Ecco cosa scrive Francesca Menichino del M5S sulla rinegoziazione dei mutui da parte della maggioranza Sabatino:
”Decisa a colpi di maggioranza in consiglio comunale la rinegoziazione dei mutui, di ben 92 mutui contratti dall’Ente con la Cassa Depositi e Prestiti SpA. A nulla è valsa la proposta del M5S di aggiornare la seduta e di valutare in maniera differenziata per ogni mutuo l’effettiva convenienza dell’operazione, facendo una riflessione seria e condivisa in commissione bilancio: la nostra proposta è stata bocciata dalla maggioranza.
Il livello di indebitamento del comune di Amantea è elevatissimo: c’è un debito residuo che ammonta solo per il capitale a 20 milioni di euro e paghiamo rate annue per circa 2 milioni di euro. Quest’operazione prorogherà la scadenza di questi 92 mutui (ma ce ne sono altri) fino al 2044 cioè per altri 30 anni.
Come possa l’assessore alle finanze definire “altamente positiva” questa operazione davvero ce lo chiediamo, senza trovare risposte.
E non capiamo come possa dire che questo non peserà sulle generazioni future, perché questo è invece esattamente quello che accadrà: il debito residuo nel complesso aumenterà e impiegheremo altri 30 anni per estinguerlo.
E se è vero che nell’immediato le rate di mutuo si riducono, è vero pure che il minore esborso, pari quest’anno a 78.517 euro, per come previsto dalla norma dovrà essere destinato a spese di investimento o a riduzione di finanziamenti e non alle spese correnti.
In sostanza l’amministrazione compie questa operazione perché non ha liquidità e vuole utilizzare queste somme, come chiaramente ha anticipato l’assessore alle finanze, per fare ancora spese e indebitare ancora questo Ente.
Abbiamo definito scellerata questa che è una scelta politica che pensa al presente ed alla necessità di rimediare denaro liquido: il sindaco lo ha detto chiaramente affermando “non c’è un euro nelle casse comunali”.
Insomma questa amministrazione appare letteralmente strozzata: incapace di riscuotere le entrate, incapace persino di calcolarle correttamente, e nello stesso tempo incapace di ridurre e controllare la spesa il cui livello viene mantenuto o addirittura aumentato nonostante la situazione sia drammatica: pensate all’aumento delle indennità, pensate alle spese per lo staff del sindaco, pensate a 1 milione e trecentomila euro che si spendono per la manutenzione con i risultati che tutti possiamo vedere, e poi abbiamo le 25.000 euro del canile o i 155.000 euro spesi per il verde pubblico e tanto altro ancora.
Chiediamo di considerare con serietà le nostre osservazioni e di annullare in autotutela questa delibera, anche in considerazione del fatto che per 17 dei 92 mutui il tasso invece di diminuire aumenta passando dal 3,94 a 3,966 il che significa in termini di interessi un inevitabile aumento e quindi un danno erariale per l’Ente”.