Questo il comunicato stampa emanato dai parlamentari M5s Dalila Nesci, Paolo Parentela, Nicola Morra, Federica Dieni e Laura Ferrara (Ue), in relazione all’inchiesta della Procura di Paola che vede coinvolta Monica Sabatino e suo padre Giuseppe, già ragioniere e vicesegretario del Comune di Amantea.
«La magistratura chiarisca al più presto se Monica Sabatino, sindaca di Amantea (Cs), è responsabile o meno di voto di scambio».
Poi aggiungono i parlamentari 5 stelle «Per il Pd si tratta di una tegola pesante, perché l’inchiesta tocca un esponente di spicco del partito e il genitore, il quale, nonostante in pensione, peraltro, continua a operare in municipio con un’incomprensibile formula di volontariato successiva a una consulenza attivatagli dopo il pensionamento».
E proseguono «È molto grave il reato contestato al sindaco, che per l’accusa avrebbe promesso, per le comunali del 2014 e in favore di numerosi elettori inquadrati come precari nella polizia locale, vantaggi consistenti nella stabilizzazione del contratto attraverso il superamento del concorso per l’assunzione di sette vigili».
Inoltre sottolineano i parlamentari 5 stelle «Uno dei più grossi mali contro la democrazia in Calabria è il condizionamento del voto, raramente libero.
Il Pd sospenda subito Monica Sabatino dal partito.
Il genitore della sindaca, invece, esca dalla vita amministrativa del Comune, perché è evidente che non può rimanerci ancora».
Questa, infine la conclusione deiparlamentari 5 stelle «Ci auguriamo che i media nazionali riprendano questa notizia di cronaca e che guardino con attenzione alla gestione della cosa pubblica nel Comune di Amantea».