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prefettoAncora nessuna nomina prefettizia per il comune di Amantea, nel 2017 la nomina era arrivata in maniera celere, in un paio di giorni, adesso la prefettura di Cosenza nella persona del neo nominato prefetto dott.ssa Cinzia Guercio non ha ancora dato atto alla nomina del commissario prefettizio.

Il commissario prefettizio sostituirà il sindaco, la giunta ed il consiglio.

Sarà sicuramente nominato anche un sub commissario prefettizio.

Stante la gravità della situazione del Comune di Amantea, sia sotto il profilo finanziario, che quello amministrativo il Prefetto dott.ssa Guercio dovrà nominare i migliori dirigenti della Prefettura ai quali spetta un intenso ed impegnativo lavoro.

Amantea ha bisogno di correttezza amministrativa , di efficienza e di giustizia, in una città che sta letteralmente morendo.

Pubblicato in Politica

Con una lettera al Prefetto di Cosenza, Paola Galeone, il gruppo consiliare “Il Futuro che vogliamo” ed il movimento popolare “Fuscaldo è Noi” chiedono interventi urgenti

 

 

 

 

Fuscaldo. Una lettera indirizzata al Prefetto per “rendere noto il grado di inquietudine sociale e di disagio manifestatoci insistentemente dai nostri concittadini di Fuscaldo in relazione alle critiche condizioni igienico sanitarie di alcune aree del territorio dovute alle tempistiche, non attualmente rispettate, del servizio raccolta rifiuti solidi urbani”.

A scrivere sono il gruppo consiliare “Il Futuro che vogliamo” ed il movimento popolare “Fuscaldo è Noi”: “Tale problema assume, puntualmente, dimensioni ingestibili durante la stagione estiva a causa del notevole afflusso di turisti che da sempre individua la nostra località come meta delle proprie vacanze e crea innumerevoli disagi ai residenti e non”.

“Il nostro ruolo di Consiglieri comunali di minoranza di questo Comune – scrivono – ci impone di richiamare la Sua attenzione su quanto sta accadendo nel territorio di Fuscaldo.

La città sta vivendo un clima di malcontento preoccupante dovuto all’incuria, al disordine ed allo stato di abbandono in cui sono state relegate diverse zone.

Non passa giorno che non ci contattino per denunciare una profonda sensazione di difficoltà.

A riprova del malessere registrato dai cittadini a causa delle pessime condizioni igienico-sanitarie in cui si trovano a vivere in questo periodo, basterebbe leggere la stampa locale o i social network per apprendere la gravità delle lamentele e delle legittime proteste”.

“Cumuli di immondizia a bordo delle strade periferiche e, nostro malgrado, anche delle strade principali e più trafficate, odori nauseabondi e percolati che fuoriescono dai sacchi depositati incivilmente/incautamente dappertutto, gestione inefficiente da parte dell’azienda che eroga il servizio RSU, sono alcuni dei problemi più vistosi che caratterizzano lo stato in cui versa la nostra, ormai è giusto dire “un tempo”, ridente cittadina tirrenica”.

“Si aggiunga a quanto appena evidenziato, a titolo informativo, che i dipendenti dell’azienda che eroga il servizio RSU si trovano a lavorare in condizioni precarie: mancata erogazione di diverse mensilità, automezzi non idonei, stesso numero di dipendenti nel mese di Agosto quando la popolazione fuscaldese raddoppia e quando le attività commerciali, in particolar modo quelle ristorative, avvertono la necessità di un incremento del servizio al fine di evitare di far stazionare presso le proprie strutture ingenti quantità di frazione organica del rifiuto solido urbano (“rifiuto umido”).

In sintesi, attualmente, la raccolta calendarizzata dei rifiuti non riesce ad essere garantita e, come succede da diverse settimane, tante sono le zone non servite!

Siamo da sempre vicini alla nostra popolazione e cerchiamo di rappresentare il mandato conferitoci dagli elettori con abnegazione e serietà, sforzandoci di rappresentare le istituzioni con decoro e nell’interesse esclusivo della collettività.

Per tale ragione non siamo mai sfuggiti alle nostre responsabilità: non siamo al governo locale, ma sentiamo il dovere di dare risposte concrete e di proporre soluzioni”.

“L’intera minoranza consiliare ha innumerevoli volte denunciato quanto sopra descritto attraverso gli strumenti che la legge mette a disposizione dei Consiglieri comunali, ma le svariate richieste, le ripetute interrogazioni consiliari, gli incontri pubblici, i comizi, ed i puntuali interventi in Consiglio comunale sono stati, come di consueto, inascoltati e non compresi da una Amministrazione comunale con evidenti difficoltà a gestire situazioni di rilevante preoccupazione. E mentre da un lato si ignorano tali problemi, di portata sempre maggiore ed allarmante, dall’altro la pazienza dei cittadini ha superato ogni limite consentito provocando un disagio generalizzato di cui ci facciamo interpreti chiedendo il Suo autorevole intervento presso le Istituzioni dello Stato quale massimo responsabile dell’ordine pubblico del nostro territorio, al fine di arginare l’attuale situazione che potrebbe assumere connotati difficili da controllare”.

“Sig. Prefetto – conclude la missiva – siamo certi che anche ad Ella stanno a cuore i cittadini di Fuscaldo, e con essi i proprietari delle attività commerciali e di coloro che a Fuscaldo hanno deciso di trascorre le proprie vacanze ed è per questo che nell’Istituzione che Ella rappresenta noi riponiamo cotanta fiducia e credibilità a favore di questa nostra comunità in evidente crisi di rappresentanza. Voglia accogliere i nostri sentimenti di più alta considerazione”.

Rifiuti"ordinari"

Quel che resta della sagra delle alici?

Pubblicato in Paola

Il Prefetto di Cosenza, Paola Galeone, ha convocato per oggi in Prefettura un tavolo di lavoro che mira alla tutela dell’occupazione degli operatori termali delle terme di Guardia Piemontese ed Acquappesa.

Ma sulla vicenda interviene anche il vescovo della diocesi, San Marco Argentano Scalea, monsignor Leonardo Bonanno

 

 

 

 

Non è più una sorpresa che la Chiesa in Calabria intervenga su simili problemi sia per sollecitare la politica alla quale così sembra indicare la giusta, sia per dire la propria.

Ecco cosa ha detto il presule:

«Le Terme Luigiane, ricadenti nel territorio dei Comuni di Acquappesa e Guardia Piemontese, sono rinomate tanto da concorrere con le più note stazioni termali d’Italia, soprattutto per le peculiari caratteristiche delle acque.

Ancora una volta quest’anno, purtroppo siamo nel vivo della crisi dell’attività lavorativa alle Terme per cui, dinanzi alla paventata chiusura degli stabilimenti, desidero unire la mia voce, in nome della Chiesa diocesana di San Marco Argentano - Scalea, perché le parti interessate trovino le adeguate soluzioni superando i particolarismi, come già avvenuto in passato.

Confido nella buona riuscita della iniziativa del rappresentante del Governo, insieme con l’impegno del Governatore della Calabria e del suo delegato per questa vertenza l’On. Giuseppe Aieta, consigliere regionale che ben conosce la problematica, risiedendo nello stesso comprensorio del Tirreno cosentino; dei due sindaci interessati, dei rappresentanti della Società Sateca, che ha la gestione degli impianti termali, e dei rappresentanti degli stessi lavoratori.

Nessuno comprenderebbe come sia possibile che in una regione come la nostra, provata da atavici problemi sociali, si possa verificare la chiusura di uno stabilimento termale di eccellenza, collocato in una località ad alta vocazione turistica, a servizio di migliaia di fruitori provenienti dalle diverse regioni italiane, attratti dal riconosciuto beneficio delle acque, che rappresentano un dono naturale per la nostra terra».

Un chiaro e forte messaggio

Pubblicato in Alto Tirreno

Riceviamo e pubblichiamo

Longobardi– "Il maltempo, di questi giorni, sta mettendo in luce la fragilità dei nostri territori, a causa di amministratori che non ne garantiscono la manutenzione e non investono sulla prevenzione.

Sono anni che chiediamo, invano, al sindaco di Longobardi, il programma di priorità degli interventi sul nostro territorio".

E’ quanto affermano i consiglieri di opposizione del comune di Longobardi Francesco Cicerelli e Nicola Bruno.

"Chiunque –prosegue il capogruppo di minoranza Nicola Bruno- si rende conto che viviamo in un paese abbandonato, degradato, senza manutenzione di cunette, corsi d'acqua e griglie.

Dopo l'interrogazione del 15 novembre 2017, abbiamo sollecitato una risposta, con interpellanza del primo ottobre scorso.

Ma, ancora, oggi, questa amministrazione continua a fare orecchie da mercante e anzichè investire in prevenzione, preferisce, all'occorrenza, com'è già avvenuto in passato, agire in urgenza, con notevoli costi per la collettività.

Beninteso, siamo consapevoli che gli enti locali non hanno soldi ma il sindaco Mannarino, quale autorità comunale di protezione civile, anzichè fare manutenzione del territorio, preferisce spendere euro 4.367,60, come si evince dalle determinazioni nn° 85, 86 e 94/2018, per sistemare un ulivo davanti al municipio".

Di qui "la nostra preoccupazione".

E poichè "l'inverno è alle porte e l'allarme non cessa, vista l'inerzia dell'amministrazione comunale, abbiamo chiesto l'intervento del Prefetto".

Pubblicato in Longobardi

L’estate è ormai finita ed è tempo di scelte politiche

La gente ancora oggi si sta ponendo insistentemente la domanda “Cade, non cade?”. Ovviamente riferita alla giunta.

 

 

 

Un amministratore mi ha assicurato la sopravvivenza della giunta Pizzino( &c) per tutti i 5 anni del mandato elettorale.

“Ma come può durare qualcosa che non fa quasi niente?” ha chiesto un amico presente.

A tal punto gli ho ricordato l’effetto della bicicletta con la quale “già andando pianissimo si innesca l’effetto giroscopico delle ruote, ossia inizia quella capacità dinamica di un corpo di rimanere sul proprio asse quando inizia a girare su se stesso”

Si! Se le ruote girano velocemente la giunta rimane in piedi ed arriva anche prima.

Ma resta in piedi anche andando piano, soprattutto se la strada possa diventare una discesa come sembra potrebbe avvenire se viene approvato il bilancio consolidato.

Ovviamente resta la possibilità di una foratura, evento che può sempre verificarsi.

E se cade il primo, rischiano di cadere tutti gli altri.

E qualche foratura è già avvenuta.

Più di una.

Senza offesa per nessuno, le ricordiamo.

Un consigliere è stato posto gli arresti e si è immediatamente ed elegantemente dimesso. Intimamente pensiamo che alla fine sarà assolto non sembrando sussistere alcun elemento atto ad una pronuncia sfavorevole nei suoi confronti.

Un assessore trascinato in un giudizio, ora giunto in cassazione, si è anche lui immediatamente ed elegantemente dimesso ed immediatamente è stato sostituito in giunta.

Un altro, infine, è stato posto ai domiciliari ed il sindaco gli ha revocato l’ incarico di assessore.

Ma non è stato sostituito nella giunta che ancora oggi manca di un elemento.

Una assenza non compresa. Da nessuno. Né dagli elettori, né dalla opposizione, e nemmeno da chi nella maggioranza aspetta una opportunità politica.

Tanto più dopo la recente pronuncia del Tdl che, sembra- ci dicono fonti qualificate-, abbia sollecitato l’interesse del nuovo Prefetto.

Che cosa significa non è dato sapere ma sembra che un suo intervento possa essere solutivo anche per la sopravvivenza della Giunta Pizzino inducendo l’atteso rimpasto.

Non chiedeteci chi sostituirà Emma Pati .

Le indicazioni sono diverse.

Una parla di Caterina Ciccia che poi sarebbe sostituita nella carca di presidente del consiglio da Enzo Giacco…...

L’altra ………. Ne parliamo dopo la festa di San Francesco.

Pubblicato in Politica

Ecco cosa scrive un nostro utente:.

“Ci risiamo.

Come accade ogni tot di anni, l'amministrazione comunale sta per cambiare i sensi di marcia in alcune vie.

Nello specifico: via Dogana, dall'incrocio di via Baldacchini fino a dopo la farmacia sarà a senso unico.

A parte l'analisi completa ed approfondita, una situazione pericolosa salta all'occhio e va portata all'attenzione chi ha partorito questa scelta: tutti coloro che abitano dalla zone in questione e fino a tutta la parte sud di Amantea, per muoversi verso via Margherita, dovranno andare o dalla s.s.18 (immaginate anche d'estate) oppure intasare via Bologna fino allo stop su via Baldacchini (sfido a passare con celerità).

Anche furgoni o camion.

Tutto questo poi per quale motivo?

Forse per gli intasamenti frequenti lungo il tratto in questione?

E' così difficile ad Amantea far rispettare il codice della strada e sanzionare chi parcheggia male?”

La domanda che però occorre porsi, ci perdoni il nostro amico, è un’altra.

Il parcheggio è un diritto?

Se lo fosse, sarebbe un diritto sia a destra che a sinistra. Vero?

Ed ancora, il parcheggio è un diritto perpetuo, cioè di durata perpetua, 24 ore sui 24, 365 giorni all’anno?

O piuttosto il parcheggio deve essere limitato nel tempo per evitare che sia una espropriazione di suolo pubblico all’uso pubblico?

Sul tema sarebbe necessaria qualche approfondita riflessione !

O piuttosto il parcheggio è subordinato a qualcosa di più importante?

E quale sarebbe la cosa più importante se non il transito per raggiungere posti diversi dalla propria abitazione verso i servizi pubblici, innanzitutto, quali il Municipio, il Poliambulatorio, le poste, la stazione ferroviaria, od i servizi privati diffusi come le banche, le farmacie ed i supermercati.

Ed ancora, che fine ha fatto l’articolo 18 della legge 765 del 1967 che ha dopo l’art 41 della legge 17 agosto 1942, n. 1150, ha aggiunto l’ art. 41-sexies il quale dispone che: "Nelle nuove costruzioni ed anche nelle aree di pertinenza delle costruzioni stesse, debbono essere riservati appositi spazi per parcheggi in misura non inferiore ad un metro quadrato per ogni venti metri cubi di costruzione"( praticamente ogni 100 mq di appartamento erano imposti 15 mq di parcheggio) .

E dove sono i 2,50 di parcheggio disposti per ogni abitante dal DM 4.4.1968 n 1444?.

Alla luce di quanto precede prima di procedere alla adozione di una ordinanza lesiva del diritto al libero transito sembra si debba perlomeno attendere a verificare la sussistenza dei requisiti richiamati esponendoli pubblicamente ed ancora accertare il traffico incidente sulla detta strada.

Ovviamente dovranno essere esposte le contravvenzioni rilevate anno per anno nel tratto in questione, come, rileva il nostro acuto lettore.

Perché mai infatti solo adesso si pensa di fare un senso unico quando la strade esiste da quasi 80 anni?

Chiederemo al Prefetto ed al ministero dei trasporti di accertare il diritto del comune ad adottare questa ed altre ordinanze ed autorizzazioni!

Leggiamo che il prefetto di Cosenza “in considerazione degli elementi di conoscenza che fanno ritenere quale possibile causa del fenomeno di inquinamento delle acque marine lo svuotamento abusivo degli autospurgo nelle ore notturne, al termine di una Riunione Tecnica di Coordinamento delle Forze dell’Ordine, al quale hanno preso parte anche le Capitanerie di Porto di Corigliano Calabro e di Vibo Valentia, ha adottato una ordinanza di divieto di circolazione, su tutto il territorio della provincia, per i veicoli adibiti allo spurgo di pozzi neri o condotti fognari, nel periodo compreso tra il 10 luglio e il 15 settembre 2017, dalle ore 22.00 alle ore 6.00. Tanto in considerazione della circostanza che l’aumento considerevole della presenza turistica nelle zone costiere, unitamente alla eventuale non fruibilità del litorale marino, qualora inquinato, potrebbero dar luogo a manifestazioni di protesta con conseguenti turbative dell’ordine pubblico”.

Ma si può emanare una ordinanza sulla base di un “ritenuto possibile”?

Ed ancora, si può emanare una ordinanza sulla base della eventualità di turbative dell’ordine pubblico indotte dalla non fruibilità del litorale marino, qualora inquinato?

Ma davvero si suppone che la fogna immessa di notte nelle acque fluviali sia avvertibile all’indomani sulle spiagge a sud della foce?

Ma come si fa a distinguere la fogna immessa dagli auto spurgo da quella immessa dai pozzi neri e dalle reti dei comuni non muniti di depuratori e con depuratori non funzionanti?

Ma scherziamo?

Non è piuttosto un “dagli agli untori” di manzoniana memoria?

E poi perché signor Prefetto non dispone ben più rigidi controlli sugli autospurgo- sia di giorno che di notte- da parte delle Forze dell’ordine ?

O meglio ancora perché non si impone un controllo satellitare degli auto spurgo che girano per la nostra provincia, così da sapere in ogni istante dove sono?

Con tutto il rispetto Eccellenza ma se queste ordinanze fossero o fossero state efficaci come mai il mare sarebbe ancora e sempre inquinato?

Pubblicato in Cosenza

E’ una lotta disperata quella per tutelare la pulizia delle acque marine.

 

Una lotta disperata se si arriva a vietare la circolazione degli autospurgo nelle ore notturne partendo da presupposto che di notte ognuno può fare ciò che vuole.

Per esempio avvicinarsi alla spiaggia e scaricare a fogna direttamente nelle acque marine.

O peggio ancora avvicinarsi ad un fiume o torrente e scaricare la fogna nelle sue acque.

 

Un comportamento che usano in tanti senza che mai nessuno, ripeti nessuno veda nulla e sporga la relativa denuncia.

Ha cominciato il Prefetto di Vibo Valentia, Guido Nicolò Longo, ha adottato un’ordinanza di divieto di circolazione dei veicoli adibiti allo spurgo di pozzi neri e condotte fognarie in ore serali e notturne.

 

Il provvedimento si è reso necessario a seguito della constatazione, nell’ambito del confronto interistituzionale avviato sul tema, che una delle possibili cause del fenomeno dell’inquinamento delle acque marine - che ha dato spunto anche per iniziative di movimenti spontanei di cittadini a denuncia del medesimo - potrebbe essere rappresentata dall’illecito svuotamento degli autospurgo in campo aperto nelle ore serali e notturne.

 

Al fine di prevenire e contrastare tali eventualità, è stato quindi disposto il divieto di circolazione, nell’ambito della provincia di Vibo Valentia, ai veicoli adibiti allo spurgo di pozzi neri o condotte fognarie dalle 19.30 alle ore 6 nel periodo compreso tra il 10 maggio ed il 30 settembre 2017.

Il provvedimento è stato trasmesso, oltre che alla Procura della Repubblica di Vibo Valentia, alle Forze di Polizia, ai Corpi di Polizia Municipale e agli Enti proprietari delle strade perché ne venga assicurata la scrupolosa applicazione

Si potrebbe fare molto altro, ma occorrerebbe un miracolo di intelligenza!

Ecco la riflessione del Segretario del PD Amantea Enzo Giacco in merito alla lettera inviata dalla Sindaca di Amantea Monica Sabatino al Prefetto con cui si chiede “di evitare l'apertura di nuovi centri di accoglienza destinati ai migranti” :

“In seguito al Decreto 10 agosto 2016 del Ministro dell’Interno mi sarei aspettato da parte della Sindaca di Amantea la presentazione della domanda per l’accesso al Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (c.d. Sprar).

Ciò anche in considerazione della strategia definita dall’ANCI che vuole proprio i Sindaci veri protagonisti del nuovo sistema di accoglienza diffusa sul territorio e che punta all’integrazione dei rifugiati e dei richiedenti asilo nelle comunità locali, accompagnandoli nell’inserimento.

Invece, la dott.ssa Monica Sabatino scrive al Prefetto una lettera per chiedere “di evitare l'apertura di nuovi centri di accoglienza destinati ai migranti” che condizionerebbero la sicurezza, l’ordine e la tranquillità della città.

Personalmente ritengo che il tema oggi sia l’evoluzione della politica di accoglienza, e non una sua regressione verso la chiusura.

E’ compito di un Primo cittadino dare risposte al bisogno di tranquillità della gente; ma è ingiusto attribuire il senso di insicurezza alla presenza dei migranti.

Non si è spesa una parola sui gravi fatti intimidatori avvenuti nell’ultimo anno.

Mi sorprende che si ritenga di affrontare il problema “microcriminalità” sbarrando le porte dell’accoglienza.

Stupisce anche l’uso di certe argomentazioni, lontane dalla nostra sensibilità comunitaria che ha sempre fatto dell’accoglienza un valore.

Penso che affermazioni di questo tipo rischino di condizionare, in maniera sbagliata, l’atteggiamento della gente nei confronti di chi fugge da situazioni di profonda difficoltà.

Mi auguro che la Sindaca riveda la propria posizione in merito.

Amantea, 15 novembre 2016                        Enzo Giacco”

Nessun’altra riflessione della politica amanteana che resta silenziosa se non assente. E non è strano!

Pubblicato in Primo Piano

Dopo alcuni momenti burrascosi, la Zingari 59 oggi fa scuola e viene copiata confermando la natura ed il carattere di città ospitale di Amantea.

  

Un nuovo progetto di assistenza prende il via nella cittadina tirrenica

Accoglienza come opportunità per lo sviluppo locale e dimostrazione di possibile integrazione.

 

Ha preso il via un progetto di assistenza di minori provenienti dall’Africa e dall’Asia.

A seguirlo una associazione che fa capo a Ianni Palarchio , giovane originario di Serra di Aiello che ha trovato nella nostra cittadina quanto cercato e voluto.

 

Non si esclude che il progetto sia addirittura presentato, come avviene in tanti altri comuni calabresi che si vantano di cogliere occasioni similari, che potranno dare benefici in termini di lavoro e di crescita sociale, alla comunità su impulso della amministrazione comunale che in tal modo potrà smentire il richiamo del sig Prefetto, la cui presenza è stata annunciata proprio stamani nella città.

 

La sede del nuovo servizio ai migranti è in Via Po in località Santa Maria

Al momento ci sono una quindicina di minori.

Pubblicato in Cronaca
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