Pasquino è la più celebre statua parlante di Roma, divenuta figura caratteristica della città fra il XVI ed il XIX secolo.
Ai piedi della statua, ma più spesso al collo, si appendevano nella notte fogli contenenti satire, spesso in versi, dirette a pungere anonimamente i personaggi pubblici più importanti.
Erano le cosiddette "pasquinate", dalle quali emergeva, non senza un certo spirito di sfida, il malumore popolare nei confronti del potere e l'avversione alla corruzione ed all'arroganza dei suoi rappresentanti.
Un vezzo che sembra tornato felicemente di moda ad Amantea.
In verità più che una satira stiamo parlando di uno scritto, simile ad un libello, anonimo, fortemente satirico ed in qualche modo provocatorio.
Uno spirito libero e misteriosamente anonimo che si interroga ed interroga, tra l’altro, sulle vicende della Scuola media di Amantea, da lui frequentata.
La domanda clou ( ma non è l’unica) è la seguente:”Come è possibile che si metta a rischio l’incolumità di migliaia di ragazzi dal 75 ad oggi-circa 10.000, più del 75 % della popolazione optale di questo comune, nell’indifferenza generale di coloro che avrebbero dovuto vigilare sulla sicurezza?”
E di seguito l’altra :”Come è mai possibile che vengano “legalmente” smaltiti centinaia di metri cubi di rifiuti di ogni tipo in un fiume che sfocia nel “nostro mare” di cui abbiamo vissuto e viviamo tutt’oggi”.
Ed infine quella terribile :” Come è possibile che …. in politica non si trova una figura priva di ogni legame con ambienti loschi e perversi?”
Ma provate a leggere tutto.
Al giovane-uomo che, finalmente svegliatosi dal letargo nel quale in tanti viviamo - cioè senza interrogarci sulle cose del nostro paese e sulla politica del nostro paese- ha sentito prepotente in sé la necessità di esprimersi, sia pure con una formula da “Pasquino”, oltre agli auguri per il suo futuro ed ai complimenti per la provocazione, suggeriamo di continuare ad aprire gli occhi su quanto avviene , sui segreti delle cose del paese, sull’aria stantia, aprendo porte e finestre alla luce ed alla verità!
Ed ecco il testo: