La fotografia di Papa Francesco con la spilla nella mano sinistra con la scritta :- Apriamo i porti-. sta facendo il giro del Web e molti giornali hanno commentato il vero motivo di questa sua esibizione in pubblico:-Papa Francesco è sceso ufficialmente in campo a sostegno dei migranti-. Il Santo Padre non perde occasione per rilanciare il messaggio evangelico dell’accoglienza. I giornali cattolici hanno accolto la notizia con toni entusiastici difendendo l’operato del Pontefice da sempre in prima linea nel difendere i diritti dei migranti e nel predicare il dovere dei cristiani di accogliere tutti specialmente quelli che scappano dalle guerre. Il Secolo d’Italia, critico verso il Papa, così ha scritto.- Un conto è tuttavia il suo richiamarsi al Vangelo a tutela degli ultimi, tutt’altro conto è invece prestarsi ad operazioni di propaganda che non si addicono al suo magistero spirituale e che possono essere lette come un’ingerenza nell’acceso dibattito politico in corso-. Il Papa, secondo alcune fonti giornalistiche, tiene molto al gadget che Mons. Capovilla gli ha offerto, tanto è vero di aver deciso di tenerlo sempre con sé. La dicitura.-Apriamo i porti – è stata utilizzata per primo dalla sinistra, dai preti di strada e dai cosiddetti “migrazionisti” quando si è trattato di contestare il Ministro degli Interni Sen Matteo Salvini dopo aver costui impedito alla nave Diciotti di approdare in un porto italiano per scaricare i 147 migranti salvati in mezzo al mare. E per questo motivo ora il Ministro è indagato e forse sarà processato per sequestro di persona e abuso d’ufficio. Il Papa vuole, pretende, esige che il Governo Italiano apra i porti a tutte le navi dei migranti. Bene. Ma quanti porti ha lo Stato del Vaticano? Nessuno. Non ha porti ma ha tantissime porte. Quante porte delle chiese, dei conventi, delle parrocchie sono chiuse? Tantissime. Incominci allora il Santo Padre a fare aprire le porte che sono chiuse. Si faccia un altro bel selfie con un’altra spilla con la scritta “Apriamo le porte”. Sarà più credibile e nessuno potrà mai accusarlo di fare propaganda politica e di ingerenza nell’acceso dibattito politico.