
Essere marito, padre e soldato di guerra non deve essere affatto facile. Todd Weaver sapeva di rischiare la vita, è così infatti è stato.
Nel 2010, all’età di 26 anni ha perso la vita in Afghanistan. Emma e la sua bambina Kiley hanno dovuto fare i conti con questo incredibile lutto che li ha colpiti.
Todd era sempre stato un uomo amorevole ed era preparato al destino che lo aspettava, tanto che aveva lasciato alla moglie e alla figlia due lettere.
Due giorni dopo il funerale, la moglie Emma per caso vide le parole che il marito aveva scritto a lei e alla figlia.
Aveva aperto il computer portatile di Todd e aveva visto due cartelle, erano state nominate, “Cara Emma” e “Cara Kiley”.
Quando aprì la cartella che riportava il suo nome Emma, trovò scritte queste parole:
“Cara Emma, se stai leggendo queste parole, vuol dire che non ho fatto ritorno a casa e non ti ho potuto dire quanto ti amo. Ti amo e ti amerò per sempre Amore mio. Anche se non posso più essere con te ora, sono sicuro che ti proteggerò sempre. Ti staro sempre vicina con il mio spirito. So che adesso sarà tutto più difficile per te, ma so anche quanto sei forte. Ricorda che Dio sapeva già cosa sarebbe stato meglio per noi, prima che nascessimo.
Trova conforto in questo. Voglio che tu sappia quanto sei importante per me. Non potevo chiedere moglie più bella, premurosa e dolce. Ciò abbiamo condiviso negli ultimi anni, non poteva essere più bello, saranno per sempre i ricordi più belli della mia vita. Custodiscili nel tuo cuore.
Guarda quanto è bella nostra figlia. Resta forte per lei. Ricordale di suo padre e del suo infinito amore per lei. La sua nascita è stato il giorno più bello della mia vita. Il suo sorriso mi ha ricordato cosa c’era di bello in questo mondo. Tu e Kiley avete una meravigliosa vita davanti ed io ne sono stato contento di averne fatto parte, anche se solo per un po’. TI AMO Emma, tuo marito, Todd.”
Nella lettera indirizzata alla sua bambina Kiley Todd ha scritto delle parole davvero commenti:
“Cara Kiley, anche se non ti ricordi di me, voglio ricordarti quanto tuo padre ti ama. Sono partito per l’Afghanistan che avevi solamente nove mesi. Lasciarti è stata la cosa più difficile che abbia dovuto fare. Sei così speciale per me, sei un dono di Dio.
Il miglior giorno per me è stato quando sei nata. Tutte le volte che ti ho visto ridere il mio cuore si è sciolto. La mia vita non era completa finché non sei venuta al mondo tu. Mi dispiace davvero tanto che non potrò vederti crescere. Ma non dimenticare mai che il papà non se n’è andato, ma ti guarderà per sempre dal Paradiso.
Sei fortunata ad avere una mamma meravigliosa che si prenderà cura di te ogni giorno. Fai la brava con lei ed aiutala ogni volta che puoi. Sii sempre dolce e gentile con gli altri e vedrai che il mondo sarà gentile con te.
Non scoraggiarti se le cose non andranno nella direzione giusta, ricorda che Dio sa sempre cosa è giusto per te ed alla fine tutto andrà per il verso giusto. Davanti a te c’è un futuro bello e luminoso. Divertiti e non dimenticare che il tuo papà sarà sempre fiero di te e ti amerà per sempre. Sei e sarai sempre il mio tesoro. Con amore, il tuo papà!”
Quest’uomo ha amato infinitamente la sua famiglia mentre era in vita e ha voluto mostrare che il suo amore è capace di superare anche la morte.
Spesso non ci si rende conto quanto si è fortunati a vivere una vita insieme alle persone che si amano, questa lettera fa riflettere molto e fa pensare a quanto a volte non ci rendiamo conto della fortuna che abbiamo.
Una nuova tegola rischia di abbattersi sul Vaticano: un vescovo argentino, che aveva lasciato la sua diocesi ed era stato nominato alla fine del 2017 assessore all'Apsa, l'ente che gestisce gli immobili in Vaticano, è accusato di abusi economici, di potere, e anche sessuali da tre sacerdoti.
Nella sua diocesi di provenienza, quella di Oran, si stanno raccogliendo le testimonianze per l'indagine preliminare del Vaticano. Se dovessero emergere elementi fondati il caso passerà all'apposita Commissione vaticana che giudica i vescovi.
Tutto da verificare, dunque, ma il fatto che mons. Gustavo Zanchetta, il vescovo in questione, occupi un posto importante in Vaticano, su chiamata di Papa Francesco, rende il caso ancora più delicato. Le denunce sono state presentate alla Nunziatura di Buenos Aires e indicano abusi sessuali in seminario; non si sa ancora, considerato che l'indagine preliminare è in corso, se si possa parlare anche di pedofilia. Le accuse di abusi sessuali contro mons. Zanchetta sono giunte mesi dopo la sua nomina, da parte di Papa Francesco, all'Apsa, precisa il neo direttore ad interim della sala stampa della Santa Sede, Alessandro Gisotti. In ogni caso contro di lui erano già state mosse accuse di «autoritarismo».
«Mons. Zanchetta non è stato rimosso dalla diocesi di Oran - precisa Gisotti -. Fu lui a dimettersi. La ragione delle sue dimissioni è legata alla sua difficoltà nel gestire i rapporti con il clero diocesano e in rapporti molto tesi con i sacerdoti della diocesi. Al momento delle sue dimissioni vi erano state contro di lui accuse di autoritarismo, ma non vi era stata nei suoi confronti alcuna accusa di abuso sessuale. Il problema emerso allora era legato alla incapacità di governare il clero».
Dopo quelle dimissioni nell'estate del 2017, che dallo stesso vescovo furono invece giustificate da motivi di salute, Zanchetta ha trascorso un periodo di tempo in Spagna. Dopo, «in considerazione della sua capacità gestionale amministrativa, è stato nominato - ricorda il portavoce vaticano - assessore dell'Apsa, incarico che non prevede comunque responsabilità di governo del Dicastero. Nessuna accusa di abuso sessuale era emersa al momento della nomina ad assessore. Le accuse di abuso sessuale risalgono infatti a questo autunno». In ogni caso, durante l'investigazione previa, mons. Zanchetta, si asterrà dal lavoro in Vaticano
Da Ilmessaggero
Il Comitato europeo per la prevenzione della tortura e delle pene o trattamenti inumani o degradanti (CPT) è un organo del Consiglio d'Europa che cerca di prevenire i casi di tortura e delle pene o trattamenti inumani o degradanti sul territorio dei Stati che hanno firmato la Convenzione europea per la prevenzione della tortura e delle pene o trattamenti inumani o degradanti.
Leggiamo su money un articolo dal titolo “Comitato europeo per la prevenzione della tortura e delle pene o trattamenti inumani o degradanti”
E con un sottotitolo “’Europa ne ha per tutti: Governo italiano rimproverato per il sovraffollamento delle carceri, Polizia e Carabinieri accusati di maltrattamenti.”
Sempre su money leggiamo che “Gli ispettori del CPT, infatti, hanno assistito a diversi maltrattamenti da parte delle autorità, sia al momento del fermo che durante la custodia.
“Calci, pugni e colpi con il manganello” non sono accettabili ed è per questo che l’Europa ha chiesto all’amministrazione italiana di emettere una dichiarazione ufficiale in cui si ricorda a tutte le Forze dell’Ordine di rispettare tutti i diritti delle persone in loro custodia, poiché ogni maltrattamento sarà sanzionato adeguatamente.
Difficile non essere d’accordo.
Ma ci aspettavamo la stessa presa di posizione per le forze dell’ordine francesi che abbiamo visto all’opera e delle quali abbiamo visto gli esisti sui volti e sui corpi dei manifestanti.
Niente, proprio niente.
Perché?
Perché il CPT è così diverso ed ipocrita?
E perché il CPT non a gli assalti contro le forze dell’ordine da parte delle bande di delinquenti che in Italia ormai scorazzano tranquillamente?
Come rispettare questa Europa così diversa ed ipocrita nelle sue valutazioni distinte, come amarla?