Stamattina il traffico ad Amantea era bloccato da un incidente.
Chi proveniva da Via Margherita o da Via della Libertà non poteva entrare in Via Vittorio Emanuele .
Ma non per pochi minuti, ma per quasi 2 ore.
La voce si è facilmente ed immediatamente sparsa.
Una macchina ha messo sotto “Catiello”, proprio davanti alla salumeria di Mazzuca.
Vezzo giornalistico, curiosità, fate voi, arrivo al parcheggio del mercato vecchio, riesco fortunatamente a trovare un parcheggio a pagamento, pago il ticket e mi avvio verso il luogo indicatomi.
Da lontano si vedono due auto dei Vigili Urbani ed una dei Carabinieri.
Mentre cammino sento una voce che dice “ Scrivilo, scrivilo che per vedere un vigile ci vuole un incidente “ e così faccio.
Un altro mi informa che l’autoambulanza del 118 è da poco andata via:
Chiedo “ Ma Catello Bonavita che cosa si è fatto?”
“Fortunatamente quasi niente. –E’ la risposta—“Ma poteva andare diversamente”
Mi avvicino mentre i Vigili raccolgono le sue dichiarazioni verbali dopo aver effettuato le registrazioni metriche e fotografiche.
Per terra i segni delle ruote dell’auto, quelli della bicicletta ed il punto di impatto.
Siamo là dove cominciano i parcheggi anche a destra e dove quindi la carreggiata utile si restringe
Forse è questa la vera causa o comunque la prima concausa dell’incidente .
Ad Amantea è un azzardo camminare a piedi , in bici od in auto.
Non è impossibile, anzi è molto facile, che i pedoni scendano anche improvvisamente dai marciapiedi occupati abusivamente invadendo la carreggiata con il rischio di essere travolti.
E non è impossibile, anzi è molto facile, che i ciclisti procedano contro senso con il rischio di restare travolti da un’auto.
E gli incidenti con le bici sono frequenti.
Come quello di oggi che è il più strano visto che i due mezzi andavano nella medesima direzione.
La verità è che fintanto finisce così tutto bene o quasi.
Ma se dovesse scapparci il morto qualche riflessione sul traffico e sul numero dei vigili bisognerà comunque cominciare a farla.