Quest’anno,almeno, sembra sia stato rispettato il vecchio adagio calabrese che diceva “ L’uomo saggio non muta equipaggio se non sono i quaranta di maggio”. Quasi a dare un senso ad una primavera piovosa, molto piovosa edin cui le temperature sono state altrettanto balzane.
Ma ora l’estate sembra incombere.
Aspettiamo sempre, quella vera quando l’alta pressione entra nel mare Tirreno e si avvertono costanti temperature elevate, quando il lungomare diventa il punto di riferimento per tanti, anche non Amanteani.
Proprio in preparazione dell’estate che comincia a sviluppare il primo bocciolo, proprio per dire a tutti , e soprattutto ai primi ospiti della Pasqua, che Amantea è sempre “la città dei bagni”, ecco i primi abbozzi di preparazione all’estate
Il comune ha cominciato a pulire la spiaggia da quanto vi si è riversato a causa delle violente mareggiate e si vede l’automezzo speciale, invero più azzurro del mare sporco per le immissione di fanghiglia che portano i fiumi.
Ma anche i privati si preparano.
È il caso del Lido Azzurro, l’estate per antonomasia dell’Amantea degli anni 60 ed oltre, che comincia a trattare il recinto di legno della sua balconata sul mare.
I tronchi sono stati fortemente incisi dalle piogge , dalla salsedine, scoloriti.
Ed allora ecco il ragazzo rimuove le parti fragili, stende la segatura impastata di colla sulle parti mancanti, poi liscia il tutto, stende la prima mano di aggrappante e prepara il recinto per la mano di colore.
Azzurro, s’intende. Se no che Lido Azzurro sarebbe?