Il comitato è espressione della società civile, di ciò l'amministrazione comunale dovrà prendere atto
Pochi giorni fa presentavamo alla cittadinanza il Comitato Lungomare, per chiarirne composizione e obiettivi.
Con chiarezza sono stati sottolineati due concetti tra gli altri: nessuno scopo politico per cui i consiglieri che vi hanno aderito lo hanno fatto in quanto cittadini e non “politici”, e soprattutto l’idea che quella intrapresa non sia una lotta contro qualcuno ma per qualcosa. E questo qualcosa è il lungomare di Amantea e con esso il futuro della città.
Leggere che il lungomare rappresenti anche per il primo cittadino e per la giunta Sabatino una priorità ci conforta e nello stesso tempo ci stupisce: se è una priorità allora perché non si fa?
E’ vero che era nel programma elettorale insieme ai ponti strategici, ma a differenza dei ponti per il lungomare è già previsto e disponibile un finanziamento, quindi perché stornarlo, perché devolverlo?
E soprattutto perchè non affrontare in modo risolutivo la situazione relativa al demanio e alle concessioni sin da subito?
Perché rinviare ancora il problema e pensare di contrarre ancora mutui, forse impossibili?
Abbiamo messo insieme e unito tante componenti della società perché crediamo fermamente che l’opera lungomare non solo si possa ma si debba mantenere e realizzare, e crediamo anche che il sindaco così come non ricorda gli impegni elettorali sulle opere pubbliche ricordi anche l’altro impegno pure elettorale, quello relativo alla democrazia partecipata, cioè all’ascolto che sarebbe stato riservato ai cittadini, alle loro volontà e al loro sentire.
Ed è solo questo che ci proponiamo di fare con il comitato e con la petizione che già domani e domenica prenderà avvio: lasciare che si esprimano i cittadini, dare loro voce e sovranità attraverso una firma ed una richiesta di ascolto al Sindaco ed al Consiglio Comunale.
Nella certezza che l’ascolto non potrà mancare
Il Comitato Lungomare 24-04-2015