Vivi Amantea ha pubblicato la seguente nota stampa:
“Gentili amministratori Amantea è morta e Voi non lo volete capire, stiamo morendo tutti, tutte le attività sono in affanno, è giorno 7 Dicembre e non si vede un anima sul corso e altrove.
Ma dove vivete?
Non vedete che gli altri centri più attrattivi stanno lavorando con quelli che un tempo erano i nostri clienti?
Vi stiamo sollecitando da due anni e mezzo a predisporre un minimo di progettazione e programmazione per l’accoglienza e invece siamo in “piene feste Natalizie” e il corso non ha luminarie, è sporco e con molte delle lampadine dei lampioni fulminate.
Con quale coraggio il sindaco Pizzino ha sfilato per il corso in queste condizioni?
Dove sono le luminarie (che non abbiamo fatto noi perche..) promesse dall’assessore Giusta?
Ma di cosa parliamo?
Voi nel commercio avete dimostrato davvero ZERO!
E nel Turismo ancora meno.
Dov’è l’assessore al Turismo?
Si è barricato a Campora?
Cosa propone per il periodo natalizio?
Ci avete abbandonati a noi stessi è questa la verità!
Anzi, venite a sollecitarci solo per l’applicazione di regole che chiedono ancora altro sangue.
E se non bastasse, ci dovremmo pure sentire in soggezione perché alziamo il tono della voce quando Voi ci state sistematicamente prendendo per i fondelli da due anni e mezzo?
Basta!
Così non si può più andare avanti.
Non vi rendete conto dei danni provocati dalla vostra inerzia per due anni e mezzo, in una società dalla velocità supersonica e dalle regole sempre nuove.
Non vi rendete conto che con questo modo di fare saremo completamente divorati?
Non vi rendete conto del calo di presenze che abbiamo avuto nei nostri negozi negli ultimi tre anni.
Se non ci attiviamo e attraiamo clienti da fuori, Non vi rendete conto che saremo costretti a chiudere Tutti?
Ma vi rendete conto che se Il commercio sarà costretto a contrarsi per essere funzionale alla sola Amantea, più di tre quarti dei negozi non servirebbe più?
Prima che uno dei nostri associati sia costretto a chiudere ci Uniremo tutti in una grande protesta. Basta chiacchiere e riunioni.
La prima cosa all’ordine del giorno della prossima seduta dovrà essere quello di dare un forte indirizzo politico e di investimenti sul Commercio e sul Turismo.
Noi siamo allo strenuo delle forze e non possiamo permetterci di aspettare ancora, abbiamo diritto di difendere le nostre attività e lo faremo.
Certo se fossimo una categoria più unita avremmo già ottenuto quello di cui ci stiamo lamentando e magari adesso staremo lavorando meglio.
Ora sarà la necessità a dettare la strada e se gli associati ci chiederanno di protestare noi lo faremo in tutte le forme consentite dalla legge se ci chiederanno le vostre dimissioni noi non esiteremo.
Ora Basta!”