“Quando il 2013 il PD è andato al governo ha preso per mano un Paese in crisi e stretto nella morsa delle pressioni dei mercati finanziari.
Ha consegnato nel 2018 un Paese fuori dalla crisi e in ripresa.
Penso a quelle critiche feroci nei confronti del PD per leggi che perfette non erano - come la buona scuola, il jobs act, ecc - ma che hanno, da una parte, stabilizzato decine di migliaia di precari e, dall’altra, aperto le porte dell’occupazione a decine di migliaia di giovani e meno giovani.
Penso alle polemiche rabbiose rivolte al Partito Democratico per quelle leggi che hanno ridotto il divario civile in Italia riconoscendo nuovi diritti.
L’emblema del cambiamento - severo e deciso - aveva ogni giorno una lezione da impartire alla vecchia politica, non mancava occasione per emettere sentenze.
6 mesi dopo...
Spread triplicato che mette sotto pressione gli istituti di credito e di riflesso le famiglie.
Procedura di infrazione annunciata per mancato rispetto dei vincoli europei.
Disoccupazione in rialzo (evito di citare il numero medio di persone che ogni giorno perdono il lavoro).
(De)crescita (si vedano gli ultimi dati del Pil).
Mezzogiorno messo al palo: cancellati i fondi per le periferie, dimenticato l’obiettivo del 30%, si attendono notizie sugli lsu.
Decreto (in)sicurezza: migranti buttati per strada come fossero animali e cancellati percorsi di integrazione apprezzati in tutto il mondo.
E ancora: condoni, bugie, mesi o al massimo anni, questo lo dice lei, tunnel del Brennero, se lo ha fatto io non ne so nulla, adesso che mi ricordo lo sapevo a metà, le colpe dei padri (oggi) non possono ricadere sui figli, occupazione Rai, sostituzione dei vertici degli istituti scientifici, cinque sei milioni di tessere in stampa per il Reddito di Cittadinanza, da prima gli italiani a prima gli amici, no vax, scie chimiche, terrapiattismo, e allora il Pd?
Ndr.Già, e allora il PD?
Ma come ha fatto il popolo a non apprezzarlo?