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Fare buona politica significa scegliere il meglio, scegliere per il bene della città.

Ora, è ovvio che nessun politico ( salvo quelli che si ritengono unti dal Signore) è, da solo, in grado di fare le scelte ottimali.

Per questo il legislatore ha dato il governo della cosa pubblica anche ad organi collegiali come , nei comuni, la giunta ed il consiglio, evitando così gli errori tipici delle scelte fatte in solitudine.

 

E per lo stesso motivo nei comuni deve ( dovrebbe) operare personale in grado di offrire ogni opportuna consulenza tecnica.

E quando questo personale non c’è o non è sufficientemente idoneo sarebbe stupido non richiedere altra qualificata consulenza.

E sarebbe arrogante non valutare eventuali proposte da chiunque esse provengano.

Ora il tema del traffico urbano è un tema importante e vitale per la città.

Un tema da sottoporre anche ai cittadini, acchè essi formulino proposte delle quali assumersi le connesse responsabilità.

Molte delle scelte di viabilità, fatte dai sindaci od assessori del tempo , e che oggi sono in atto, nel tempo sono apparse sempre più parziali e di interesse privatistico anche se nessuno le ha mai contestate.

Proprio per queste ragioni ho chiesto la collaborazione di docenti della università di Cosenza.

E per similari ragioni,insieme alla mia maggioranza, ho accettato di sentire la proposta di riqualificazione del traffico cittadino formulata dal sig Vittorio Aloe

La stessa appena pubblica sarà valutabile da chiunque abbia similare interesse

Tantomeno ci sarebbe alcuna ragione ostativa a sentire eventuale proposta dei commercianti amanteani sempre che essa sia resa in una compiuta forma scritta e qualcuno se ne assuma la responsabilità.

Sia ben inteso che qualunque proposta sarà valutata tecnicamente e sarà preceduta da analisi del traffico e dell’inquinamento, come non è ancora stato mai( o quasi mai) fatto.

Resto pertanto in attesa di qualificate proposte tecniche firmate e da sottoporre ai tecnici universitari.

Nel più breve tempo possibile.

Cordialmente

Il presidente della prima commissione consiliare architetto Giuseppe Maria Vairo

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vairo

“Non volevo neanche rispondere perché Aloisio non merita neppure una risposta. Poi ho cambiato idea per dirgli che sono stato eletto dal popolo, forse lui non conosce bene la materia, ma sono subentrato ad un consigliere dimissionario. Dov’è il problema??? Parla della lista pizzino come se lui non fosse stato eletto in quella lista. Addirittura assume una superiorità morale che non ha. Con questo chiudo, anche perché non ho tempo da perdere con una persona come lui. “

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Lo abbiamo incontrato qualche giorno fa.

Era lì su via Antica, quella che parte dalla attuale Casa della famiglia Buffone, soprannominati “ I Tirri” , probabilmente perché, un tempo, furono guardiani della più grande torre cittadina a difesa del ponte levatoio, quello descritto nella stampa del Pacichelli.

Stava seduto su uno dei gradini che un tempo davano accesso alla sua chiesa.

Stava per imbrunire e la sua inconfondibile barba bianca spiccava ancora nel grigiore di quell’angolo semibuio.

“Buonasera san Nicò!. Che fate qui?. Non vi ci ho visto mai!”

“Buonasera a te. Devo dire che la tua domanda è impropria. Io qui ci sono da secoli. Ma non sono mai stato cercato come in questo momento. Recentemente ho visto perfino uno strano uccello che volava sopra la mia vecchia chiesa. E prima di quel giorno ho visto alcuni operai neri che abbattevano vecchie case ed ho avuto paura che venissero distrutte anche quelle poche mura che oggi sono ciò che resta della chiesa a me intitolata. Ed infine ho saputo di te e di poche altre persone che vogliono scoprire come sono arrivato qui ad Amantea, quando e perché sia stata realizzata una chiesa a mio nome. Ma dimmi tu cosa sai?”.

“Poco san Nicò!, molto poco. So che siete più noto come San Nicola di Bari che come San Nicola di Myra. Qui, ad Amantea, per esempio siete noto come San Nicola du Rimu, cioè San Nicola dell’eremo.

Più nomi per uno stesso santo è già un stranezza, mi pare. Voi siete San Nicola di Bari, o san Nicola di Myra, o san Nicola dei Lorenesi, o san Nicola Magno, o san Niccolò o san Nicolò.

Sappiamo che:

- siete nato a Patara di Licia, il 15 marzo270, da Epifanio e Giovanna, greci cristiani e benestanti e siete morto aMyra, il 6 dicembre343, forse nel monastero di Sion.

-siete stato vescovo greco di Myra (oggi Demre), una città situata in Licia, una provincia dell'Impero bizantino, che si trova nell'attuale Turchia.

-siete cresciuto in un ambiente di fede cristiana, e perdeste, secondo le fonti più diffuse, prematuramente, i genitori a causa della peste.

-diveniste così erede di un ricco patrimonio che distribuiste tra i poveri ed è per questo che siete ricordato come grande benefattore.

-in seguito lasciaste la vostra città natale e vi trasferiste a Myra dove veniste ordinato sacerdote.

-alla morte del vescovo metropolita di Myra, veniste acclamato dal popolo come nuovo vescovo.

- imprigionato ed esiliato nel 305 durante la persecuzione di Diocleziano, foste poi liberato da Costantino nel 313 e riprendeste l'attività apostolica.

-otteneste dei rifornimenti durante una carestia a Myra e la riduzione delle imposte dall'Imperatore.

-le vostre reliquie sono conservate a Bari e Venezia, sebbene la collocazione barese sia assai più nota e celebrata.

- alcune tracce di resti sono conservate in altre località italiane ed estere.

- non è certo che siate stato uno dei 318 partecipanti al Concilio di Nicea del 325.

-secondo la tradizione, comunque, durante il concilio avreste condannato duramente l'Arianesimo, difendendo l'ortodossia, e in un momento d'impeto avreste preso a schiaffiArio.

-gli scritti di Andrea di Creta e di Giovanni Damasceno confermerebbero la vostra fede radicata nei principi dell'ortodossia cattolica.

Sappiamo anche che il vostro culto si diffuse dapprima in Asia Minore (nel VI secolo 25 chiese a Costantinopoli erano a voi dedicate), con pellegrinaggi alla vostra tomba, posta fuori dell'abitato di Myra.

Numerosi scritti in greco e in latino ne fecero progressivamente diffondere la vostra venerazione verso il mondo bizantino-slavo e in Occidente, a partire da Roma e dal Meridione d'Italia, allora soggetto a Bisanzio.

Siete così diventato già nel Medioevo uno dei santi più popolari del cristianesimo e protagonista di molte leggende riguardanti miracoli a favore di poveri e defraudati.

Si narra che, venuto a conoscenza di un ricco uomo decaduto che voleva avviare le sue tre figlie alla prostituzione perché non poteva farle maritare decorosamente, abbiate preso una buona quantità di denaro, lo abbiate avvolto in un panno e, di notte, l'abbiate gettato nella casa dell'uomo in tre notti consecutive, in modo che le tre figlie avessero la dote per il matrimonio.

Un'altra leggenda narra che, già vescovo, abbiate resuscitato tre bambini che un macellaio malvagio aveva ucciso e messo sotto sale per venderne la carne.

Per questi episodi siete un santo benefattore e protettore, specialmente dei bambini tanto che la vostra figura ha dato origine alla tradizione di Babbo Natale, personaggio noto anche al di fuori del mondo cristiano.

La Chiesa cattolica vi celebra due volte il 6 dicembre come solennità liturgica e del 9 maggio come festa della Traslazione delle reliquie da Mira a Bari.

Vi ho visto qualche volta sorridere e qualcun'altra rabbuiarvi. Devo pensare che le notizie raccolte siano talora corrette e talora meno?”

“Si. E’ così. Dovete cercare meglio tra i testi che parlano di me. O come dite voi far cercare meglio. Credetemi ne vale la pena. Solo così scoprirete quanto io sia stato importante per Amantea!. E quanto possa ancora esserlo! E prima di tutto dimmi che uccello era quello che è volato sopra i miei ruderi”

“ San Nicò, cominciamo dalla domanda più semplice . L’uccello di cui chiedete si chiama “Drone” . E’ un uccello moderno che fotografa e filma ciò che vede. E’ un uccello nato in questi ultimi anni e che ai vostri tempi era impensabile.

Sul fatto, poi, di cercare testi che parlino di voi non è facile , anzi è difficile. Amantea non ha nemmeno una biblioteca, tantomeno storica. Anzi Amantea ignora la propria storia e quando la conosce la dimentica perfino.

E così ho chiesto aiuto.

Al momento, sono vicini a questa mia iniziativa soltanto l’assessore al turismo Concetta Veltri, che, peraltro, essendo di Campora San Giovanni non è intimamente permeata della storia del nostro centro storico, ed il consigliere comunale Giuseppe Maria Vairo delegato al Centro storico.

Conto molto anche su una importante associazione locale che ha soci sparsi nel mondo.

Chissà!.

Quello che ignoro totalmente è se siate stato venerato ad Amantea già al tempo della presenza dei monaci bizantini, al tempo del vescovado Tempsano, o se, piuttosto, siate stato onorato per via della necessità del recupero alla fede cristiana di Amantea dopo le distinte dominazioni arabe durante le quali la città divenne musulmana.

Certo che se la vostra presenza ad Amantea fosse iniziata dopo l’arrivo delle vostre spoglie a Bari anche qui sareste stato chiamato San Nicola di Bari e non San Nicola du Rimu, cioè dell’eremo! Ci sembra, cioè, che se gli eremi sono legati ai bizantini voi potreste essere stato venerato già dal VI secolo !

Non possiamo certo dimenticare che sul territorio di Amantea sono presenti toponimi come Sant’Elia, San Giorgio e San Procopio, dalle omonime località sulle colline amanteane, San Giovanni e San Domenico, in quel di Campora San Giovanni.

Sono tipici esempi di intitolazione ai santi di aree e località per invocarne la protezione.

Quello che appare, invece, fortemente strano è la intitolazione di una vecchia chiesa di Catocastro a San Nìcola di Myra

Ora è noto che Amantea sia stata sede Vescovile almeno dal 492 d.c. ( Russo nella sua Storia della Chiesa dice che Ilario partecipò al Concilio di Papa Simmaco nel 501) fino al 871 d.c.( Da La diocesi di Tempsa di Antonio Macchione)

E si parla di Ilario vescovo di Amantea che assistette al Concilio di Palma, sotto il papa Simmaco nel 503, di Sergio anche egli vescovo di Amantea che fu al concilio di Roma sotto Martino 1 nel 649, del vescovo Abbundanzio che fu al sesto concilio di Papa Agatone a Roma nel 680 (Italia Sacra tomo 10, coll 172), (nel 681 secondo G Minasi da Le chiese ella Calabria dal quinto al duodecimo secolo)

Si parla di Pietro vescovo di Amantea ed il cui sigillo in piombo è ancora nel museo di Lipari (Come mai si trova lì, da chi vi fu portato?)

Infine si parla di Giovanni Vescovo di Tempsa che fu presente al Concilio di Costantinopoli IV (per i cattolici l'VIII concilio ecumenico) che si tenne dal 5 ottobre 869 al 28 febbraio 870 e nel quale si condannò lo scisma di Fozio il Grande.

Anche questo è un tema che meriterebbe maggiore attenzione( magari una prossima volta).

Da questa data Tempsa non appare più. Venne rimpiazzata da Amantea, che appare nella “Diataposis” del Leone VI (886-911) tra le diocesi suffraganee della Metropolia di Reggio.

Nel primo millennio oltre a Tempsa sparirono Blanda Julia (attuale territorio Tortora-Praia a mare), Thurio, Miria, Cirella (L. RENZO, Calabria di ieri e di oggi, Rossano).

E questa è un prima ipotesi.

Ora andiamo ad una seconda ipotesi

E’ noto come Amantea sia stata conquistata ben due volte dagli arabi. La prima nell’ottocento, la seconda nel tardo novecento-inizi del mille , dal 976 al 1032.

E’ logico pensare che per periodi così lunghi la città si sia totalmente islamizzata?

Ma come ha fatto la città a ritornare alla fede cristiana?

San Francesco di Paola non era nato, San Francesco d’Assisi nemmeno, gli ordini dei Dominicani, dei Gesuiti, dei Cappuccini, non erano stati costituiti.

E’ possibile supporre che San Nicola di Myra sia stato scelto proprio per la sua fede radicata nei principi dell'ortodossia cattolica per recuperare alla cristianità dopo la centenaria presenza degli arabi?

Non è peregrino supporlo visto San Nicola di Mira era il più grande santo della chiesa greca del primo millennio?

Ed è evidente che San Nicola di Mira fosse ben noto a Niceforo Foca

Peraltro Niceforo dal greco nìke , vittoria, e fèro, porto, significa apportatore di vittoria.

E Nicola dal greco nìke , vittoria, e laos , popolo, significa vincitore del popolo.

Foca aveva vinto gli arabi ma ora doveva vincere l’islamismo che era diventata la religione praticata ad Amantea per quasi un secolo.

Chi altri allora se non l’ortodosso San Nicola di Myra? Sorridete?”

“ Sorrido per la passione che metti nel descrivere quello in cui credi. Sorrido perché mi fa piacere che ci sia qualcun come te che ama conoscere i fatti antichi del proprio paese. Vai avanti . Devi riportare alla luce una verità nascosta da più di mille anni. Non è facile ma non è impossibile. Se poi, se sono qui è perché credo che Amantea sia ancora oggi una città speciale. Non sarei stato qui se non avessi saputo quanto lo è stata in passato……. Insisto, ne vale la pena. Ma come intendi fare?”

Vedete San Nicò, in passato ( quando lavoravo al comune ) ho aiutato giovani laureandi a fare ricerche, per esempio sui palazzi rinascimentali, su San Francesco d’Assisi, sul collegio dei Gesuiti.

Al momento abbiamo in animo di aiutare un giovane professore nel lavoro di ricerca sulla presenza araba ad Amantea

In questo compito arduo ho vicino due bravi amministratori comunali l’assessore Concetta Veltri ed il consigliere Giuseppe Maria Vairo ma spero che altri ci aiuteranno.

Vedete San Nicò, noi sospettiamo che la vostra possa essere stata la più antica chiesa di Amantea, precedente perfino a quella di San Francesco di Assisi( XIII secolo).

Per questo vogliamo bandire un concorso tra studenti delle università calabresi e meridionali (Agrigento, Messina, Reggio Calabria e la Federico II di Napoli od altri atenei da scegliere) dove contiamo docenti che possono concorrere a tanto.

Dagli studi anche la possibilità di recuperare la stessa chiesa che oggi versa in condizioni quasi disperate”.

Un rumore mi distrasse e mi voltai un attimo verso il luogo da cui mi era sembrato provenisse

Quando mi girai per dire “ San Nicò, buonanotte e grazie” non lo trovai più, ma mi sembrò di coglierne il sorriso, un sorriso che forse è un grazie ai pochi che dopo mille e più anni si sono accorti di quanto la storia e San Nicola, nel caso, siano sempre importante per la città!

Giuseppe Marchese

Rocco Giusta è in attesa del suo rientro in giunta.

Un rientro invocato da tanti, anche alla luce del “suo” successo nell’ultima campagna elettorale nella quale con altri pochi amici ha portato molti voti al Centro destra ed in particolare ad Andrea Gentile.

Nessuno, invece, si aspettava di non leggere più tra i consiglieri il nome di Giuseppe Maria Vairo e di leggere al suo posto quello di chi lui ha sostituito.

Aloisio espulso dalla maggioranza e Vairo addirittura dal consiglio?

Nessun problema!

Non è vero!

Si tratta non di una fake news, ma di un semplice errore fatto dagli uffici comunali

In sostanza è stato usato il modello del consiglio post elezioni senza che il redattore se ne sia accorto.

Nessuna responsabilità

E’ evidente che il pochissimo personale amministrativo del comune, oberato come è di lavoro, non riesce nemmeno ad avere il tempo di rileggere quello che scrive

Ed è successo non una due volte, cioè su due delibere.

Non ce ne vogliano gli ex colleghi ma siamo stati chiamati tante volte che ci è parso opportuno chiarire la vicenda.

Non per segnalare l’errore altro ma per evidenziare all’assessore al personale di valutare la opportunità di qualificare anche numericamente la dotazione organica dando al personale le necessarie condizioni di serenità.

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Chi è ateo non crede nella religione e tantomeno nei santi

Ed ovviamente non crede nei miracoli(dal latino «miraculum», cosa meravigliosa),

Noi non parliamo di quegli eventi straordinari, che in teologia si intendono al di sopra delle leggi naturali, e che si considerano operati da Dio direttamente o tramite una sua creatura.

No!. Ci limitiamo a quelli che nel linguaggio comune, per estensione, comprendono i miracoli quali fatti eccezionali, che destano meraviglia.

In questa vicenda però, noi credenti riteniamo che sia intervenuto San Francesco di Paola.

Anche per rispetto di San Francesco d’Assisi.

Un intervento fatto sul consigliere Giuseppe Maria Vairo.

Il consigliere Vairo, infatti, ha convocato la Commissione Consiliare “C”, di cui è presidente, per discutere dei seguenti argomenti:

  1. Ipotesi di riqualificazione delle “CASE SCIULLATE” di Via Indipendenza;

Un argomento che non ha mai avuto la fortuna di avere la giusta attenzione dell’amministrazione comunale.

A parte le ripetute attenzioni dell’ex consigliere Sergio Ruggiero ed i nostri ripetuti articoli

Ci voleva davvero la giunta Pizzino e la presenza nella stessa del consigliere Giuseppe Maria Vairo per parlarne?

Un segno palese della nuova e diversa attenzione della giunta Pizzino e del consigliere al Centro storico Giuseppe Maria Vairo verso i tesori e le bellezze del centro storico.

E non basta

Nella riunione di lunedì 26 febbraio 2018 alle 9:30 nella Sala Consiliare Comune di Amantea, anche un altro argomento di rilevante importanza, quale

  1. Discussione sulla convenzione stipulata con la Cooperativa “TEATRO IN NOTE” relativa al “Percorso della Conoscenza” e dell’area della restaurata Chiesa San Francesco.

Saremo lì e vi racconteremo.

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Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa con il quale gli amministratori comunali Concetta Veltri e Giuseppe Maria Vairo ringraziano chi ha lavorato per Amantea ed assumono impegni per il 2018:

“Si conclude un anno che ci ha visti impegnati ad affrontare i tanti problemi di Amantea in un momento difficile della sua millenaria storia.

Speravamo di poter realizzare, e siìubito, i sogni, anche quelli non ancora espressi, di tanti amanteani , giovani e meno giovani, uomini e donne.

Noi siamo giunti in municipio con il sogno di contribuire a dare alla città una decisa svolta verso un futuro migliore, un futuro che potesse offrire certezze, speranze, sicurezze.

Ma ci siamo resi subito conto che sarebbe stato arduo vincere una battaglia così difficile, tanto più per un ente finanziariamente dissestato, un ente, cioè, che ha vissuto al di sopra delle sue possibilità, lasciando debiti alle future generazioni.

Quel poco o tanto che siamo riusciti a fare è stato il frutto della nostra ferma volontà e della grande collaborazione che ci è stata offerta.

Una collaborazione senza la quale noi non avremmo potuto fare quanto fatto”.

Poi, continuano i due amministratori sostenendo che :

“Proprio per questa consapevolezza, riteniamo di dover porgere i nostri pubblici ringraziamenti a tutti coloro che hanno amato la nostra città e che ci hanno dato una mano per realizzare eventi, per garantire sicurezza, per manutenzionare le strade ed i marciapiedi , per riparare acquedotti e fognature, per pulire Amantea, per avere spiagge pulite, eccetera e per offrire la migliore immagine possibile ai nostri ospiti ed amici.

E non crediamo esista un momento migliore ora che si conclude questo 2017 ed ora che stiamo svoltando verso un nuovo anno che, ci auguriamo, sarà migliore ed avvierà Amantea verso nuovi altissimi traguardi.

Grazie allora.

Grazie alle Forze dell’ordine che ci hanno garantito ordine pubblico e tranquillità sociale. A loro confermiamo il nostro profondo rispetto e garantiamo la nostra continua attenzione per ogni loro eventuale esigenza. A loro chiediamo di continuare ad aiutare Amantea e gli amanteani .

Grazie alla Polizia Municipale che, pur nella inaccettabile penuria di unità, è stata in grado di garantire i servizi indispensabili di una città turistica e commerciale. Nel 2018 confermiamo il nostro impegno per una migliore dotazione di personale.

Grazie a tutto il personale del servizio della RSU. Siamo consapevoli del loro grande impegno, profuso sotto il sole di agosto e sotto le piogge invernali , quando necessario anche nei giorni che per gli altri sono di festa, quando necessario anche di notte, garantendo igiene e pulizia alla nostra bella città.

Grazie a tutto il personale delle cooperative senza il quale non si sarebbero potute fare le tante cose che abbiamo elencato prima. Siamo consapevoli di quanto questi lavoratori siano indispensabili ad Amantea e ci impegneremo perché si trovi la migliore soluzione per garantire loro il lavoro ed il reddito necessario alle loro famiglie.

Grazie a tutto il restante personale dell’ente comune che garantisce alla cittadinanza importanti ed indispensabili servizi”.

Infine, concludono con formali impegni per il nuovo anno:

“Affronteremo il 2018 con l’orgoglio di essere amministratori di una città che ha una storia millenaria e che vogliamo continui nei millenni futuri, di una città che offra a tutti, se possibile, certezze di diritti umani e sociali, speranze di un futuro più roseo del recente passato, sicurezza di dignità, onestà di comportamenti, rispetto delle leggi, univocità di indirizzi sociali, nuove prospettive, scelte capaci di creare sviluppo.

Per fare questo chiederemo, in primis alle associazioni culturali che concorrono allo sviluppo della città, di continuare nei loro programmi, ove possibile ampliandoli e migliorandoli, concordando le loro azioni con la nostra amministrazione alla quale suggeriremo analoga e produttiva attenzione verso le associazioni.

Non possiamo, né vogliamo, dimenticare di ringraziare chi con il proprio impegno ha garantito alla città ed ai suoi ospiti eventi e spettacoli, GRATUITAMENTE e con un impegno incredibile e socialmente rilevante, offrendo la misura di un grande amore per la città e le sue imprese.

Per fare questo chiederemo al sistema economico, che ringraziamo per il lavoro che offrono e per la immagine positiva che sono per la nostra città, di continuare ad essere la catena di trasmissione verso un domani migliore per tutti.

Per fare questo chiederemo a tutto il popolo di aiutarci ad aiutare la nostra Amantea, alla quale auguriamo ogni migliore futuro che ci impegniamo a realizzare senza sconti per nessuno, senza eccezioni, offrendo rispetto, ma pretendendo anche rispetto, come amministratori e come figli di questa città .

Ad maiora Amantea!

Amantea 31 dicembre 2017-1 gennaio 2018

                                                                       Concetta Veltri & Giuseppe Maria Vairo”

Il capoluogo

Campora San Giovanni

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Non ho mai avuto paura di conoscere la verità, quale essa fosse.

Ho avuto ed ho paura dei falsi, cioè di quelle persone che scientemente diffondono notizie non vere.

Ho avuto ed ho paura di chi, pur conoscendola ed avendo l’obbligo di informare, nasconde la verità per un suo interesse diretto o generale.

Ho avuto ed ho terrore degli ipocriti o di quelli che guardano il dito e non la luna, di quelli cioè che affermano una determinata idea e poi si comportano in una maniera contraddittoria, ma anche di chi non si gira o non alza gli occhi per non vedere, di chi scappa per non essere chiamato a testimoniare la verità , terrore di quella “ nuova ideologia subdola che presuppone il singolo cittadino come uno stupido che deve rimanere stupido e ignorante a partire dalla nascita fino alla sua morte fisica”, terrore di quel cittadino che continua a voler restare ignorante e stupido o finto stupido.

Non posso, per questo, non apprezzare la verità postata da Giuseppe Maria Vairo.

Ecco cosa ha scritto:

Oggi, 30 novembre 2017, mi sono recato presso il "Campus FRANCESCO TONNARA" di Amantea (CS) per un sopralluogo tecnico, in qualità di Consigliere di maggioranza e responsabile della sicurezza. Ho scoperto che l'intera struttura è in condizioni di degrado assoluto.

* Le canalette per lo scolo delle acque meteoriche sono state danneggiate;

* La copertura piana con infiltrazioni importanti;

* Il solaio antistante l'ingresso con pignatte a vista;

* Gli infissi ed i vetri rotti;

* L'impianto elettrico in cattive condizioni a causa della scarsa manutenzione;

* L'impianto antincendio manomesso;

* Il prato perimetrale complessivamente in stato di abbandono;

* Le piastrelle totalmente danneggiate;

* Umidità dappertutto;

* Crepe evidenti a causa dell'infiltrazione.

Queste sono alcune delle condizioni di degrado che ho riscontrato e che richiedono una immediata presa di coscienza e una conseguente MANUTENZIONE ORDINARIA per evitare danni maggiori a persone o cose per il futuro.

Mi affido alla responsabilità delle persone delegate al compito e cioè Giancarlo Socievole, Funzionario del Comune di Amantea e Responsabile del "Campus" e ad Enzo Giacco, Consigliere Comunale di maggioranza con delega al campus.

Loro sapranno come comportarsi di fronte ad una tale situazione.

È inutile dire che sono a disposizione per qualsiasi iniziativa al riguardo”.

Vorrei che tutti i politici cominciassero a vedere e segnalare le tante verità, spesso avvertibili indipendentemente dal loro comportamento, e non a nasconderle o camuffarle

In questa ottica di vita mi permetto di evidenziare a Vairo di scoprire e segnale quanto altro nel campus non va.

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Un grande evento come la fiera di Amantea determina un grande impegno sia per l’ amministrazione che per il personale dell’ufficio commercio, del Comando della Polizia Municipale, e per il personale comunale

 

Ma stiamo lavorando.

I plinti antintrusione sono stati collocati per garantire la sicurezza di chi vive la nostra grande Fiera.

La mostra ornitologica è in svolgimento.

E’ stata ripulita tutta l’area della fiera, in particolare il lungomare.

La DSE sta predisponendo i gazebo per la grande mostra mercato che rappresenta l’evento nuovo di questa manifestazione, pur in via ancora sperimentale, e sulla quale abbiamo puntato ben sapendo che la integrazione della fiera oggi meramente commerciale non può non muovere verso la sua trasformazione in una fiera più completa ed integrata.

Un evento che sia insieme commerciale e culturale culturale rappresenta una potenzialità incredibile per una fiera a misura d’uomo

Questo sarà lo slogan per la fiera del 2018 “ Amantea: una fiera a misura d’uomo”

Una fiera nella quale ci saranno mostre di antiquariato, mostre di artigianato artistico, esposizioni di arte, ed in particolare di pittura, immagini e filmati di promozione della nostra città.

Mostre, quindi, nelle quali saranno presentati il volto della città, i suoi paesaggi, i suoi valori artistici ed archeologici, il suo centro storico, così che la fiera diventi ancora più uno dei principali biglietti da visita di Amantea.

Colgo l’occasione per ringraziare tutto il personale del comune, il sindaco Mario Pizzino, e per la attenta e positiva collaborazione l’assessore al Turismo Concetta Veltri, l’assessore Emma Pati alla PI ed alla manutenzione, la consigliera Ciccia Caterina, il consigliere per il centro storico Giuseppe Maria Vairo e quanti mi sono stati vicini in questa intrapresa.

Ringrazio, anche, gli artisti che esporranno le loro opere nella palestra di Via Baldacchini, un evento che vedrà nei prossimi anni un eccezionale sviluppo e che sarà allargato ai più bravi artisti della regione.

Ringrazio inoltre gli artigiani della DSE e quanti altri hanno collaborato come Antiquaria di Eugenio Bruni.

Uno speciale ringraziamento, infine, al giovane fisarmonicista che grazie alla collaborazione della macelleria Giambruno suonerà le musiche calabresi proprio del cortile e nella palestra della scuola G Pascoli”.

Luca Ferraro

Pubblicato in Primo Piano

Ieri 9 ottobre ti sono state assegnate importanti competenze politiche.

D)Parliamo del centro storico, della edilizia scolastica, delle energie rinnovabili, dei fondi comunitari, della protezione civile, della viabilità, della pianificazione urbanistica, del piano di assetto idrogeologico, della sicurezza sul lavoro. Competenze da fare tremare i polsi! Ne convieni?

R) Si! Certamente. Soprattutto perché ho studi e conoscenze che mi permettono di apprezzare la difficoltà delle tematiche afferenti alle deleghe assegnatemi. Ma conto proprio sulle mie conoscenze e competenze professionali per dichiararmi sufficientemente pronto affrontare, con volontà e in pienezza di intenti, questi, per me, nuovi impegni politici.

D) Ti sei già fatta una prima idea dei problemi ai quali andrai incontro?

R) Una prima idea certamente, ma sicuramente non completa e tantomeno totale. So bene che un conto è la teoria, un conto è la pratica. Intendo dire che in politica ahimè si è usi affrontare i problemi man mano che essi emergono e ti vengono incontro. Senza programmarli, e soprattutto senza studiarli preventivamente. Mi sembra, cioè, che ci sia molta disattenzione sociale ai problemi della comunità e questa disattenzione trasferisce i suoi effetti negativi anche sulla politica. Esiste in sostanza molta approssimazione culturale, tecnica, sociale. E questo non è una buona cosa. Per esempio , se parliamo del centro storico…

D) NO,NO,NO: Il centro storico è uno dei temi principali che vorrei trattare rivolgendoti qualche domanda.

R) Sono pronto.

D) Nessuno sa quanti abitanti risiedono oggi nel centro storico. Nessuno sa quanti invece potrebbero essere gli abitanti che a regime potrebbero utilizzarlo se venissero abitati tutti i vani disponibili. Nessuno sa quante sono le antiche case crollate o fatte crollare, quante quelle pericolose e cadenti, quante quelle recentemente destinate a B&B , quante, ancora, quelle destinabili ad Albergo diffuso. Nessuno sa quale le sia la visione e le proposte del PSA sul nostro centro storico. E potremmo continuare a lungo. Nessuno si fa carico di Via Duomo che è vergognosamente chiusa da 15 anni! Nessuno ha voluto la passerella per i diversamente abili e per la spesa per coloro che abitano nel centro storico. Pochi coloro che conoscono la storia, i segreti, i misteri affascinanti di un luogo che ha avuto una vita intensa e felice. Il progetto per la Rivitalizzazione del centro storico giace inutilizzato nei cassetti del comune ……

R)NO, NO, NO. Questa volta lo dico io. Permettimi di ricordarti che la mia famiglia è una antica famiglia del centro storico. Tu stai quindi toccando quello che per me è non un luogo soltanto ma la storia della nostra città. Al centro storico, voglio dire, darò la mia massima attenzione cercando di recuperarlo non solo fisicamente, ma anche culturalmente.

Mi farò portare questo progetto, lo studierò e valuterò la sua fruibilità proprio per il fine della rivitalizzazione della zona più bella di Amantea, quella che affascina, anche da lontano, coloro che hanno la fortuna di transitare sulla SS18 o sul mare. Ho già in mente di bandire concorsi per scolari e studenti finalizzati alla conoscenza del nostro centro storico, e concorsi per giovani universitari che vogliano offrire alla città di Amantea le loro idee ed i loro progetti in un alveo di intensa e serena collaborazione.

D) Un opuscolo plurilingue con i percorsi che parli del centro storico?

R) E’ il minimo! Ma datemi qualche giorno per organizzarmi. Purtroppo l’ organico comunale è fortemente carente per cui dovrò servirmi di collaboratori e volontari esterni. A tal proposito mi permetto di chiederti di lanciare questo appello.

“Tutti coloro che sono interessati al recupero urbano e sociale del centro storico, si facciano avanti, mi contattino per vedere di formulare una proposta UNITARIA.

Attualmente il centro storico è soltanto una veduta, una cartolina di Amantea, ma di fatto, non è utilizzato in nessun modo salvo alcuni servizi privati.

Io sono a completa disposizione e attendo notizie a riguardo.

Grazie. Giuseppe Maria Vairo”

“Il tempo è un galantuomo, rimette a posto tutte le cose”. Così scriveva Voltaire.

Talvolta è così, ma non ci sembra davvero che sia sempre così!

Ieri pomeriggio alle 16.30 circa il consigliere Giuseppe Maria Vairo, primo dei non eletti nel consiglio comunale di Amantea della Lista Pizzino, dopo la pronuncia del consesso, chiamato dalla Presidente Ciccia Caterina, entra tra i banchi e prende posizione negli scranni della maggioranza.

Un sentito applauso lo accoglie.

Giuseppe è subentrato a Marcello Socievole che si era dimesso il giorno prima dopo il suo arresto per voto di scambio ed altro.

Una vicenda questa che ha creato viva preoccupazione nella giunta Pizzino alla quale è venuto meno anche l’assessore Rocco Giusto, dimessosi per un avviso di garanzia relativo alla vicenda di Maurizio Vadacchino.

Giuseppe Maria Vairo prendeva parola e contestava quanti avevano approfittato della vicenda del suo subentro per spargere fango su di lui con inaccettabile violenza politica.

Rivendicava la sua professionalità, la sua correttezza etica ed appunto ricordava che il tempo gli darà ragione.

A tanti, non solo a lui.

E così è sicuramente sarà.

Nemmeno pochi minuti dopo, infatti, giungeva la notizia che il Tribunale della Libertà aveva annullato l’ordinanza del GIP di Paola e che Marcello Socievole stava arrivando ad Amantea, a casa.

E similmente Franco La Rupa.

Ci stiamo chiedendo come sarebbe stato il coniglio comunale di ieri 3 agosto se la notizia della libertà di Socievole e La Rupa fosse giunta prima del consesso?.

E non solo!

Pubblicato in Cronaca
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