Ecco il comunicato delM5s sul Lungomare:
“La “questione lungomare” si è riaperta ufficialmente da ieri ad Amantea, quando nella sala consiliare abbiamo ripreso a parlarne di fronte ad un pubblico nutrito come non accade spesso.
E’ il segnale che il dibattito ci potrebbe essere e noi ce lo auguriamo invitando tutti a parteciparvi, cittadini, associazioni, operatori del turismo e del commercio, il comitato Lungomare che per la prima volta ad Amantea ha portato una proposta popolare di deliberazione nel Consiglio Comunale.
La decisione della maggioranza di riqualificare “in tono minore” la struttura urbanistica più importante per il turismo balneare, l’unico che ancora sopravvive nella nostra città, non può lasciare indifferenti: ognuno è chiamato a dire la sua, a partecipare al dibattito, in un’ottica di necessaria condivisione delle scelte.
Una partecipazione che l’amministrazione in carica non conosce affatto: lo ha dimostrato il 18 giugno quando ha detto No alla città che chiedeva di conservare il mutuo di 2.500.000 euro senza devolverlo per la costruzione di improbabili ponti e passerelle, lo dimostra oggi che decide d’amblè di riaprire la “ questione lungomare” ma senza consultare le minoranze, senza consultare il Comitato Lungomare e i cittadini, né gli operatori del settore.
Una decisione così importante non può e non deve essere frutto di una scelta autoritativa, lo vuole anche la legge che impone la pubblicazione del piano delle opere per almeno sessanta giorni consecutivi nella sede dell'amministrazione procedente, che può adottare ulteriori forme di informazione nei confronti dei soggetti comunque interessati al programma; sono previste poi ulteriori pubblicazioni presso siti internet indicati dalla normativa legislativa e regolamentare in materia, come evidenziamo nella nota allegata in Consiglio (la trovate in calce).
Il problema è quello del rispetto delle norme, ma di fondo è lo spirito della norma che ci interessa, che ha l’obiettivo di garantire ai cittadini la possibilità di partecipare attraverso osservazioni alle scelte fondamentali della vita e dello sviluppo della città. E se anche, per pura ipotesi, non vi fossero norme, vi sarebbero le 1.609 firme di cittadini amanteani a richiederlo.
La nostra proposta, come Movimento 5 Stelle, è quella di ripensare la scelta nell’ottica di un lavoro che abbia un respiro maggiore, una progettazione importante e destinata a restare nel tempo (in alcune città abbiamo assistito anche a concorsi progettuali come a Reggio Calabria) e un finanziamento adeguato per il quale proponiamo specifici studi dei bandi della Programmazione Europea. Quest’ultima proposta è stata approvata dal Consiglio quasi all’unanimità, fatta eccezione per l’incomprensibile astensione del vicesindaco Giovanni Battista Morelli.
E comunque è necessario che se ne parli e che i cittadini di Amantea possano esprimersi per un’opera che potrebbe dare un nuovo volto alla città”.