"Mi dispiace che qualcuno abbia deciso di non intervenire".
Il presidente francese Emmanuel Macron si esprime così dopo la riunione sui migranti andata in scena a Parigi e alla quale, tra gli altri, non ha preso parte il ministro dell'Interno Matteo Salvini.
"L'unico modo" per ottenere risultati "è la cooperazione", dice Macron, che lancia un appello "alla responsabilità" e ribadisce più volte che "bisogna rafforzare l'efficacia della solidarietà".
Macron ha spiegato che 14 dei 28 paesi dell'Unione europea hanno approvato la proposta franco-tedesca per la distribuzione dei migranti soccorsi nel Mediterraneo e ha sottolineato "la partecipazione attiva" di 8 Paesi.
Il presidente francese ha ribadito che gli sbarchi debbano avvenire nel porto vicino più sicuro.
Macron ha poi chiesto alle autorità libiche di "porre fine alla detenzione" di migranti e rifugiati in modo da permettere alle agenzie dell'Onu l'accesso alle persone "in transito" e facilitare il ritorno volontario ai loro Paesi d'origine.
Il presidente ha comunque ribadito che la cooperazione della Ue con la Guardia Costiera libica "ha provato la sua efficacia".
SALVINI - A stretto giro, commentando le dichiarazioni del capo dell'Eliseo sui porti di sbarco, il vicepremier leghista ha detto che "l'Italia ha rialzato la testa, non prende ordini e non fa la dama di compagnia: se Macron vuole discutere di immigrati venga pure a Roma”.
"La riunione sui migranti organizzata a Parigi è stata un errore di forma e di sostanza - ha sottolineato Salvini - Nella forma, perché convocata con poco preavviso e in modo assolutamente irrituale visto che siamo nel semestre di presidenza finlandese. Nella sostanza, perché ha ribadito che l’Italia dovrebbe continuare a essere il campo profughi dell’Europa.
Avevo già detto no al mio omologo Castaner settimana scorsa a Helsinki.
Lo ripeto oggi, dopo che il vertice di Parigi voluto da francesi e tedeschi si è rivelato un flop ed è stato ampiamente disertato dai ministri europei".
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