La Guardia di finanza di Lamezia Terme ha notificato quatto avvisi di garanzia ad esponenti delle famiglie della 'ndrangheta per i reati di truffa ed estorsione aggravata dal metodo mafioso ai danni di imprenditori agricoli.
Nel corso delle indagini, dirette dalla Dda di Catanzaro, è emerso che i quattro indagati imponevano agli imprenditori agricoli la loro assunzione e quella dei loro familiari per ottenere dall'Inps le indennità di disoccupazione, malattia e maternità.
I provvedimenti sono stati firmati dal sostituto Procuratore Elio Romano.
Le indagini sono state effettuate dagli uomini delle Fiamme Gialle lametine, dirette dal tenente colonnello Fabio Bianco.
Dalle indagini è emerso che Aldo Notarianni, esponente e membro della cosiddetta “commissione” della cosca Giampà, ha imposto a diversi imprenditori locali la sua fittizia assunzione, quella di sua moglie Giuseppina Giampà e quella di sua cognata Carolina Cerra.
Ma loro non hanno mai di fatto prestato attività lavorative.
E pur avendo una falsa posizione contributiva ai fini pensionistici, ottenevano indennità di malattia e di disoccupazione, erogate indebitamente nel frattempo dall’Inps.
Insieme anche Vincenzo Torcasio, classe 80, esponente di rilievo, peraltro, della cosca dei Torcasio, contrapposta alla prima.
Le quattro persone sono state denunciate alla D.d.a. di Catanzaro perché ritenute responsabili dei reati di estorsione aggravati dal metodo mafioso e truffa aggravata in danno dell’Inps.
La truffa ai danni dell'Inps ammonta ad oltre 100.000 euro.