Con la bocciatura dell'accordo faticosamente negoziato con Bruxelles, verranno messi in discussione non solo il futuro politico della leader conservatrice britannica Theresa May, ma lo stesso percorso della Brexit come negoziato con l'Europa
Brexit, cosa succede dopo il voto di Londra sull'accordo: le ultime notizie e gli scenari
Brexit, bocciato l'accordo negoziato dalla premier britannica Theresa May con l'Unione europea. Sono ben 118 i deputati del partito conservatore che pur sostenendo il governo May, hanno votato contro l'accordo con Bruxelles sulla Brexit.
Con la bocciatura dell'accordo faticosamente negoziato con Bruxelles, vengono messi in discussione non solo il futuro politico della leader conservatrice, ma lo stesso percorso della Brexit.
Brexit, ultime notizie
Aggiornamento 20:50 >>
La Camera dei Comuni britannica ha votato a grande maggioranza contro il piano di Brexit: i voti contrari sono stati 432 contro 202 favorevoli, un margine di 230, il peggiore per un Primo ministro in epoca moderna.
Il leader laburista Jeremy Corbyn ha annunciato di aver presentato una mozione di sfiducia contro la premier britannica Theresa May che verrà discussa domani alla Camera dei Comuni e poi votata alle 19 ora locale (le 20 in Italia).
Lo ha annunciato la leader della Camera Andrea Leadsom.
Amici carissimi, il 27 Settembre 2017, su Tirreno News è apparso un mio articolo col seguente titolo:- Perde il posto di lavoro per un monopattino trovato nel cassonetto della spazzatura -.
Era una cattiva notizia che mi aveva lasciato basito.
Era una triste e assurda storia di una signora impiegata in una società di Collegno che raccoglie la spazzatura e che si era appropriata di un monopattino sgangherato trovato nel cassonetto dei rifiuti.
Per questa appropriazione indebita, così aveva stabilito l’azienda di Collegno, la signora era stata licenziata.
Anche il Quotidiano del Sud il 30 settembre pubblicò un mio articolo:- Ma si può perdere il posto di lavoro per un giocattolo trovato nella spazzatura?-
La giornalista RAI Annarosa Macrì commentò il mio articolo:- Sì, è una di quelle notizie che devi leggere e rileggere per capire il senso e significato e ti domandi come è possibile che la Legge sia così attenta in certe circostanze e così distratta e lenta in altre, assai più gravi. …
Detto questo non si licenzia nessuno per un monopattino buttato tra i rifiuti.
Nessuno.
Tantomeno una madre di tre bambini con il marito disoccupato. …
Intanto la questione, oltre che in Tribunale è arrivata pure in Parlamento. …
Perché “ lex dura lex”, certo, ma se non è applicata con buonsenso diventa una tirannica mannaia, che evitare con destrezza diventa sfida e, qualche volta tentazione.
Giustificata -.
Oggi, però, finalmente, a distanza di un anno e mezzo, vi voglio dare una buona notizia.
Giustizia è stata fatta.
La signora che aveva raccolto il monopattino dalla spazzatura ed era stata licenziata con l’accusa infamante di averlo rubato, è stata assolta.
Condannata in primo grado, la Corte d’Appello ha ribaltato la sentenza.
La signora che aveva voluto fare un regalo a suo figlio non ha rubato.
Quindi la donna, originaria del Marocco, dovrà essere integrata dalla azienda che ingiustamente l’aveva licenziata e dovrà risarcirle 12 mensilità.
Sì, giustizia è stata fatta.
"Da ieri Mahmoud Jebali non è più in Italia: è stato espulso dal nostro Paese perché sospettato di essere un terrorista.
Scontata la pena, dal carcere di Padova è stato riaccompagnato con un volo in Tunisia.
Sono state le segnalazioni degli agenti di custodia e le indagini del Nucleo investigativo centrale (Nic) della Polizia penitenziaria a far emergere gli aspetti potenzialmente più pericolosi dei comportamenti di Jebali".
Lo rende noto il ministero della Giustizia attraverso il suo quotidiano online GNews.
“Abbiamo cominciato a tenerlo d’occhio dopo che aveva minacciato un agente urlandogli contro ‘prima o poi morirete tutti, entreremo nelle vostre case e vi uccideremo e mangeremo i vostri cadaveri… Allhu akbar’.
In un’altra occasione disse che, una volta uscito di prigione, sarebbe andato a combattere in Siria”. A parlare è uno degli uomini del Nic, del quale non viene rivelato il nome, che ha monitorato negli ultimi tempi i movimenti del 31enne tunisino.
Privo di permesso di soggiorno ed entrato in Italia in maniera irregolare dal porto di Lampedusa, dopo aver affrontato la traversata del canale di Sicilia con un barcone, Jebali ha innumerevoli precedenti penali per reati violenti, quali rapine, porto abusivo di armi nonché detenzione di sostanze stupefacenti e utilizzo fraudolento di carte di credito.
“Non aveva mai avuto un atteggiamento tranquillo - aggiunge l'agente - era polemico, riottoso e aveva sempre un fare arrogante con gli agenti.
Poi però aveva cominciato a intensificare la pratica religiosa tanto da diventare un capo carismatico per gli altri detenuti di religione islamica. La cerimonia della preghiera del venerdì si faceva nella sua cella e lui, vestito con la tipica tunica dell’imam, celebrava.
Era diventato un po’ il leader. Ovviamente la pratica religiosa in sé è un fatto del tutto normale e ciò non implica automaticamente un legittimo sospetto.
Tanto è vero che nessuno dei suoi compagni di religione che partecipavano alle preghiere e agli altri riti è stato allontanato dopo l’espulsione del soggetto in questione dall’Italia.
Per il semplice fatto che non ce ne sono i presupposti”.
“Tra i nostri compiti c’è anche quello di raccogliere quegli eventuali segnali che siano elementi utili per farci capire se il soggetto si sia ‘radicalizzato’ e se rappresenti un pericolo per la sicurezza”. Riguardo al 31enne tunisino espulso ieri di elementi ne sono stati trovati diversi.
Il più eclatante è stato l’apprezzamento espresso sulla sua pagina Facebook di un video intitolato “macellazione lecita di un cristiano”.
Grazie Renzi, grazie PD