Milano. C’è voluta un’impresa non da poco per far nascere il bambino di 6,3 kg.
E’ avvenuto nella clinica Mangiagalli
La mamma è una egiziana diabetica e del peso di oltre 100 kg.
E comunque è la stessa che ha avuto altri bambini extra large d oltre 5 kg.
Un parto reso difficile per le condizioni di salute della mamma.
E poi il bambino si presentava in posizione podalica.
Ci son volute due equipe di medici, con cinque chirurghi guidati dal ginecologo Alessandro Bulfoni.
Proprio Bulfoni ha detto “La donna, 35 anni è arrivata questa notte al pronto soccorso per le contrazioni, e abbiamo dovuto eseguire un cesareo d'urgenza per vari motivi: il bambino si presentava in posizione podalica, era molto grosso, e la donna aveva già subito due precedenti parti cesarei".
E poi ha concluso “Ora comunque madre e figlio stanno bene . Il piccolo è ricoverato al reparto di neonatologia, e dovrà essere sorvegliato per qualche giorno, perché potrebbe essere soggetto a sbalzi glicemici, visto che la madre ha avuto il diabete gestazionale. La signora inoltre non faceva un'ecografia da tre mesi, e quindi probabilmente non immaginava che il figlio avesse raggiunto tali dimensioni".
Davide Rossi non è morto invano(nella foto)
E mentre la politica studia come guarire un Italia moribonda, per fortuna i giudici continuano il proprio lavoro ed incidono fortemente in quel marasma che è il sistema bancario mondiale che vive sulle nostre spalle.
La bella notizia è che nella operazione Alexandria la Procura di Siena nell'ambito dell'inchiesta su Mps ha disposto il sequestro di 1,8 miliardi di euro nei confronti di Banca Nomura, sequestro in corso di esecuzione dalla Guardia di Finanza a Siena, Roma, Milano, Bologna e Catanzaro.
Di questi, 88 milioni di euro sarebbero costituiti da commissioni occulte percepite da Nomura e 1,7 miliardi di euro depositati da Banca Mps in favore di Nomura a titolo di garanzia sul finanziamento ricevuto da quest'ultima.
Circa 14,5 milioni di euro, invece, sono stati sequestrati anche a Mussari, Vigni e Baldassarri.
Tutto parte dal finanziamento concesso da Nomura alla Banca Monte dei Paschi con Nomura e con il quale MPS acquistò Btp italiani per un importo di 3,5 miliardi di euro.
La Procura di Siena ha comunicato che il sequestro è stato disposto a fini impeditivi e a fini di confisca per equivalente in relazione al reato di usura aggravata e truffa aggravata, commessa ai danni del Monte dei Paschi di Siena.
Il presidente di Banca Nomura, Sadeq Sayeed, sarebbe indagato insieme al dirigente della stessa banca giapponese Raffaele Ricci, per ostacolo aggravato all'esercizio dell'autorità di vigilanza, infedeltà patrimoniale aggravata e false comunicazioni sociali in concorso con i tre ex dirigenti di Rocca Salimbeni.
Un imprenditore edile di Quattro Castella è stato denunciato per aver rimpingua il suo conto in banca con soldi falsi.
E’ è stato denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia accusato di spendita e introduzione nello stato di banconote false.
Si legge che in occasione del deposito di contante avrebbe rifilato banconote false da 20 euro confuse tra quelle genuine con lo scopo di ingannare il cassiere.
Un giochetto che gli era andato bene a febbraio e che ha ripetuto a marzo venendo tuttavia scoperto dai dipendenti della banca che si sono rivolti ai carabinieri della stazione di San Polo d’Enza. I militari a conclusione delle indagini hanno raccolto a carico dell'imprenditore edile, un 60enne di Quattro Castella, incontrovertibili elementi di responsabilità in ordine al reato di. Uno stratagemma, quello di depositare in banca banconote false mischiandole con altre genuine, che l'imprenditore edile ha “tastato” lo scorso mese di febbraio allorquando presentatosi allo sportello della sua banca ha versato 300 euro in contanti riuscendo a far passare "indenne" una banconota da 20 euro falsa.
La seconda volta il colpo non è andato a buon fine in quanto i dipendenti della banca in pre-allarme si accorgevano dell'inganno chiamando i carabinieri a cui sporgevano denuncia.
Lo strano è che dalla perquisizione domiciliare dell'imprenditore non venivano rinvenute ulteriori banconote false.
Le indagini proseguono per capire da dove vengono le banconote false( molto ben fatte)e non si esclude la presenza di una filiera di falsari proprio nel reggiano.