Vi presentiamo, regione per regione, i primi 4 candidati della lista di Monti (+ Casini e Fini).
PIEMONTE - Andrea Olivero, Gianluca Susta, Gianluigi Magri e Piero Garrione . –
LOMBARDIA - Gabriele Albertini, Pietro Ichino, Mario Mauro, Benedetto Della Vedova.
VENETO - Giampiero Dalla Zuanna, Antonio De Poli, Fabio Gava, Maurizio Fistarolla. –
FVG - Alessandro Maran, Roberto Molinaro, Maria Pia Fantini, Leonardo Zappalà. –
LIGURIA - Maurizio Rossi, Maria Rosa Biggi, Emanuele Remondini, Stefania Morasso. –
EMILIA ROMAGNA - Luigi Marino, Mauro Libè, Giuliano Cazzola, Raimondo Soragni.
TOSCANA - Pietro Ichino, Stefania Giannini, Nedo Lorenzo Poli, Alessio De Giorgi. –
UMBRIA - Linda Lanzillotta, Maurizio Ronconi, Sonia Massobrio, Otello Numerini. –
MARCHE - Maria Paola Merloni, Antonella Malaspina, Andrea Ugolini, Walter Eusebi. –
LAZIO - Pier Ferdinando Casini, Giulia Bongiorno, Enzo Moavero, Roberto Rao.
ABRUZZO - Nicoletta Verì, Elena Seller, Annamaria Cianci, Rocco Paolini. –
MOLISE - Franco Giorgio Marinelli e Michele Cocomazzi. –
CAMPANIA - Pier Ferdinando Casini, Lucio Romano, Mario Giro, Nunzio Francesco Testa.
PUGLIA - Angela D'Onghia, Salvatore Ruggeri, Domenico Claudio Pannoli. –
BASILICATA - Pier Ferdinando Casini, Tito Di Maggio, Gregorio Francesco Bronzino, Pasquale Di Lorenzo. –
CALABRIA - Pier Ferdinando Casini, Michele Trematerra, Katia Stancato, Antonio Gregorio Montagnese. –
SICILIA - Pier Ferdinando Casini, Rosario Sidoti, Benedetto Adragna, Mario Baldassarri.
SARDEGNA - Mario Sechi, Liliana Lorettu, Attilio Maria Antonio Dedoni, Antonio Mura.
Riceviamo e pubblichiamo
Roma. “In un momento così delicato per l'economia italiana, esiste pericolo che le tematiche ambientali vengano relegate in second'ordine con serio rischio per il territorio e per la salute pubblica, per cui è necessario rafforzare e allargare la presenza degli ambientalisti in parlamento, specialmente dei sostenitori di un ambientalismo responsabile e sostenibile”.
Questo l'appello del comitato scientifico di FareAmbiente – Movimento ecologista europeo al presidente e al segretario del pdl Silvio Berlusconi e Angelino Alfano.
“Inoltre, proprio dalle tecnologie 'green' possono venir fuori nuove opportunità di lavoro e di sviluppo per l'economia italiana, basti pensare all'opportunità per l'industria automobilistica con la diffusione delle auto elettriche, la cui legge attuativa è stata promossa proprio da membri di FareAmbiente, o dall'applicazione delle nuove tecnologie cosiddette 'smart' per il risparmio energetico, prima di tutte la domotica”.
Questo appello è firmato da intellettuali e da illustri accademici delle università di Napoli, Pavia, Bari, della Calabria, del Sannio, di Palermo, dell'Aquila e di Roma come Domenico Amirante, Andrea Buondonno, Giovanni Cordini, tra l'altro presidente del club giuristi dell'ambiente, Giuseppe Scialla, Nicolò Costa, Orazio Mainieri, Donato Forenza, Girolamo Cusimano, Gianfranco Totani, Francesco Gallo, Francesco Sisinni, rappresentanti della società civile, come Salvo Iavarone, presidente Asmef e il noto filosofo e scrittore Marcello Veneziani.
Il coordinatore regionale della Calabria di FareAmbiente Antonio Iaconetti poi afferma che
“La prossima classe dirigente del Paese dovrà mettere le problematiche dell’ambiente ai primi punti dell’agenda politica. Per questo auspichiamo che i partiti spieghino nel loro programma elettorale quale tipo di modello ambientale intendono promuovere, se quello sostenibile, supportato da dati scientifici ma che non pregiudica lo sviluppo e la creazione di nuove opportunità occupazionali, o quello del diniego a tutti i costi che rallenta la ripresa dell’economia e inibisce la crescita.
In Calabria in particolare investire nell’ambientalismo sostenibile può essere una delle chiavi per la promozione dello sviluppo e la valorizzazione delle risorse naturali e paesaggistiche del territorio. Su questi temi è necessario aprire un dibattito preventivo, per capire quali siano le posizioni in materia da parte degli aspiranti parlamentari calabresi, affinché gli elettori abbiano gli elementi necessari per costruirsi un’opinione e regolarsi di conseguenza al momento di esprimere la loro preferenza”.
Una delle informazioni utili eppure sconosciute è quella che le persone di età pari o superiore a 75 anni con reddito basso possono essere esentati dal pagamento dell’iniquo canone RAI.
Lo prevede l’art. 1, comma 132, legge 24 dicembre 2007, n.248.
Per avere diritto all'esenzione occorre:
- aver compiuto 75 anni di eta’ entro il termine di pagamento del canone;
- non convivere con altri soggetti diversi dal coniuge titolari di reddito proprio;
- possedere un reddito che unitamente a quello del proprio coniuge convivente, non sia superiore complessivamente ad euro 516,46 per tredici mensilita’ (euro 6.713,98 annui).
Per reddito si intende la somma:
• del reddito imponibile (al netto degli oneri deducibili) risultante dalla dichiarazione dei redditi presentata per l’anno precedente; per coloro che sono esonerati dalla presentazione della dichiarazione, si assume a riferimento il reddito indicato nel modello CUD;
• dei redditi soggetti ad imposta sostitutiva o ritenuta a titolo di imposta, quali, ad esempio, gli interessi maturati su depositi bancari, postali, BOT, CCT e altri titoli di Stato, nonché i proventi di quote di investimenti;
• delle retribuzioni corrisposte da enti o organismi internazionali, rappresentanze diplomatiche e consolari e missioni, nonché quelle corrisposte dalla Santa Sede, dagli enti gestiti direttamente da essa e dagli enti centrali della Chiesa cattolica;
• dei redditi di fonte estera non tassati in Italia.
Viceversa, sono esclusi dal calcolo:
1) i redditi esenti da Irpef (ad esempio pensioni di guerra, rendite INAIL, pensioni erogate ad invalidi civili);
2) il reddito dell’abitazione principale e relative pertinenze;
3) i trattamenti di fine rapporto e relative anticipazioni
4) altri redditi assoggettati a tassazione separata.
NB.: Il requisito del reddito deve essere riferito all’anno precedente a quello per il quale si intende fruire dell’agevolazione.
La domanda di esenzione per il 2013 deve essere presentata utilizzando il modulo rinvenibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate
oppure chiedendo via email al ns sito il Modulo tv 1
La domanda deve essere spedita tramite raccomandata al seguente indirizzo:
Agenzia delle Entrate
Direzione Provinciale I di Torino
Ufficio territoriale di Torino 1
Sportello S.A.T.
Casella postale 22
10121 - Torino (To)
oppure consegnata agli uffici territoriali dell’Agenzia delle Entrate.
Per avere diritto all’esenzione annuale per l'anno 2013 e’ necessario aver compiuto 75 anni (o un età superiore) entro il 31/01/13.
Per avere diritto all’esenzione del secondo semestre del 2013 è necessario compiere i 75 anni di età entro il 31/07/13
L’Agenzia delle Entrate effettuerà i dovuti controlli per verificare le condizioni di età e di reddito.
La domanda di rimborso per gli anni 2008-2009-2010-2011-2012, nel caso in cui siano presenti i requisiti, dovrà’ essere effettuata tramite l’apposito modulo rinvenibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate
oppure chiedendo via email al ns sito il Modulo tv2
La domanda deve essere spedita tramite raccomandata al seguente indirizzo:
Agenzia delle Entrate
Direzione Provinciale I di Torino
Ufficio territoriale di Torino 1
Sportello S.A.T.
Casella postale 22
10121 - Torino (To)
oppure consegnata agli uffici territoriali dell’Agenzia delle Entrate.