Il clima di confusione generalizzata e storica della politica ad Amantea ha ormai raggiunto il suo massimo; il gioco delle liste civiche, che confondono posizioni e uomini, ha sortito i suoi funesti effetti, al punto che questa antica cittadina sopravvissuta a tante dominazioni e tante tribolazioni, oggi, sta davvero- e non scherzo- morendo.
E senza che nessuno alzi la voce per salvarla.
La politica ed i politici ad Amantea stanno ancora giocando a “Nascondino”, all’”Acchiapparella”, al “Pirò Pirò” ed a tanti giochi infantili che fanno sorridere una popolazione stanca che assiste inane alla sua distruzione mentre dovrebbe soltanto piangere
Parliamo di sanità.
Non abbiamo un ospedale. Eppure ci sono altri comuni ben più piccoli di Amantea che ne hanno uno.
Avevamo cliniche private poi chiuse mentre altrove sono sopravvissute.
Avevamo una ASL ma ci venne tolta.
Avevamo un distretto sanitario ma ci è stato tolto
Oggi abbiamo probabilmente le liste di attesa per un esame specialistico più lunghe d’Italia.
Ma quello che offende è leggere che il governo regionale, cioè PDL ed UDC, hanno deciso di aprire 8 case della salute, cioè strutture in Calabria per i casi da "codice bianco" e le malattie croniche. Si tratta di strutture polivalenti in grado di erogare cure primarie, garantire continuità assistenziale e di prevenzione, inserendo in un'unica sede prestazioni sanitarie e sociali. Si tratta in sostanza di presidi tecnologici con costi anche di dieci volte inferiori ad analoghi modelli di cura ospedalieri.
Servire gli ammalati risparmiando. Una ottima cosa.
Le Case della Salute saranno strutture all'avanguardia rispetto anche all'innovazione tecnologica, con servizi avanzati di telemedicina, tra cui teleradiologia e teleconsulto, e di controllo a distanza delle attività di assistenza domiciliare integrata. Quella di Paola funziona alla grande!
Grande enfasi nella presentazione.
Ma poi ecco l’affronto, l’insulto, nelle parole del consigliere regionale Mario Magno, delegato da Scopelliti a seguire l'iter burocratico, il quale afferma:”Le Case della Salute saranno un filtro tra territorio ed ospedali hub e spoke e sono funzionali per primi interventi e diagnosi. Potranno, inoltre, avvantaggiarsi della collaborazione tra strutture e professionisti, nonchè del contributo dei medici di base che vogliono associarsi. Si tratta di una rivoluzione culturale, sulla scorta di quanto già fatto in Toscana Lombardia e Piemonte, che scongiurerà l'intasamento degli ospedali, con un sempre minore ricorso per gli acuti, e consentirà un'azione più incisiva e risposte più concrete ai cittadini”
Che sia la volta buona per Amantea per superare il drammatico gap in materia di assistenza sanitaria?-ci siamo chiesti.
Illusi!
Le case della salute saranno aperte a Chiaravalle Centrale, Siderno e San Marco Argentano, Scilla, Mesoraca, Cariati, Praia a Mare e Trebisacce.
Amantea NIENTE!
Praticamente le Case della Salute per le quali è previsto un investimento complessivo di 67.4 milioni di euro, a valere sul Programma Ordinario Convergenza, saranno localizzate nelle strutture ospedaliere e territoriali già esistenti attraverso il loro recupero e la loro riqualificazione.
Allora è necessario che io chieda pubblicamente se ad Amantea ci sono politici del PDL e dell’UDC , cioè dei partiti al governo in Calabria e che sono responsabili di queste scelte, e rivolga loro due domande: