Uno studio svizzero-canadese ha calcolato chi inquina il mediterraneo.
La ricerca ha interessato continenti e Paesi che si affacciano sul Mare Nostrum.
In primis inquinano le 19 metropoli prese in esame.
In cima e per numero di abitanti :
Istanbul (13,02 milioni),
Il Cairo (12,83 mln),
Barcellona (4,72) e
Roma (4,17)
Differente la classifica nel caso si analizzi l’impatto in ettari procapite:
al primo posto passa a La Valletta, Malta, con un valore di 5,3.
Seguono, poi, Atene, Genova e Marsiglia
Al quinto posto (con 4,7 ettari procapite) Roma.
Seguono Barcellona, Tessalonico, Valencia, Tel Aviv e Venezia.
Appena fuori dalla “worst ten” Palermo e Napoli, seguite a loro volta da Istanbul, Tunisi, Izmir, Il Cairo, Antalya, Alessandria d’Egitto e Tirana.
A causare la variazione delle posizioni è soprattutto il tenore di vita, con l’impatto ambientale che cresce in maniera proporzionale all’aumento dei livelli di reddito.
L’andamento in Italia ha visto nel periodo 2010-2015 un leggero miglioramento della situazione per quanto riguarda Roma, Genova e Palermo, mentre è al contrario peggiorata per Napoli. Stabile è invece la situazione di Venezia.
A incidere sull’ambiente del Mediterraneo è soprattutto il consumo di generi alimentari: è responsabile secondo lo studio per il 20% dell’impatto nei Paesi più ricchi e per il 40% nei restanti.
Gli altri due riferimenti utilizzati sono stati “Trasporti” e “Consumo dei beni“: se il primo dei due incide tra il 14 e il 25% sull’impatto della singola città, il secondo lo fa per il 12-15%.
Sui parametri citati pesa però un’ulteriore variabile, il turismo: i visitatori che si recano ogni anno nei Paesi del Mediterraneo sono circa 220 milioni.