L’ opportunità di questo articolo ci viene da facebook dove Enzo Giacco, segretario del PD, locale ha postato questa riflessione:” Ma nella situazione attuale, davvero un concorso ci può costare 12.000 euro?!!!”
Grazie a lui ( nessun altro politico che si sappia ne ha parlato) abbiamo visto la determina adottata dal dr Mario Aloe n 36 del 15 febbraio 2017 ma pubblicata soltanto il 3 aprile, cioè quasi 50 giorni dopo.
Parliamo della determina avente a titolo” Integrazione impegno di spesa liquidazione compensi componenti commissione giudicatrice procedura concorsuale volta alla copertura del posto di “ Funzionario dei servizi economico-finanziari” Accesso D3 con contratto a tempo pieno ed indeterminato”
A giustificazione viene riprodotto uno schema dal quale si rileva che il compenso fisso è pari ad euro 2.100 per il presidente, ad euro 2.000 per gli altri componenti la commissione giudicatrice e ad euro 1.900 per la segretaria.
Un totale di euro 8.000.
Ed allora la prima domanda: ma se il solo compenso fisso è pari ad 8000 euro come si è potuto scrivere che la spesa presunta era di 4000 euro?
Eh, si! Perché nella determina n 145 del 1 giugno 2016 veniva presunta una spesa di euro 4.000.
E non basta! Sempre nello schema finale si indicano altre spese pari a 1.416 euro, di cui 846 per la ammissione dei candidati, 276 per la prima prova scritta, 216 per la seconda prova scritta e 60 euro per la prova orale.
E poi alla somma di euro 9.416 (8.000 + 1.416 ) sono stati aggiunti 2.133,16 euro per il rimborso spese.
Una differenza abnorme, probabilmente figlia di una previsione poco attendibile o di una liquidazione abnorme.
Ma la cosa più strana è che la determina non riporta i nomi dei componenti la commisssione pur evidenziando importi specifici ma differenti.
In questo modo il ragioniere non potrà dar luogo ai pagamenti per mancata indicazione dei relativi importi.
Ci sarà così bisogno di una ulteriore determina di liquidazione che potrà essere adottata solo dopo la approvazione del bilancio 2017 che deve prevedere la spesa.
Il tutto appare incomprensibile.
Ai nostri lettori ricordiamo che la commissione era presieduta dal dr Cioffi Giovanni, dirigente di 2^ fascia del MEF, e composta da due componenti giudicanti quali la dottoressa Greco Giuseppina e dal dottor Saragò Pasqualino.
Completava la commissione la segretaria Maita Renda.