Mentre ad Amantea e dintorni si parla del colore nero del fiume Catocastro e del mare antistante il lungomare e ci si interroga sulla natura e sulle origini dell’inquinamento, ecco che subito si presenta una nuova domanda.
O meglio più di una.
Le impongono la visione del letto nei pressi della pista ciclabile di Amantea.
Si tratta, forse, di una anteprima di una nuova rete di alloggi, magari precari, che il sistema di ricezione di Amantea vuole porre a disposizione dei futuri turisti , ampliando le attuali disponibilità e differenziando i servizi?.
Ce lo lascia credere la presenza del materasso e della copertina.
E ci dicono che c’erano anche il cuscino e le lenzuola.
E domani sarà portata anche una tenda per evitare il freddo della notte ?
O piuttosto qualcuno ci ha dormito la notte scorsa e se l’è dimenticato e, magari, non si ricorda dove?
Che non sia stato il diffusore di idrocarburi?
Ma forse la nostra fantasia ci porta ad esagerare.
Forse è solo un cittadino che ha trovato l’isola ecologica chiusa e non sapendo dove buttare il letto lo ha abbandonato sulla spiaggia?
Mah!