Lo scorso anno Caterina Ciccia, intervistata quale commerciante amanteana e non quale amministratore, scriveva:
“E’ inutile prenderci in giro, l’estate da noi ( come in buona parte dei paesi tirrenici) si riduce agli ultimi 15/20 giorni di agosto .”
E poi continuava” Ciò che manca sono gli investitori che seguono fiere ed eventi all’estero proponendoli poi alla città”.
Ed infine concludeva affermando che “Mancano attrattive che spingano villeggianti e turisti a recarsi in questo o quel paese per dei motivi specifici”
E, per dare un esempio, ricordava che“ E’ il caso di San Vito lo Capo diventato famoso per il suo festival del “cous cous” che ogni anno attira migliaia di visitatori. E potrei citare tanti altri paesi con eventi analoghi”.
Si può o meno essere d’accordo su quanto affermato, ma certo occorre apprezzare la consigliera che ha la correttezza, l’onestà ed il coraggio di dire la sua.
Di quanti altri si può dire altrettanto?
Ben pochi, molto pochi.
E, di certo, occorre riconoscere a Caterina di essere tra le poche ad aver compreso che non sono gli spettacoli giornalieri a dare notorietà ad Amantea e ad attrarre turisti.
Gli spettacoli è bene ricordarlo servono solo a spostare clienti da una parte all’altra del paese perché consumino pizzette, cornetti e birre!
Eppure tutte le amministrazioni si sono “ammazzate” in questa direzione.
Ma se il turismo è una cosa seria, e lo è, ed allora facciamoci delle domande serie!
Ma perché i turisti calabresi, italiani, europei, cinesi, russi od americani dovrebbero venire ad Amantea?
Per vedere il castello, la torre, il panorama che si può intravvedere dal pianoro sul quale insistono?
Per vedere la antica chiesa di San Francesco d’Assisi per la quale sono stati spesi circa 2 milioni di euro senza fare su di essa un seria ricerca storica?
Per il mare che spesso è sporco, e si vede, e spesso è sporco, anche se non si vede?
Per una spiaggia che viene sempre più a ridursi( vedi Acquicella) fino a mancare del tutto ( vedi Catocastro).
Per un centro storico che chiude anche i suoi viottoli ( vedi via Duomo nella zona delle Case Sciollate)
E potremmo continuare a lungo.
Ci siamo vantati di essere la perla del Tirreno solo perché c’era l’Arena Sicoli e la famosa Rassegna del Mediterraneo, perché c’era il lido Azzurro e le sue feste ed un centro storico ancora fruibile.
Ed ora di che cosa possiamo vantarci?
Su coraggio, che questa nuova amministrazione inizi un nuovo percorso che riporti in alto il nome di Amantea, cominciando a risolvere il problema dell’acqua e dei rifiuti ( quale turismo è possibile senza acqua e con i rifiuti per strada?), e cominciando a pagare i relativi costi usando i tributi relativi senza distrarli per altri fini, scopi, bisogni!
Provate a volare signori amministratori! A piedi non farete molta strada!