Continua la battaglia del gruppo consiliare "Progetto Longobardi" contro la maggioranza targata Mannarino sul servizio idrico integrato.
Infatti, la Federconsumatori di Paola, con la responsabile Rina Falbo e l'avvocato Assunta Cassano, insieme con l'avvocato Nicola Bruno, a seguito delle continue e diverse segnalazioni da parte dei cittadini del Comune di Longobardi, riguardanti i corrispettivi delle tariffe per il servizio idrico integrato, hanno segnalato le presunte irregolarità all'Autorità per l'energia elettrica, il gas ed il sistema idrico.
In particolare, "con diverse delibere che si sono succedute dal 2011 sino al 2017 (cfr. Delibere n. 87 del 30 giugno 2011, n. 68 del 2 agosto 2012, n. 112 del 25 novembre 2013, nn. 136 e 137 del 29 settembre 2014, nn. 76 e 77 del 27 luglio 2015 , n. 43 del 28 aprile 2016 , n. 27 del 30 marzo 2017) il comune di Longobardi -secondo la Federconsumatori e l'avvocato Bruno- ha fissato tariffe che appaiono, sia per quanto concerne la quota fissa sia per quanto concerne la quota variabile, assai esose.
Ancora, sempre lo stesso Ente territoriale non ha trasmesso all'Autorità le informazioni, i dati e gli atti necessari alla determinazione delle tariffe del servizio idrico integrato con riferimento sia al primo periodo regolatorio 2012/2015 (cfr. Delibera AEEGS del 25 giungo 2015, n. 311/2015/R/idr) sia al secondo.
Inoltre, negli anni 2015 e 2016 ha richiesto agli utenti il pagamento dei corrispettivi per il servizio idrico di tutte le annualità pregresse, a partire dall'anno 2011 sino al 2016, mai fatturati prima: tanto pare ledere i principi fissati negli artt. 36, 37 e 38 dell'atto 655/2015/R/idr; infine, il Comune di Longobardi non ha una propria Carta Servizi afferente il servizio idrico integrato".
Da qui "la formale segnalazione all'Autorità per gli opportuni provvedimenti".