L’invasione dei semafori “zombie”, per le strade di Amantea, continua inesorabile; si è levato nuovamente il grido di allarme di cittadini e commercianti e, questa volta, per l’avvistamento di un altro semaforo, più morto che vivo, all’incrocio, pericolosissimo, tra la SS.18 e via Lava Gaenza. E noi, non potevamo non ascoltarlo.
Si tratta di un altro esemplare significativo di questi “zombie” che, grazie al paziente lavoro di “pascimento” compiuto da questa Spettabile Amministrazione, prosperano indisturbati da anni per le nostre strade, provocando il panico e generando un senso di insicurezza in tutti noi ed in tutte le persone o visitatori che, malauguratamente, li incontrano sul loro cammino.
E sì, perché un semaforo “vivo” dovrebbe infondere certezze nella psiche di chi tenta, da pedone, di attraversare strade anche molto complicate come la SS18; ma se il semaforo è Zombie, allora tutto crolla e l’attraversamento diventa un’avventura Dark o Noir, che dir si voglia, una sorta di roulette russa. Gioco, quest’ultimo, in cui se continui a provare … prima o poi il colpo parte e ti fai davvero male.
La situazione è davvero paradossale in una città come la nostra, che vive a cavallo di una strada pericolosa, croce e delizia della nostra economia e del rapporto con il nostro mare.
Assurdo assistere a questo spettacolo indecoroso, per di più alle porte della nuova stagione turistica. Insopportabili le immagini, anche a livello estetico, di semafori cadenti, tenuti insieme da fili di ferro rabberciati, spenti ed inutili…
Amantea non merita questo, non lo merita nessuna città civile, men che meno la nostra.
Ho quasi l’impressione che i nostri amministratori stiano vivendo in un’altra dimensione, in un sogno etereo e intangibile, staccato dalla realtà che affligge i nostri concittadini quotidianamente e li fa sudare anche una buona dose di sangue freddo quando sono costretti, semplicemente, ad attraversare le strade.
Forse, concedetemi un po’ di sarcasmo, Sindaco e Giunta sono convinti, nel loro sogno grottesco, che questi semafori siano dei cavalieri di ferro senza macchia e senza paura, venuti a salvare la città da qualche Drago assassino o delle opere di arte moderna; forse è così?
Purtroppo, se fosse così, ci sarebbe almeno da sorridere invece, abbiamo solo da piangere.
E per non dovere piangere ancora di più, rinnoviamo ai nostri amministratori l’invito a svegliarsi dal loro torpore; un invito che viene dalla voce diretta dei cittadini di Amantea, perché sulla sicurezza delle strade e sulla vita delle persone non si può continuare a scherzare poiché il tempo dei sogni è finito.
È inaccettabile che quel semaforo sia nelle condizioni di degrado in cui si trova; è impensabile che non si possano usare i sottopassi per la situazione di inagibilità in cui versano da illo tempore; è impensabile che, a Sud di Amantea lungo la SS18 e sulle bretelle di accesso in prossimità dell’importante polo sanitario di S. Maria, i cittadini siano costretti a lottare contro una illuminazione insufficiente, contro una scarsa segnalazione degli attraversamenti, contro le solite condizioni di insicurezza delle strade.
Non è certamente nostra intenzione creare allarmismo, piuttosto sollecitiamo con fermezza l'amministrazione ad adottare urgenti provvedimenti per il ripristino dei semafori, predisponendo la sostituzione degli attuali con nuovi impianti, in modo da facilitare l’attraversamento della SS 18 dagli incroci di via Lava Gaenza, via Balbacchini, via Margherita e Via Garibaldi.
Già lo scorso anno, ci facemmo portavoce delle preoccupazioni manifestateci da alcuni cittadini e da tanti operatori commercianti residenti nella zona, spesso spettatori di episodi molto preoccupanti, ma nulla poi fu fatto!!
Ci auguriamo, dunque, che arrivi presto un vero rispristino di questi benedetti semafori e che Amantea possa godere, finalmente, anche di uno svecchiamento definitivo della sua classe dirigente, ormai troppo assonnata!!!
Vincenzo Lazzaroli