Il piccolo comune di Longobardi insiste nella sua battaglia contro la scelta della regione Calabria di effettuare le elezioni regionali il 23 novembre, cioè proprio il giorno della canonizzazione del Beato Nicola Saggio da Longobardi.
Armati di questa piccola fionda del diritto alla precedenza e di questa pietra tagliente del concorso di interesse della Chiesa, i consiglieri comunali di Longobardi lanciano uniti il loro grido di protesta continuano a chiedere un passo indietro alla regione Calabria, quella regione politicamente spaccata, economicamente alla fame, nella quale- vista la altissima disoccupazione e le decine di migliaia di precari che chiedono di essere stabilizzati da uno Stato pieno di debiti- sta per ricominciare – è necessario- un processo di emigrazione simile a quello di fine ottocento( non è certo un caso che anche la”ndrangheta è emigrata).
Lo fanno con un consiglio comunale.
Ecco il comunicato pervenutoci dal capogruppo della minoranza Nicola Bruno che dichiara :
“Siamo uniti come consiglio comunale, in questa battaglia per il differimento delle elezioni regionali che il Presidente f.f. della Regione Calabria, Antonella Stasi, ha fissato per il prossimo 23 novembre, in concomitanza con la canonizzazione del Beato Nicola Saggio da Longobardi, data conosciuta già da diversi mesi.
Di fronte a temi, come l’esercizio del diritto al voto, deve prevalere la volontà di unire le forze, al di là delle sigle e delle posizioni di ognuno”
E’ questo il senso del consiglio comunale di stasera, convocato in seduta straordinaria, per le ore 18, in piazza S. Francesco, dal sindaco Giacinto Mannarino.
Poi continua :”Come gruppo consiliare “Progetto Longobardi” ci uniamo, inoltre, all’appello corale che, in queste ore, soprattutto le istituzioni religiose, stanno rivolgendo al Presidente f.f. Stasi, per lo spostamento della data delle elezioni, vista l’importanza spirituale che tale evento, fortemente voluto da Papa Francesco, assume per la Calabria ed i calabresi.
Senza sottacere le ripercussioni culturali e socio-economiche che avrà la canonizzazione di un figlio di S. Francesco di Paola per l’intera Regione.
Registriamo, come cittadini e come fedeli, il mancato rispetto dell’ “impegno alla reciproca collaborazione” tra istituzioni civili e religiose”.
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