Renzi chiude Equitalia ed il Comune di Amantea riscuote coattivamente.
C’era un tempo in cui la frase magica era “ma vidu iu” e potevi trovare decine di bollette nei cassetti delle scrivanie o nelle auto dei politici o dei funzionari
Oggi sembra che la frase magica sia “Fate soldi, fate soldi, diversamente non vi pagherete!”
E’ questa la possibile traduzione del ritmo musicale che ora si avverte in alcune stanze dell’ente “patapan, patapan, patapan” ( quello che un tempo veniva intonato dalla banda e che si significava “vuoglj i so(rdi), vuoglj i so(rdi), vuoglj i so(rdi)”) .
Ed appena tradotto si attiva ogni possibile azione esecutiva al fine di recuperare l’intero credito relativo ad un soggetto debitore verso il comune di Amantea.
E così veniamo a conoscenza che il comune ha dato mandato al suo agente di riscossione di eseguire tutto quanto necessario ed in particolare anche il pignoramento presso terzi con il quale si recupera il credito.
Si agisce direttamente su un soggetto che ha una relazione di natura economica con il soggetto debitore (datore di lavoro, rapporto di conto corrente bancario, ecc.)
Parliamo di intimazione al datore di lavoro al trattenimento delle somme dovute e del loro versamento nelle casse del comune
Senza dimenticare le azioni sui depositi bancari e postali.
Ancora non sembra si sia ricorsi alla espropriazione immobiliare con successiva vendita. Ma tant’è!
Si riscuotono coattivamente non solo le entrate, ma anche le sanzioni e gli interessi che non vengono versati dal contribuente entro i termini indicati nell'atto originario.
Ci giunge notizia che siano state bloccate somme per tributi e contravvenzioni.
Il comune ha agito sui depositi presso i relativi istituti
Ed ha anche agito presso i datori di lavoro che non hanno potuto fare altro che esigere dai dipendenti le somme chieste dal comune di Amantea.
Attenzione perché sembra che gli atti relativi all’azione esecutiva non siano stati preceduti da ulteriori preavvisi giungendo così improvvisi tra “ capuenucidicuollu”
Dura lex , sed lex.
O forse vale richiamare che “"Senza sordi n’un si ni cantunu missi e senza stola n’un si cunfesse"
Ed allora oggi è tempo di penitenze e di Ave Marie e Paternostri.