Ecco la nota stampa inviata dai Gruppi Consiliari Movimento 5 Stelle Rende - Amantea - Corigliano e Mirto Crosia: “ Aveva promesso discontinuità con il passato, Mario Oliverio, e si è trovato con una giunta azzerata proprio dalle spese pazze del passato oltreché con diversi compagni e sostenitori di partito mandati al confino per gli stessi identici motivi. Aveva promesso una marcia nuova per la nostra regione ma ad oggi ci ritroviamo a navigare a vista in pieno regime emergenziale.
I cittadini calabresi meritano qualcosa di diverso e domani mercoledì 1 luglio, dalle 9 alle 18, saremo a Reggio Calabria di fronte a Palazzo Campanella per protestare contro questo governo regionale delle larghe intese. Una sola richiesta sottostà alla nostra manifestazione pacifica ma intransigente che si racchiude nello slogan #MarioDimettiti, con tanto di hashtag che contraddistingue il popolo della rete. Loro possono barricarsi dentro il palazzo, noi ci accamperemo fuori, per ricordargli che nella vita serve Onestà per ricevere il rispetto.
Purtroppo ci troviamo di fronte a una classe politica che non prova vergogna neanche davanti a uno scandalo come quello di “Rimborsopoli”. I cittadini calabresi si sentono presi in giro, defraudati dei loro diritti di giustizia, soverchiati dal potere, schiaffeggiati dalla violenza, anche verbale, delle ultime pezze giustificative che ancora Oliverio ha il coraggio di proferire.
Si deve ripartire da zero, da nuovi concetti e nuovi programmi. Per questo il governatore Oliverio si deve dimettere e lo deve fare subito.
Continuano i consiglieri comunali affermando che : “Chi è causa del suo male pianga se stesso”.
Il governatore Mario Oliverio non può addossare le proprie responsabilità sulle spalle di tutti i cittadini calabresi. Nessuna nuova squadra potrà ridare dignità a questo governo regionale la cui giunta, di per sé monca, è stata completamente azzerata dall’inchiesta “Erga Omnes” portata avanti dalla Procura di Reggio Calabria.
Scontato dire che non ci fidiamo di questa classe politica, del suo modo di agire e di operare. Scontato dire che quegli assessori sono stati fortemente voluti da Oliverio, così come altri nomi noti finiti nell’inchiesta, che hanno portato voti e consensi all’attuale presidente.
È vero che Oliverio non ha responsabilità diretta in questa inchiesta, ma ha una responsabilità politica perché si è fatto garante del ruolo istituzionale di alcuni di loro. Nonostante da più parti gli siano arrivati campanelli d’allarme, ha preferito portare avanti nomine di pura convenienza.
La Calabria e i calabresi non avevano bisogno di un’ulteriore onta e invece lui, noncurante di tutto, ha preferito rispondere a scelte dettate dal “pacchetto voti” anziché dall’alto profilo professionale e morale.