Avevamo visto giusto: o meglio le voci che ci erano giunte erano attendibili: il vicesindaco Michele Vadacchino davvero era pronto a revocare le deleghe a Carratelli.
Una competenza, questa, che al Sindaco discende dal secondo comma dell’articolo 25 dello Statuto del comune di Amantea che recita: “2. Il Sindaco può revocare uno o più Assessori dandone motivata comunicazione al Consiglio e deve sostituire entro 15 giorni gli Assessori dimissionari.
Ma questo richiamo pone un problema rilevante quale è quello di un assessore senza deleghe.
L’art 46 del TUEL al suo secondo comma recita che :” 2. Il sindaco ……… nomina.. i componenti della giunta, tra cui un vicesindaco ………, e ne danno comunicazione al consiglio nella prima seduta successiva alla elezione.
Ovviamente,dalla nomina, quale atto connesso, la assegnazione delle deleghe, cioè delle competenze afferite al singolo assessore.
Nulla invece la legge e lo Statuto dicono in ordine alla revoca delle deleghe.
Sembrerebbe, cioè, che si tratti di atto non legittimo.
In sostanza lo svuotamento delle competenze dell’assessore lo porrebbe in una condizione di sostanziale differenza con il resto della Giunta, da cui la sua non previsione normativa e forse la sua illegittimità.
Peraltro, la revoca dell’assessore ex comma 4 dell’art 46 del TUEL presuppone la emanazione di uno specifico decreto sindacale da rimettere al Consiglio.
In verità nel sito web del comune non c’è traccia del decreto di revoca delle deleghe di Carratelli nè, e tantomeno, della revoca di assessore.
Un bel rebus, quindi.
Infine manca qualsivoglia riferimento alle ragioni della revoca delle deleghe.
Se come molti ritengono la delibera giuntale n 159 fosse illegittima arriveremmo al paradosso che l’unico che si è opposto ora rischierebbe di trovarsi fuori dal governo.
Ed allora?
Allora resta tutto da vedere. Eccome!!!
A cominciare da chi sta aspettando di prendere le deleghe, se non il posto di Carratelli.