Sembra che gli investigatori non abbiano fretta.
Per questo, forse, le convocazioni degli amministratori si susseguono, lentamente, l’una all’altra.
Semmai se agitazione c’è la si può trovare solo in coloro che sono stati sentiti e soprattutto in coloro che devono ancora esserlo, maggioranza o minoranza che sia.
Non può infatti ritenersi che le audizioni si limitino all’attuale consiglio comunale . Anzi appare fortemente logico che la tecnica della temporizzazione possa essere usata anche nei confronti dei vecchi amministratori , oggi gente comune, oltre che tra i dipendenti comunali e delle cooperative.
Anzi c’è qualcuno che aspetta di essere sentito perché potrebbe essere la occasione buona per indirizzare le indagini verso le direzioni più produttive per la giustizia e per la città.
Esiste il fondato sospetto che gli investigatori man mano che ascoltano gli amministratori completino il quadro sui medesimi con quanto emerso dalle dichiarazioni “spontanee” degli stessi.
Se non, addirittura, che tali dichiarazioni spontanee orientino le successive audizioni e le domande rivolte ai futuri interrogati
Nessuna informazioni certa sugli amministratori sentiti, tra cui però si fanno i nomi di almeno due donne( una assessora ed una consigliera delegata), e tantomeno su quanto loro chiesto o dichiarato ed ancora meno sulle tematiche trattate.
Qualcuno parla per esempio di indagini serrate sulle cooperative , su come siano stati loro affidati gli incarichi passati, su come siano stati fatti i controlli delle prestazioni contrattuali, giorno per giorno, aree per aree, settori per settori, e su come siano state fatte le contabilizzazioni delle prestazioni eseguite , fino al punto di spingersi ad attenzionare anche i nuovi incarichi sempre alle stesse cooperative per i quali si starebbe aspettando l’ottenimento delle necessarie autorizzazioni oggi non esistenti.
Un quadro che vedrebbe premiati e penalizzati. Ma forse sono solo voci.
Certo che non sarebbero lontane le valutazioni sulla gestione delle cooperative stesse, sul reale rispetto delle tipologie che sono state poste alla base dei percorsi agevolati.
Sembra che siano in essere indagini sui soci delle cooperative e sull’equilibrio dei servizi loro chiesti o resi, proprio per accertare la sussistenza della formula cooperativistica
Voci. Voci queste ed altre in qualche modo però confermate da inspiegabili ritardi, indecisioni, o cambi repentini di scelte decisorie.
Ed anche su questi ritardi, indecisioni, o cambi repentini di scelte decisorie sembra che la indagine abbia attenzione.
Si parla infine di politici che si defilano.
Resta sempre il silenzio di una parte della minoranza ma sembra che appena la DDA avrà concluso le sue indagini parlerà! .