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Redazione TirrenoNews

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Riceviamo e pubblichiamo la nota di M5S . Eccola

“Al Sindaco di Amantea Sig.Francesco Tonnara

Oggetto: Proposta di adozione del “sistema” gratuito di e-government “DECORO URBANO”

Il decoro di un paese a vocazione turistica come Amantea dipende dalla responsabilità e civiltà di chi ci vive e dei turisti che vi trascorrono le vacanze, ma soprattutto dall'impegno delle Autorità preposte.

Crediamo sia giunto il momento di rivolgere maggiore attenzione ai problemi piccoli e grandi che compromettono il decoro e la vivibilità della nostra città, e crediamo che i cittadini, messi nella condizione di poter collaborare facilmente con la Pubblica Amministrazione, possano e vogliano dare un valido contributo e supporto all'individuazione delle aree e problematiche su cui intervenire, facilitando la PA nell'acquisizione degli elementi per definire le priorità di intervento dei diversi dipartimenti comunali responsabili.

Una possibile soluzione per coinvolgere direttamente i cittadini è quella di utilizzare un canale diretto con la Pubblica Amministrazione sotto forma di un social network già esistente ed operante con successo in molti Comuni d'Italia.

Il M5S Amantea ha analizzato e testato i due migliori software esistenti sul mercato (E-part e Decoro Urbano): sono entrambi molto validi, con alcune differenze operative: riteniamo, a valle dell'analisi e dei test, che allo stato attuale

Decoro Urbano abbia alcune caratteristiche che lo rendono più facilmente accettabile dai cittadini e utilizzabile dalla PA, come ad esempio:

• facilità d'uso nelle segnalazioni e interfaccia grafica "user friendly"

• possibilità dei diversi dipartimenti del Comune di accedere alle segnalazioni di loro pertinenza senza passare da un sistema centralizzato

In quest'ottica suggeriamo alla S.V. di utilizzare pertanto l'applicazione Decorourbano.org che risulta essere gratuita sia per i cittadini che per la Pubblica Amministrazione, essendo un'applicazione open source e open data (i cittadini vi accedono tramite applicazioni disponibili gratuitamente per gli smartphone) utilizzata da oltre 80 Comuni in Italia, incluso Roma.

Funziona in maniera molto semplice: il cittadino, vedendo qualcosa che necessita di intervento in città, fotografa direttamente con lo smartphone o il proprio tablet, e invia la segnalazione tramite un sistema automatizzato. Occorre solo essere registrati al sito www.decorourbano.org.

Attualmente si possono inviare segnalazioni su:

• rifiuti,

• dissesto stradale,

• zone verdi,

• vandalismo,

• incuria,

• segnaletica

• affissioni abusive.

Prossimamente sarà possibile fare segnalazioni anche su randagismo, barriere architettoniche e inquinamento acustico. Verranno così coperte tutte le tipologie di problematiche urbane.

La segnalazione, dopo una veloce moderazione, verrà pubblicata sul sito Decoro Urbano e rappresentata su una mappa del territorio.

Il Comune, dopo aver aderito, potrà accedere ad un suo pannello di controllo e potrà comunicare lo status della segnalazione, che sarà visualizzata come "in attesa", "in carico" e "risolta", e il cittadino potrà essere informato, sempre tramite il sistema, dell'avvenuta risoluzione del problema.

Ogni Comune che aderisce gratuitamente al servizio avrà la sua pagina, l'applicazione smartphone personalizzata, l'accesso amministratore con pannello di controllo per gestire le segnalazioni e avrà materiale divulgativo come poster, flyer e banner web.

I possessori di smartphone potranno ricercare tra le App "We Du" per aderire al network e cominciare da subito a fare la propria segnalazione.

Il meccanismo studiato crea un circolo virtuoso, si autoalimenta e, oltre a facilitare gli interventi gestendo le segnalazioni in modo informatizzato, ha un impatto positivo anche sull'educazione civica, responsabilizzando i cittadini. Risultano attivi progetti simili in Nord Europa, Stati Uniti, Australia, India e Giappone con risultati di tutto rispetto e molti Comuni italiani hanno già aderito specialmente in Calabria.

Al fine di consentire il raggiungimento di questo significativo obiettivo, noi del MoVimento 5 Stelle Amantea mettiamo a disposizione dell’Amministrazione, a titolo gratuito, le nostre competenze e risorse per facilitare l’adesione del Comune di Amantea al servizio “Decoro Urbano” ed indichiamo il numero 346.2305346 quale recapito telefonico da contattare per approfittare di questa invitante opportunità.

Certi della sua personale collaborazione e in attesa del vostro sollecito riscontro, cordialmente salutiamo. Amantea, lì 03/07/2013 Movimento 5 Stelle Amantea”

NdR Qualcuno è andato mai nel bagno del locale mercato agricolo di cui mostriamo la foto? E’ così da anni!!! Ma davvero M5S crede che basti segnalare e quindi vedere per risolvere i problemi?

Leggiamo sui blog il seguente articolo :” Turisti già sotto l’ombrellone, ma la Calabria non si smentisce”.

Poi il giornalista scrive: “Già dalla scorsa estate numerosi turisti lamentavano a Cassano allo Jonio la presenza di una scia schiumosa che puntualmente, a mezzogiorno, compariva in mare tra i bagnati increduli. Il fenomeno monitorato da Arpacal e Capitaneria di Porto, a seguito delle segnalazioni dei bagnanti preoccupati dalla presenza dell’anomalo liquame, nonostante i lavori di bonifica effettuati negli ultimi mesi si sta nuovamente verificando sul litorale sibarita.

Sempre allo stesso orario i vacanzieri segnalano che da sud, ovvero dall’area in cui sfociano il fiume Crati e il canale Stombi, appare una inquietante cortina di melma color marrone che affiora tra le acque.

L’Arpacal su segnalazione della Capitaneria di Porto di Corigliano avrebbe già provveduto a prelevare campioni ed analizzare la schiuma e le acque della costa cassanese.

Dai rilievi dell’anno passato era emerso che il liquame non sarebbe nocivo per la salute, non essendo presente nella propria composizione chimica alcun tipo di inquinante al di sopra dei valori previsti dalla legge.”

Poi il giornalista riporta che “ Gli episodi sarebbero infatti da attribuire a fattori naturali: le correnti del Crati e dello Stombi hanno una forza maggiore delle correnti marine ed incontrandosi causerebbero la formazione della famigerata schiuma. La problematica sarebbe quindi da ricercare negli impianti di depurazione e nella portata dei canali. Nei flussi d’acqua che riversano in mare sono presenti diversi detriti che accumulandosi sui fondali marini durante la stagione invernale riaffiorano con l’arrivo dei bagnanti che immergendosi in acqua riporterebbero gli accumuli melmosi a galla”

Una risata è d’obbligo! Una amara risata!

La schiuma quindi nascerebbe dall’incontro delle correnti!

Questo incontro avviene per ogni fiume e per ogni torrente: se fosse vero allora dovremmo avere la schiuma sempre , in ogni giorno dell’anno, in ogni momento della giornata: ebbene sappiamo che non è così: allora non resta che pensare male e ridere amaramente.

E poi la schiuma deriverebbe dagli accumuli melmosi che risalgono a galla perché sollecitati dai piedi dei bagnanti.

Anche qui una risata è d’obbligo! Una risata amara!

Insomma basta evitare i bagnanti ed anche che i bagnanti tocchino il fondo e non avremo più la schiuma??!!

Ma allora perchè la schiuma c’è anche d’inverno?

La Direzione Investigativa Antimafia di Catanzaro ha confiscato beni mobili ed immobili, per circa otto milioni di euro, riconducibili al cinquantottenne Carlo Sama' imprenditore amanteano, attivo nel settore della raccolta dei rifiuti, condannato in via definitiva per associazione a delinquere di stampo mafioso nell'ambito dell'operazione "Nepetia".

In particolare, il provvedimento riguarda:

-compendio aziendale della "Sama' Carlo srl", con sede in Amantea (CS);

-compendio aziendale della "Servizi Ambientali srl", con sede in Amantea (CS);

-Quote sociali e compendio aziendale della "Amagestioni srl", con sede in Amantea (CS);

-Quote sociali e compendio aziendale della "Amambiente srl", con sede in Amantea (CS);

-Quote sociali e compendio aziendale della "Tirreno Servizi srl", con sede in Amantea (CS);

-Quote sociali della "Ecosud srl" con sede in Fuscaldo (CS);

-nonche' decine di beni immobili (tra i quali spicca una quota di palazzo baronale amanteano del 1700), mobili registrati, mezzi industriali e svariati rapporti finanziari. (Roma, 5 lug AGI)

Carlo Samà fu coinvolto nell’operazione “Nepetia” contro le cosche del cosentino. Nel corso delle verifiche è anche emerso che l’imprenditore, nel 2007, ottenne un prestito di 900 mila euro da un istituto di credito attraverso il quale effettuava attività per l’acquisto di titoli o di quote societarie.

“I particolari delle indagini sono state illustrate stamane dal Procuratore della Repubblica di Catanzaro, Vincenzo Antonio Lombardo, dal capo sezione della Dia del capoluogo calabrese, Antonino Cannarella, e dal suo vice, Ten.Col. Michele Conte. ''Il tribunale di Cosenza - ha detto Lombardo - a tempo di record, con decreto camerale, ha emesso il provvedimento di sequestro. Quello di Sama' e' un modello di imprenditoria del quale la Calabria non ha bisogno. E' emerso, infatti, un circuito perverso tra criminalita' ed economia mentre la Calabria ha bisogno di ben altro''. Durante le indagini e' emerso anche che Carlo Sama', nel 2007, ha ottenuto un prestito di 900 mila euro da un istituto di credito attraverso il quale effettuava ''attivita' speculative - hanno reso noto gli investigatori - attraverso l'acquisto di titoli o di quote societarie''. Cannarella ha evidenziato che ''ancora una volta emerge che la 'ndrangheta punta al lucro e quindi e' la ricchezza che bisogna colpire. La Procura distrettuale di Catanzaro sta dando ormai da tempo un grosso impulso alle indagini sui patrimoni illeciti ed il Procuratore Lombardo e' impegnato in maniera incisiva su questo fronte''. Il Ten.Col. Conte ha ricordato come ''durante le indagini siamo rimasti colpiti dal fatto che un imprenditore, ad un certo punto della sua attivita', decide di appoggiarsi ad una cosca per incrementare i suoi profitti e per eliminare i concorrenti''. L'operazione di stamane della Dia di Catanzaro rientra nell'ambito di una apposita strategia pianificata dal direttore della Dia, Alfonso D'Alfonso, contro i patrimoni illeciti della criminalita' organizzata”(IlDispaccio).

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