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Nel silenzio del popolo i dittatori imperano

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I dittatori non nascono grandi, né sono fatti grandi dal corso spontaneo degli eventi.

 

 

La strada per divenire dittatori è sempre accompagnata da almeno due cose a lui estranee:

 

La prima è il silenzio del popolo che non invoca i propri diritti, che non pretende giustizia.

La seconda è l’ignavia, se non la complicità delle autorità che dovrebbero tutelare diritti e giustizia.

Ma i dittatori per loro natura sono imperfetti e quindi sbagliano ed aggiungono ai precedenti gli errori successivi

Ed è così che dalla posizione di “Più amati” passano a quella di “Più odiati”

 

Ma questa transizione impone a sua volta due cose:

La prima è la percezione degli errori , la seconda è la loro denuncia.

La prima è possibile solo agli onesti, la seconda solo ai coraggiosi.

Ambedue sono rare:

Per questo quando le trovo non posso non plaudire.

Ed eccovene un piccolo esempio in quanto postato da Francesco Guido:

“Nell'agosto scorso, tornando a casa dei miei, dove ero in vacanza per poter approfittare di qualche giorno di mare, (cosa che inizialmente non è stata possibile considerando sia la "merda" in mare che l'impossibilità di potersi eventualmente togliersi il sale da dosso visto che per magia dalle cannelle non fuoriusciva acqua), ho dovuto scendere dal marciapiede e marciare per un tratto sulla statale, tenendo per mano un bimbo, perché qualcuno aveva ben pensato di essere padrone di tutto. Chiamata sul posto la polizia municipale che ha multato il veicolo di proprietà di chi dovrebbe dare l'esempio ad Amantea visto che amministra o almeno prova a farlo..

 

La mia domanda: essendo passati non 60 giorni bensì 90, la multa è stata pagata?

Se si, metà del suo dovere ma la cosa grave rimane”

Non sappiamo né vogliamo sapere di chi sia l’auto (della quale volutamente abbiamo abraso la targa).

Non sappiamo né vogliamo sapere chi ha redatto la contravvenzione.

Non sappiano né vogliamo sapere se la stessa sia stata regolarmente pagata.

Sappiamo però che ad Amantea un tempo non si indossava il casco. Poi venne il maresciallo Diamanti e da allora tutti i ragazzi lo portano. Ed è per loro un bene.

Purtroppo Diamanti è andato via prima di continuare e completare la sua opera di rieducazione sociale al rispetto delle regole.

Ma anche senza di lui Amantea DEVE dimostrarsi un paese civile : non basta dichiarare di esserlo.

E le regole devono essere rispettate anche da chi si crede un DUCE.

Vediamo troppi mancati rispetti delle norme, anche da parte dei potenti e dei mancati dittatori, per non essere preoccupati.

E si stratta spesso, come nel caso, di comportamenti che sono lesivi della sicurezza dei pedoni che son costretti a scendere in mezzo al traffico. Il che è inaccettabile.

Ultima modifica il Giovedì, 01 Dicembre 2016 20:25
Redazione TirrenoNews

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