Chi ha vinto, chi ha perso le elezioni amministrative del 12 giugno scorso? Guardando i talk show i vari rappresentanti dei vari partiti politici italiani intervenuti hanno cantato tutti vittoria. Tutti hanno vinto, nessuno ha perso. Ma non è così. Nei 971 Comuni italiani in cui si è votato il partito di Giorgia Meloni ha aumentato i voti superando il partito di Matteo Salvini. E questo è un dato politico più rilevante di queste elezioni amministrative. Per i 5 Stelle di Giuseppe Conte è arrivata una debacle, prevista per la verità, che ne riduce al minimo il peso nell’alleanza del “Campo longo” con i Dem. Già il “Campo longo”, per alcuni commentatori politici queste elezioni amministrative per i Dem e per il Segretario Letta si sono rivelate un “Camposanto”. In questa tornata elettorale hanno avuto un ruolo importante le liste civiche. L’Italia, cadute le ideologie, è diventato un paese di liste civiche. Infatti hanno avuto un peso determinante nell’affermazione dei Sindaci, i quali si vergognano di presentarsi agli elettori con i simboli dei partiti tradizionali e per conquistare più voti si camuffano e si riciclano.
Fratelli d’Italia, il partito di Giorgia Meloni, sia al Nord, sia al Centro e sia al Sud ha superato il partito di Salvini. E’ evidente che la leader stia assorbendo i voti che prima erano della Lega. C’è però un fatto da rilevare. Quando la Meloni decide di correre da sola va incontro a dei flop sensazionali, vedi Catanzaro con la candidatura a Sindaco di Wanda Ferro e di Verona. I candidati di Fratelli d’Italia sono rimasti al palo, non hanno superato la doppia cifra, costringendo il candidato di centro destra ad andare al ballottaggio fra due settimane. Detto questo allora non è vero che hanno vinto tutti e che nessuno ha perso. I conti, però, quelli veri si faranno fra due settimane dopo i ballottaggi. Al primo turno c’è stato un chiaro vincitore che è il centro destra riuscendo a conquistare nove città capoluogo e uno sconfitto, il Movimento 5 Stelle. Il partito più votato è stato il Pd, ma questo risultato sia pure eccellente, non ha impedito al centro destra di vincere a Palermo, Genova, Aquila, Asti, Pistoia, Rieti, Belluno, Oristano, La Spezia, Messina. Lodi, Taranto e Padova sono andate al centro sinistra. In altre città si tornerà a votare il prossimo 26 giugno per eleggere il Sindaco: Alessandria, Monza, Verona, Gorizia, Piacenza, Frosinone, Catanzaro, Cuneo, Lucca, Barletta e Parma. Ma forse un vero vincitore in queste elezioni amministrative c’è stato e tutti i partiti sono d’accordo e che ci dovrebbe far riflettere a lungo: Ha vinto ancora una volta il partito del non voto e dell’astensione. E cosa dire delle elezioni a Palermo? Tanti Presidenti di Seggio non si sono presentati nelle sezioni elettorali causando gravi disagi agli elettori e agli amministratori. Come si spiega tutto ciò? Elezioni sabotate per il calcio. C’era la partita notturna del Palermo Calcio allo Stadio Barbera contro il Padova che ha deciso la promozione dei rosanero in Serie B. Ma quale calcio! C’è sotto qualcosa di più grave, tanto è vero che la Procura sta indagando. Si vocifera che qualcuno abbia auspicato un annullamento delle elezioni amministrative. 150 Presidenti di Seggio che boicottano i seggi elettorali per una partita di calcio mi sembra troppo puerile. E’ un fatto gravissimo. Qualcuno le elezioni non le voleva. Non si dovevano fare. E qui mi sovviene il ritardo del matrimonio di Renzo e Lucia dovuto non alla tremenda peste in corso all’epoca, ma a quel Don Rodrigo che mandò loro a dire ;- Questo matrimonio non s’ha da fare -.