Seat Altea di colore grigio, che ha parcheggiato davanti ai cancelli della caserma. L’uomo sembra abbia lasciato un biglietto, nella sua abitazione, a Triggiano, nel quale spiegherebbe il motivo del suo gesto.

Rutigliano si è sparato un solo colpo di pistola alla tempia destra e il bossolo è fuoriuscito mandando in frantumi il vetro del lato guida della vettura sulla quale si trovava e che aveva parcheggiato davanti al cancello della caserma. A quanto si è saputo, prima di raggiungere la caserma, il poliziotto avrebbe fatto una serie di telefonate, tra cui una al 112, annunciando il suo gesto.

FORSE ESASPERATO DA CARTELLA EQUITALIA

L'arrivo a casa di una cartella di Equitalia avrebbe esasperato Nicola Rutigliano sino al punto di decidere di uccidersi, sparandosi un colpo di pistola davanti alla caserma dei carabinieri di Triggiano. E’ quanto emerge dagli accertamenti investigativi in corso da parte di polizia e carabinieri sulla morte del poliziotto. Quest’ultimo pare fosse assillato dai debiti e, quindi, l’arrivo di nuove richieste di denaro, da Equitalia, lo avrebbe esasperato al punto di decidere di farla finita.

I COLLEGHI: ERA UN BRAV'UOMO

«Un brav'uomo, tranquillo, riservato»: così i colleghi di Nicola Rutigliano, il poliziotto che si è suicidato sparandosi un colpo di pistola alla testa davanti alla caserma dei carabinieri di Triggiano, ricordano il loro compagno di lavoro. Sono assiepati a gruppetti davanti all’obitorio dell’ospedale Di Venere dove i familiari dell’uomo vegliano la salma. Nicola Rutigliano, separato, con un figlio, lavorava – secondo quanto si è saputo – negli uffici amministrativi del commissariato di polizia 'San Nicola', nella parte storica della città di Bari. …continua….da la gazzetta del mezzogiorno

Leggi tutto... 0

È morto in ospedale a Roma l'ex deputato del Partito delle libertà Umberto Scapagnini.

Scapagnini fu un farmacologo di fama internazionale .

Era lui il depositario dell'elisir di lunga vita del Cavaliere, una miscela di olii, yogurt e minerali.

Laureatosi in medicina nel 1965, Scapagnini è stato docente alla Università di Gand, in Belgio, al YC Medical Center San Francisco e al Mit di Boston.

Dal 1969 al 1975 è stato consulente della Nasa.

Nella sua carriera ha firmato circa 500 pubblicazioni scientifiche su riviste internazionali ed è stato co-editorie di venti volumi.

Durante la scorsa legislatura (2008-2013) Scapagnini è stato deputato della Repubblica, eletto nella circoscrizione Sicilia 2, nelle liste del Pdl.

Fu anche sindaco di Catania dal 2000 al 2008

Proprio nel 2008 venne condannato a due anni e sei mesi di reclusione per alcune irregolarità nella concessione di contributi previdenziali Inpdap da parte del Comune di Catania ai dipendenti per i danni arrecati da un’eruzione dell’Etna.

E nel febbraio 2011 era stato poi condannato in primo grado a due anni e nove mesi di reclusione per falso in bilancio.

Il 26 marzo era stato ricoverato in ospedale a Roma per una crisi cardiaca subentrata ad un quadro clinico già compromesso da un ictus.

E' morto mentre era in corso un processo per un project financing di un parxcheggio in Catania

Leggi tutto... 0

Ahimè, vorremmo lo fosse, ma non è uno scherzo di aprile, anzi è una triste verità. Si chiama “Monti & c.”, il sistema per confermare i poveri, anzi crearne altri, garantire io ricchi, anzi crearne altri.

Ed è qui la cosa straordinaria . una sola certezza e cioè che l’Italia è il paese nel quale al mondo si pagano più tasse, ma nessuno che sappia dire quante siano davvero. E così qualcuno dice che siamo al 44,4% altri che nel 2013 saliremo al 56,1% ( analisi Rete Imprese Italia).

Ma come si fa ad aumentare le tasse se il PIL si riduce di anno in anno ed i consumi diminuiscono di anno in anno? Una cosa difficile per tutti , meno che per Monti ed i suoi tecnici( se no che tecnici sarebbero?).

Ed allora ecco micro e macro aumenti per cavare dai limoni pure il sangue.

Aumento dell’Iva -Senza interventi, dal 1 luglio l’aliquota oggi al 21% salirà di un punto. Una cosa illogica visto che nel 2012 i consumi sono già scesi del 2,9%.

Tares - E’ la nuova tariffa che dovrebbe sostituire le vecchie Tia e Tarsu sui rifiuti (con l’obbligo di copertura totale del servizio) incorporando anche un contributo per i servizi pubblici comunali. Si paga in proporzione sulla casa, come l’Imu, e secondo calcoli di consumatori e sindacati comporterà un aumento di imposizione dal 20% in su per i contribuenti (un miliardo di euro in più il gettito previsto). Sulla sua entrata in vigore, però, si sta consumando un piccolo giallo. La prima rata (in pagamento in queste settimane) si pagherà ancora col vecchio metodo, mentre la stangata comincerà anche in questo caso a luglio, con la seconda: comuni e imprese (in particolar modo il settore dell’edilizia) ne chiedono il rinvio al 2014 e il governo sembrava aver acconsentito (il ministro dell’Ambiente Clini avrebbe già scritto il relativo decreto), ma nell’ultima riunione a Palazzo Chigi non se n’è fatto nulla.

Ma nei comuni che non ponevano a bilancio i costi reali del RSU l’aumento di quanto sarà? Ve ne accorgerete!

Accise - Quelle su benzina e gasolio sono aumentate di 50 centesimi il 1 gennaio per effetto della prima manovra dei tecnici. Non potevamo rischiare che qualcun atro avesse la benzina cara come da noi!

Addizionali Irpef e Imu - Regioni e comuni hanno – a parte qualche eccezione – aumentato le aliquote di loro pertinenza lo scorso anno e il trend è di una crescita anche nel 2013 (alcuni comuni, per dire, hanno già adottato delibere in questo senso): d’altronde il continuo taglio dei trasferimenti statali comporta per i sindaci la necessità di tagliare le spese (i servizi) e/o aumentare le tasse. E siccome tagliando i servizi si perono amici meglio aumentare le tasse: tanto lo fanno tutti!

Invalidi - In parecchi perderanno il diritto alla pensione perché da quest’anno il requisito di reddito per ottenerla comprenderà anche quello del coniuge: se insieme si superano i 16.127,30 euro niente assegno.

Ivie. E’ la tassa che colpisce quegli italiani che posseggono case all’estero: il gettito atteso è poco meno di un miliardo.

Auto aziendali - Drastico taglio della loro detraibilità: sulle imprese peserà, ha messo a bilancio il governo, per circa 500 milioni l’anno.

Tobin tax e conti correnti - L’imposta di bollo sulle transazioni finanziarie ha debuttato a marzo. Il gettito atteso è di 1,1 miliardi, ma difficilmente sarà raggiunto visto che, grazie ad un’esclusione mirata, l’esecutivo ha sostanzialmente esentato le banche. Nel 2013, poi, vanno a regime i nuovi bolli sui conti correnti bancari (esclusi quelli base e quelli con giacenza media sotto i 5mila euro) e la cosiddetta patrimonialina, un versamento a fine anno dello 0,15% sul valore di tutti gli investimenti finanziari.

Canone Rai. Il dannato canone è aumentato di 1,5 euro. Praticamente ora il suo costo è di € 113,50. E per cosa? Per vederci le partite di calcio o gli ultimi blockbuster? Macché? Per sorbirci Benigni, Littizzetto e Fazio.

Poste più salate. Spedire una prioritaria costerà ben 70 centesimi (10 cent in più rispetto ad oggi). La lettera media standard passa da 1,40 euro a 1,90 euro. Per le spedizioni fino a 50 grammi, si passa da 1,50 a 2,10 euro. Le raccomandate (fino a 20 grammi) da 3,30 a 3,60 euro. Per quelle fino a 100 grammi si arriverà a 4,95 euro.

Banco Posta. Qui è davvero uno scempio. Per i correntisti di Banco Posta, il canone annuo di conto corrente salirà a 48,00 euro, contro i 30,99 precedente.

Caselli Autostrade. L’aumento previsto è mediamente del 3% già dal 1 gennaio. Con punte del 12 e del 14% in Veneto e Valle d’Aosta (+30% negli ultimi 24 mesi).

Multe più salate. La guida senza cintura o con il telefonino all’orecchio, ovvero per eccesso di velocità saranno più salate. Adeguamento ISTAT e non per un contrasto agli “incivili”.

Conti correnti di società e buoni fruttiferi. L’imposta di bollo passera dagli attuali € 73,80 ai 100 euro tondi tondi. Per i buoni fruttiferi di importo superiore ai 5000 euro, l’imposta è fissata in un’aliquota di 0,15%. Per quelli di importo inferiore si ha l’esenzione.

Ovviamente Monti ricorda ( ma sembra inutile ricordarlo) che la colpa è di chi ha portato il paese in queste gravi condizioni, cioè dei politici. Noi non ne avevamo dubbi!

Leggi tutto... 0
BANNER-ALTO2
© 2010 - 2021 TirrenoNews.Info | Liberatoria: Questo sito è un servizio gratuito che fornisce ai navigatori della rete informazioni di carattere generale. Conseguentemente non può rappresentare una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità predefinita. Non può, pertanto, essere considerato un prodotto editoriale ai sensi della legge 62 del 7 marzo 2001. L'Autore del sito non è responsabile dei commenti inseriti nei post o dell’utilizzo illegale da parte degli utenti delle informazioni contenute e del software scaricato ne potrà assumere responsabilità alcuna in relazione ad eventuali danni a persone e/o attrezzature informatiche a seguito degli accessi e/o prelevamenti di pagine presenti nel sito. Eventuali commenti lesivi dell’immagine o dell’onorabilità di persone terze non sono da attribuirsi all’autore del sito, nemmeno se il commento viene espresso in forma anonima o criptata. Nei limiti del possibile, si cercherà, comunque, di sottoporli a moderazione. Gli articoli sono pubblicati sotto “Licenza Creative Commons”: dunque, è possibile riprodurli, distribuirli, rappresentarli o recitarli in pubblico ma a condizione che non venga alterato in alcun modo il loro contenuto, che venga sempre citata la fonte (ossia l’Autore). Alcune immagini pubblicate (foto, video) potrebbero essere tratte da Internet e da Tv pubbliche: qualora il loro uso violasse diritti d'autore, lo si comunichi all'autore del sito che provvederà prontamente alla loro pronta. Qualunque elemento testuale, video, immagini ed altro ritenuto offensivo o coperto da diritti d'autore e copyright possono essere sollecitati inviando una e-mail all'indirizzo staff@trn-news.it. Entro 48 ore dalla ricezione della notifica, come prescritto dalla legge, lo staff di questo Blog provvederà a rimuovere il materiale in questione o rettificarne i contenuti ove esplicitamente espresso, il tutto in maniera assolutamente gratuita.

Continuando ad utilizzare questo sito l'utente acconsente all'utilizzo dei cookie sul browser come descritto nella nostra cookie policy, a meno che non siano stati disattivati. È possibile modificare le impostazioni dei cookie nelle impostazioni del browser, ma parti del sito potrebbero non funzionare correttamente. Informazioni sulla Privacy