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Ma è sempre tempo di pace e di accordi.

Nessun politico amanteano ha ancora annunciato la sua formale candidatura alle prossime elezioni regionali.

Non sappiamo quale significato abbia questo ritardo.

Una cosa però ci sembra certa ed è quella che Amantea senza un valido numero di validi candidati perderebbe il suo antico ruolo e scomparirebbe, e non solo, nella politica regionale.

 

E’ vero che Amantea ci sembra sempre più isolata nel panorama politico regionale e tirrenico ma le mancate candidature amanteane sarebbero la dimostrazione del tombale fallimento della politica locale e del basso tirreno cosentino.

Vediamo solo piccoli segni di politica regionale.

Abbiamo sentito dire di incontri tra i probabili o possibili candidati amanteani alle prossime regionali con “altri uomini politici portatori di consensi elettorali”.

Questi incontri sono la dimostrazione che Amantea non ha più uomini politici rappresentativi.

E’ finito il tempo dei Pirillo e dei La Rupa.

Ed ancora più è finito il tempo dei partiti che riuscivano a concentrare voti sulle loro espressioni.

Quanto prima vi diremo chi sono i candidati alle regionali tra cui scegliere il proprio.

Una cosa però ci sembra importante ed è quella che gli amanteani non si “vendano” ai candidati di altri paesi, abbandonando la città al suo amaro destino.

Pubblicato in Politica

Riceviamo e pubblichiamo

La direzione nazionale approva le liste per le elezioni del 25 maggio. La terza preferenza dovrà andare per forza a una donna, pena la nullità del voto. Sfuma la possibilità di inserire una rappresentante dei Gd. Pina Picierno capolista

Una giornata di riunioni e lunghe trattative. Alla fine il dado è tratto: saranno tre i candidati calabresi nella lista del Pd – votata dalla direzione nazionale – alle prossime Europee. Ai parlamentari uscenti Pino Arlacchi (eletto nel 2009 nelle liste di Italia dei valori) e Mario Pirillo (vicino a Beppe Fioroni), si aggiunge il consigliere regionale Mario Maiolo. Lettiano, ma all'ultimo congresso schierato con i renziani, Maiolo è stato espressamente indicato al duo Renzi-Guerini dall'area politica vicina al segretario regionale Ernesto Magorno. Non ci sarà nessuna presenza femminile. In compenso la lista del Pd nella circoscrizione meridionale sarà guidata da Pina Picierno, deputata casertana e responsabile Legalità del partito. È sfumata la possibilità – ventilata nelle ultime ore – di inserire una rappresentante dei Giovani democratici.
Ufficializzati i nomi, adesso viene il difficile perché per conquistare un seggio nel Parlamento di Bruxelles sarà necessario non solo fare il pieno in Calabria ma anche trovare gli accordi giusti con i candidati “forti” - vedi Emiliano, Pittella (sulla concessione della deroga si attende ancora la decisione dei garanti), Cozzolino e Picierno – delle altre regioni. Alle Europee, come è noto, è possibile esprimere fino a un massimo di tre preferenze ma con una particolare attenzione alle presenze femminili.
Proprio stamattina, infatti, è arrivato il sì definitivo dell'Aula della Camera al disegno di legge sulle elezioni europee, che contiene fra l’altro il meccanismo delle quote rosa. Il testo è stato approvato a Montecitorio con 338 sì, 104 no e 29 astenuti (i deputati della Lega). Il ddl introduce le quote rosa nelle elezioni europee a partire dal 2019, con una misura transitoria per le elezioni di maggio 2014. Stabilisce che «nelle prime elezioni dei membri del Parlamento europeo spettanti all’Italia successive alla data di entrata in vigore della presente legge nel caso di tre preferenze espresse» queste «devono riguardare candidati di sesso diverso, pena l'annullamento della terza preferenza». Per le elezioni successive, dunque a partire dal 2019, si stabilisce che «all’atto della presentazione, in ciascuna lista i candidati dello stesso sesso non possono eccedere la metà, con arrotondamento all'unità. Nell’ordine di lista, i primi due candidati devono essere di sesso diverso».
Il primo parlare dopo l'ufficializzazione della candidatura è stato Arlacchi: «Spero che gli elettori calabresi valutino quello che ho fatto per il porto di Gioia Tauro, l'impegno per la valorizzazione del patrimonio archeologico della Calabria insieme al mio lavoro per rendere i fondi europei accessibili ai Comuni, bypassando la burocrazia regionale». Antonio Ricchio da il Corriere della calabria

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L’euro parlamentare amanteano emana un comunicato stampa nel quale dichiara la sua soddisfazione per il voto favorevole da parte della Commissione Ambiente del regolamento per i controlli ufficiali della catena alimentare a garanzia della salute dei consumatori.

Ecco il comunicato n 6 del 20 febbraio dell’euro parlamentare membro della commissione ambiente, sanità pubblica e sicurezza alimentare :

BRUXELLES, Giovedì 20 febbraio 2014 – Controlli ufficiali della catena agroalimentare. La Commissione Ambiente, nella giornata di oggi giovedì 20, ha approvato la proposta di regolamento. 25 voti a favore, 5 contrari e 1 astenuto.

Mi ritengo soddisfatto del voto di oggi. Diventa principio generale – ha commentato –la frequenza minima uniforme dei controlli per tutti i settori. Più trasparenza sull'attività delle autorità competenti e per la definizione delle tariffe, e maggiore indipendenza e imparzialità dei controlli. La crisi economica in cui versano la maggior parte degli Stati membri – prosegue l'eurodeputato – ha portato a ridurre il bilancio destinato ai controlli e non possiamo permettere che ciò diventi una pratica diffusa. Ai consumatori, dobbiamo dare certezza della sicurezza dei prodotti soprattutto di quelli alimentari. Con gli emendamenti votati abbiamo rafforzato e meglio definito – conclude – i controlli soprattutto nel settore della carne e dei prodotti di origine animale destinati al consumo umano.

Il voto definitivo spetta alla plenaria di aprile, dove mi auguro venga riconfermato il consenso al mio rapporto e dove cercherò – chiosa PIRILLO – di prevedere un esenzione, per le microimprese, dal pagamentodelle tariffe sui controlli.

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Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato.

Congresso regionale del Partito Democratico e nuovo governo per la Regione Calabria. PIRILLO sostiene la candidatura di Ernesto MAGORNO: con lui supereremo finalmente la fase commissariale e rilanceremo il Partito a livello regionale. Abbiamo bisogno di un PD che sappia guadare a 360 gradi sui territori, interpretando le esigenze di sviluppo tradite in questi anni di Governo SCOPELLITI.

È quanto ha dichiarato l’eurodeputato PD Mario PIRILLO intervenendo a Paola al dibattito pubblico sul futuro del PD calabrese a sostegno della candidatura di Ernesto MAGORNO in vista dell’importante giornata congressuale di DOMENICA 16.

Il primo passo da compiere – ha scandito PIRILLO – è la fine della gestione commissariale. Con la candidatura di MAGORNO – ha continuato – ci sono tutti i presupposti per rilanciare il partito a livello regionale e provinciale. Abbiamo bisogno di un partito che guardi a 360° su tutti i territori e che offra alternative credibili rispetto ad un governo regionale che, come è ormai evidente a tutti, sta facendo acqua da tutte le parti.

Un segretario come MAGORNO – ha concluso PIRILLO – per l’esperienza che egli ha maturato in questi anni può dare riscontri positivi alle attese del Pd e della Calabria.

Il Pd in Calabria non c’è – ha esordito MAGORNO. Ci sono alcuni territori, paesi e città come Paola dove c’è una sezione aperta e dove si lavora. Il Partito Democratico calabrese – ha affermato – non è mai nato. È commissariato sin dalla sua costituzione, in Calabria. Qui è arrivato un commissario, da professore e se ne è andato, alla fine, da deputato!

Dobbiamo trovare un modo per costruire il PD calabrese, soprattutto per fare in modo che questo nuovo partito sia il motore della prossima colazione del centro sinistra per battere SCOPELLITI. Questo è il compito che abbiamo.

È quello di fondare – è andato avanti il candidato renziano alla segretaria calabrese – un partito sui valori: quelli della solidarietà e dell’unità dei democratici calabresi. Credo che solidarietà e unità – ha continuato MAGORNO – siano i termini ed il metodo che dovranno accompagnarci nel futuro del Partito Democratico calabrese.

Anche da postazioni e posizioni diverse dobbiamo adesso ritrovarci insieme per iniziare, anche nella nostra Regione, un nuovo corso del partito e della Politica. PAOLA (Cs), Lunedì 10 febbraio 2014 –

Pubblicato in Cosenza

Ne parla l’europarlamentare calabrese Mario Pirillo

BRUXELLES, giovedì 6 febbraio 2014 – La messa in discussione dei valori dell'Unione europea è, per la prima volta, il contesto in cui ci si avvia alle prossime elezioni europee. Sarà il momento della verità, perché sono evidenti le ragioni del disincanto dei cittadini per il peggioramento delle condizioni di vita. Non regge più la politica di austerità a ogni costo, risposta prevalente alla crisi in zona euro.

Ha avuto molto coraggio il Presidente della Repubblica Giorgio NAPOLITANO, che nella giornata di mercoledì 5 febbraio ha incontrato la nostra delegazione parlamentare a Strasburgo, nel motivare e sottolineare quella che ad oggi rimane l'unica vera e forte autocritica sullo stato dell'Unione Europea, mai fatta da un Capo di Stato. Non vi sono precedenti o paralleli analoghi, per portata e contenuti.

Forza analoga al richiamo critico del nostro Presidente, sulla necessità di confrontarci, forse, con la peggiore crisi di credibilità e tenuta dell'Europa Unita almeno dal 1992 troviamo, per restare all’attualità, nel documento congiunto presentato dalla Confindustria francese e tedesca sul rilancio della politica industriale europea, pubblicato ieri sul quotidiano economico Il Sole 24 Ore.

In linea con un’esigenza sempre più marcata e sentita, a tutti i livelli, della popolazione europea, appare ormai evidente che il percorso tracciato da DELORS negli anni ’80 e ’90 ha, purtroppo, il fiato corto.

Occorre ripensare, cioè, all’intera struttura istituzionale. Serve mettere in conto, certamente, una ulteriore cessione di sovranità.

Ma bisogna pensare e passare per il modello confederale.

ABBIAMO BISOGNO DEGLI STATI UNITI D'EUROPA.

Solo così riusciremo a dare piena e legittima responsabilità al Consiglio ed al Parlamento, organi eletti dai cittadini e frenare, quindi, lo strapotere della Commissione.

Solo cosi si potrà rispondere, con efficacia, al montante populismo anti-europeista.

E solo cosi si potrà ridare voce ai cittadini, rendendoli partecipi delle decisioni.

Due, quindi, mi paiono le priorità in vista della prossima Presidenza italiana dell'UE: da una parte, il rilancio dell’industria e del manifatturiero; dall'altra, la revisione dei poteri della Commissione. Quest'ultima deve diventare una mera attuatrice della volontà politica espressa da Consiglio e Parlamento. Non può comandare e dettare l’agenda, così come accade oggi.

Pubblicato in Mondo

Non è che si abbia sempre il tempo ( e la testa) di avere o fare riflessioni su quanto ascoltiamo o vediamo .

Spesso, ci aiutano le fotografie, quelle che vediamo il giorno dopo od ancora più tardi, magari senza la cogitazione e la emozione del momento.

Ed è allora che noti quello che prima non avevi nemmeno visto.

Nell’ordine Marcello Socievole, Gianfranco Suriano, Sante Mazzei, Mario Pirillo, Tullio Lupi.

Ed a sinistra di Socievole c’era anche Giovanni Morelli che al momento dello scatto della foto stava salutando il pubblico.

Praticamente un parterre politico amanteano oggi frammentato e diviso, ma che è unito dalla musica. Forse od apparentemente.

Ed allora è venuta la riflessione .

Si può essere politicamente conflittuali, addirittura alternativi, almeno apparentemente, e poi uniti dalla musica o dalla Banda Mario Aloe?

Forse si, forse no!

O c’è qualcos’altro?

Forse il fatto che a Natale si è più buoni ( e morbidi) come i Panettoni?

O la sacralità del luogo che invita alla comunione di intenti?

O magari la origine politica di tutti i presenti( non vi fate deviare dalle posizioni attuali, pensate invece alle loro origini politiche. Praticamente …ex DC e comunque di Centro destra)?.

Ed allora la domanda cruciale.

Ma Amantea ne trarrebbe benefici se tutta la politica locale fosse tesa agli interessi veri di tutti gli amanteani e non delle sue parti?

Una domanda destinata a restare senza risposta.

A tutti comunque buon anno 2014.

Pubblicato in Cronaca

Amantea. Puntuale alle ore 16.00 nell’auditorium della Scuola Mameli è iniziato il congresso del PD.

A presiederlo una voce storica del PD tirrenico: Pietro Midaglia, una voce che in questa fase testimonia il ritorno dell’area renziana al congresso provinciale.

Non sono proposti né Pittella, né Civati.

La gara elettorale si svolge allora solo tra Cuperlo e Renzi.

Svolte le fasi preliminari iniziano le votazioni che si protraggono come da calendario fino alle 20.30 quasi puntuali(gli orologi non sono stati sincronizzati)ma senza alcuna benché minima osservazione e tantomeno contestazione, scanditi dal presidente Midaglia.

Subito dopo il celere scrutinio.

Ed ecco i risultati.

I votanti sono stati 236 contro i 286 delle votazioni del 30 ottobre. Sono mancati 50 voti . sembra che molti siano giovani.

La lista di Renzi ottiene 65 preferenze a fronte delle 86 della precedente consultazioni.

In sostanza la lista Renzi ottiene il 27,54 % dei voti espressi a fronte del 30,06 % delle elezioni del 30 ottobre. La lista pertanto perde il 2,54% dei consensi.

La lista Cuperlo ottiene 171 voti a fronte delle 1919 delle precedenti consultazioni.

In sostanza la lista Cuperlo ottiene il 72,45% dei voti espressi a fronte del 69,58% delle elezioni del 30 ottobre. La lista pertanto guadagna il 2,87% dei consensi.

In sostanza sono riconfermate le posizioni “storiche” . I renziani scendono di qualcosa il “loro” 30%, i cuperliani aumentano di qualcosa il loro 70%.

Quello che non è andato giù è la riconferma della denuncia da parte dei Democratici per Amantea del mancato rispetto dei principi di pluralismo e democraticità che conferma le baronie e le occupazioni militari volte al mantenimento dello status quo all’interno del partito

Nella situazione attuale e di previsione di Amantea, si impone l’urgente superamento di tali posizionamenti che impediscono quella unità di intenti e di azione che sola può permettere di aiutare i giovani amanteani, in particolari i tantissimi disoccupati, e di sollevare l’ economia di una città che sta per morire.

 

 

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A pochi giorni dall’insediamento a Segretario del Partito democratico di Guglielmo Epifani, l’europarlamentare calabrese del gruppo S&D-PD, Mario Pirillo, porge un in bocca al lupo al nuovo leader e spiega: “al momento abbiamo superato un periodo difficilissimo per il proseguo dello stesso partito, e sono sicuro che l’esperienza di Epifani fino al prossimo congresso non potrà che apportare benefici”.

L’eurodeputato torna poi sui passi falsi fatti dal Pd in relazione al Presidente della Repubblica e dice :” abbiamo messo in discussione il senso del nostro partito, abbiamo rischiato di far implodere definitivamente il Pd, sono stati commessi errori enormi anche con atteggiamenti individuali che non possono essere giustificati. Sia su Marini che su Prodi si doveva reggere, chi non sta bene con noi scelga altre strade. Come ho ripetuto in molte occasioni , tutto parte dall’Europa, e Letta dopo il suo insediamento, ha sapientemente deciso di incontrare il presidente Barroso”.

Pirillo torna poi sulla situazione in Calabria e conclude: “è ora che si faccia il congresso regionale per eleggere il nuovo segretario e che si ponga fine alla fase commissariale che si protrae da tempo perché gli iscritti ed i simpatizzanti del centrosinistra hanno bisogno di risposte concrete”.

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Non c’è stata certamente gioia nell’apprendere che la nostra terra era rappresentata solo da Jole Santelli ed Antonio Catricalà( come se poi essere nati in Calabria significasse automaticamente rappresentarla e sostenerne gli interessi, soddisfarne i bisogni)

Ma certamente c’è stata profonda amarezza nel leggere che solo il PDL e la Lista Monti avevano avuto almeno un sottosegretario.

Niente il PD! Niente i Democrat che non solo sono fortemente al Governo ma che hanno addirittura il Presidente del Consiglio.

E pensare che Bersani quando scese giù da noi aveva detto che avrebbe lui stesso rappresentato e difeso la nostra terra di Calabria.

Previgente il buon Sandro Principe che aveva dichiarato « Ci lamentavamo del governo Berlusconi-Bossi a trazione nordista. Ma mi pare che anche questo esecutivo non vada molto meglio dal punto di vista degli equilibri territoriali »

Amaro invece il commento di Mario Pirillo « Non auspicavo certo si ripetesse il copione della scorsa legislatura dove la Calabria venne liquidata con qualche sottosegretariato mentre la vicina Sicilia annoverava ben sette esponenti nel governo Berlusconi, tra ministri, viceministri e sottosegretari, oltre al presidente del Senato. Non vorrei apparire campanilista ma registro purtroppo lo stesso modus operandi: la Calabria è come se fosse una regione di serie B, sia con governi di destra che di larghe intese»

Ma si tratta di regione di serie B od anche, o piuttosto, di PD di serie B.

Un PD che aveva per motto “ Un’ Italia GIUSTA”

E’ forse questa la giustizia e la democrazia rappresentativa? Se è così occorre rivedere qualcosa, forse tanto.

Ed il congresso può, anzi deve, essere la giusta occasione:

D’altro canto forse non è un caso se il segretario Alfredo D'Attorre è un commissario.

E potremmo essere ancora più netti e forti!

A cominciare dalla voce di terribili “ Veti incrociati” che avrebbe reso inaccettabile qualsiasi non fosse stato avanzato e quindi dando senso alla estrema litigiosità del PD calabrese.

“Ed alla Calabria ?”. “Sempre a lamentarvi! Ma non avete già i terremoti: volete pure i politici locali?

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Ecco un esempio di politica positiva. Di politica che quantomeno è presente sul territorio per ascoltare, per vedere, per concorrere nelle scelte degli interventi. Parliamo della presenza in Amantea del consigliere regionale Carlo Guccione e dell’ex parlamentare Franco Laratta( il parlamentare PD più attento alla nostra cittadina ma rimasto fuori dal parlamento).

Un vento freddo che tagliava il viso non ha impedito a tutti i presenti di recarsi direttamente sulla statale 18 nel luogo della erosione per verificare de visu cosa fosse successo.

A camminare sul precipizio fronte mare c’erano Carlo Guccione e Franco Laratta, gli amministratori Michele Vadacchino, Sante Mazzei, Antonio Rubino, Vincenzo Pugliano, il segretario del circolo PD di Amantea Salvatore Pirillo, diversi albergatori( tra gli altri Demetrio Metallo, Gabriele Perri, Oscare Nicoletta ed altri), i giornalisti de Il Quotidiano e della Gazzetta del sud, la TV Esperia e numerosi ed attenti cittadini.

Al rientro in albergo l’immediato l’inizio della conferenza stampa. Al tavolo di presidenza il vicesindaco Vadacchino, Carlo Guccione, Franco Laratta e Vincenzo Pugliano.

Vadacchino ha ricordato quanto fatto dall’ente comune di Amantea per il problema della erosione ad iniziare dalla conferenza di servizio del 2010 e la delusione per la insufficiente attenzione da parte dell’ente regione

Laratta ha ricordato il forte rischio di isolamento del basso Tirreno Cosentino ed ha evidenziato come se non si affronta il problema con la dovuta perizia e tempestività si corrano rischi che resti la sola A3 a collegare il sud ed il nord. Laratta ha ricordato anche il prossimo giro d’Italia che transiterà sulla Statale ed il rischio che una mareggiata lo blocchi. Poi l’ex onorevole del PD ha richiamato le tante e gravi responsabilità in capo a questa vicenda e posto l’accento sugli elementi della perizia tecnica che addossano al vicino porto la responsabilità del depauperamento della costa a sud.

Anche Laratta è rimasto impressionato dalla foto di dieci anni fa che mostra una spiaggia di alcune centinaia di metri letteralmente scomparsa

E’ seguito l’atteso intervento di Guccione che ha ringraziato i presenti( ed in particolare Vadacchino e Salvatore Pirillo) e ricordato anche la email inviata dall’europarlamentare Mario Pirillo che lo ha ringraziato per la forte attenzione posta al problema della SS18. Di seguito Guccione richiamata la sua interrogazione a risposta urgente sulla problematica ( che sarà discussa nei prossimi giorni in Consiglio regionale), ha ricordato la carente rimessa di fondi nazionali verso la Calabria, e si è impegnato per trovare una soluzione definitiva ad un problema che per la sua gravità deve trovare risposta immediata e definitiva.

Dai presenti numerosi interventi ai quali hanno risposto Guccione e Laratta

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