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I soldati egiziani sono stati presi di mira da cecchini piazzati ai piani alti della moschea. Forte la reazione. Poi l’irruzione nella moschea, dove erano asserragliati decine di sostenitori di Morsi, e lo sgombero .

Ma la situazione è difficile.

Secondo al Jazeera due reporter, Matt Bradley del Wall Street Journal e Alastair Beach dell'Independent, sarebbero stati aggrediti e stati tratti in salvo dall'immediato intervento dell'esercito.

Durante gli scontri di ieri venerdì, Giornata della rabbia, ci sarebbero stati 173 morti, 1.330 feriti e 1.004 arresti.

E questa mattina un portavoce dell'esecutivo fa sapere che le autorità ad interim stanno prendendo in considerazione la possibilità di sciogliere il gruppo dei Fratelli musulmani.

Della situazione in Egitto, delle preoccupazioni della popolazione e dei cristiani, parla il vescovo di Giza, monsignor Antonious Aziz Mina che sottolinea come tutto il popolo sia compatto "tranne i Fratelli Musulmani che hanno governato per un anno facendo vedere il peggio di quello che hanno da esprimere".

"Le statistiche - continua monsignor Mina a Radio Vaticana - dicono che gli appartenenti al gruppo non sono più di 700 mila".

"Adesso emerge che sono legati ad Al Qaeda, un'organizzazione terroristica, e anche ad Hamas. Non hanno alcun interesse, né per il Paese, né per gli egiziani, per nessuno. Hanno un unico interesse: quello dei Fratelli Musulmani.

In questi ultimi giorni sono state bruciate decine di chiese tra cattoliche, ortodosse e protestanti. Pensano che, in questo modo, i cristiani entreranno in conflitto con il governo e con l'esercito e pensano dunque di seminare il disordine in tutto il Paese. Invece, i cristiani sono consapevoli che c'e' un prezzo da pagare per isolare queste fazioni che non hanno alcuna forza ed esperienza politica. La forza che hanno è solamente terroristica

Sempre secondo il vescovo di Giza monsignor Antonious Aziz Mina sono decine e decine le chiese e le strutture cristiane (ortodosse, cattoliche ed evangeliche) assaltate o bruciate in tutto l'Egitto.

E secondo il portavoce cattolico, padre Rafic Greiche , finora si tratta di 49 chiese colpite (la maggior parte di queste bruciate) e decine di attacchi a istituzioni, negozi e case di cristiani. Molti di questi episodi si sono verificati nelle città di Assiut, Minya e Luxor.

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New Delhi, 10 Agosto 2013 .Per ben quattro volte in appena due mesi e mezzo Rahul, un bimbetto nato nel Tamil Nadu (India meridionale), è stato ricoverato d'urgenza in ospedale dai genitori terrorizzati che hanno visto il suo corpo incendiarsi all'improvviso in punti specifici. Il mondo medico - ma anche esperti di fenomeni paranormali - a livello locale e internazionale stanno cercando da vari giorni di dare una spiegazione a questo fenomeno senza per il momento aver trovato per esso, nonostante i molteplici test realizzati, una spiegazione convincente.

Fra approfondimenti scientifici e scetticismo, scrive oggi il quotidiano The Times of India, il caso viene comunque ricollegato alla famiglia di quelli della cosiddetta Combustione umana spontanea (Shc, secondo la terminologia inglese) e di cui sarebbero stati segnalati circa 200 presunti casi negli ultimi tre secoli in ogni parte del mondo. Fra i piu' celebri, senza dubbio quello della contessa cesenate Cornelia Bandi, nonna materna di Pio IV, che nel marzo del 1731 fu trovata a terra dalla sua domestica nella camera da letto, con le gambe ed una parte del cranio intatti, ma il corpo completamente carbonizzato.

Un consiglio di dotti dell'epoca (fra cui Padre Ippolito Bevilacqua dell'Ordine Olivetano, il marchese Scipione Maffei e il canonico di Cesena, Giuseppe Bianchini), sostenne che si trattava sicuramente di un evento di ''combustione spontanea''. Il fatto impressiono' anche Charles Dickens che lo menziono' nella prefazione del suo romanzo Bleak House (Casa desolata). La prima volta che la mamma del piccolo, Rajeshwari, ha assistito incredula al fenomeno è stato appena nove giorni dopo il parto. Ricoverato in ospedale per 72 ore, il piccolo Rahul è stato trovato sano e forte, e quindi dimesso. Ma poco dopo essere tornato a casa, il suo corpo si è nuovamente ustionato.

Dopo un terzo ed un quarto episodio dello stesso genere, i genitori hanno portato il figlioletto nel famoso Kilpauk Medical College (KMC) di Chennai per studi piu' approfonditi, che per il momento non hanno fornito risposte conclusive. Il pediatra Narayana Babu, che ha in cura Rahul, ha dichiarato che la ragione potrebbe essere ''l'emissione di un qualche gas altamente combustibile attraverso i suoi pori di cui non abbiamo ancora scoperto la natura''. Visibilmente preoccupato è il padre del bimbo, Karnan, che ha dichiarato a The Indian Express: ''Come famiglia siamo veramente in ambasce perche' gli abitanti del villaggio sono molto impauriti e ritengono che nostro figlio sia sotto il controllo di uno spirito demoniaco che innesca il fuoco'' Rainews24

Foto The Times of India,

 

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Si, è proprio così. I coltivatori abusivi di marijuana non sanno che esiste uno sceriffo dei cieli, uno sceriffo tecnologico.

Si tratta di un vecchio idrovolante Piaggio 166-DP1 al quale hanno sostituito i motori e sul quale hanno installato due modernissimi sensori in grado "leggere la risposta radiometrica del terreno, attraverso la firma spettrale della vegetazione".

In sostanza i sensori leggono i toni di verde. Si cerca “l’ emerald green", il verde smeraldo brillante che distingue una pianta di marijuana da un comune pino mediterraneo.

Un occhio allenato da un idrovolante che procede a bassa velocità e media altezza già riesce a percepire le piantagioni di marijuana, ma i due sensori denominati "Casi" e "Tabi" hanno una visione nettamente migliore.

La sperimentazione è stata fatta nella vicina Albania dove sono state scoperte 500 piantagioni di marijuana, pronte a essere trasformate in 1.000 tonnellate di marijuana da inviare in Europa, per un valore di mercato al dettaglio pari a 4,5 miliardi di euro. I voli hanno permesso l’acquisizione di centinaia di gigabyte di immagini iperspettrali e ad alta risoluzione i cui dati sono poi trasformati in due- tre giorni da grezzi in evoluti dai tecnici universitari.

Lo stesso mezzo e la stessa tecnica vengono usati in Calabria dove continuano i brillanti risultati della Guardia di Finanza . Sulla fusoliera l’idrovolante Piaggio 166-DP1 porta lo stemma degli uomini del comando Aeronavale della Guardia di Finanza.

Coltivatore avvisato…..

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