BANNER-ALTO2
A+ A A-

Carabinieri-omicidio-Una famiglia molto conosciuta a Rende e a Cosenza è stata distrutta. Il capo famiglia insieme al fratello gestiva un avviato negozio di telefonia in Piazza Auitolinea a Cosenza. Quattro cadaveri sono stati trovati dai Vigili del Fuoco e dai Carabinieri in una villetta in Contrada Cutura in Via Malta, due all’ingresso uno sull’altro, uno nel corridoio e un altro in una stanzetta. Questo è il quadro di un dramma che si è consumato il 12 febbraio, giorno in cui a Cosenza si festeggiava la Madonna del Pilerio, Patrona della Città. Secondo gli inquirenti e i primi accertamenti a sparare sarebbe stato il Capo Famiglia Salvatore Giordano il quale poi dopo la mattanza si sarebbe sparato con un colpo di pistola in bocca. Avrebbe utilizzato due pistole, una 7,65 e una 3,57 rinvenute nella abitazione ed anche un coltello trovato sporco di sangue, utilizzato, evidentemente, per colpire le vittime le quali, dai primi accertamenti hanno riportato ferite in varie parti del corpo. Le pistole rinvenute appartengono al padre di Salvatore, legalmente detenute in quanto erano state regolarmente denunciate e che vive insieme alla moglie nel piano inferiore della villetta. I due figli uccisi una femmina e un maschio avevano rispettivamente 28 e 25 anni. La figlia Cristiana lavorava in un call center di Rende, mentre il figlio maschio Giovanni era uno studente universitario prossimo alla laurea. Quale sarebbe il movente del delitto? Nessuno ancora lo sa. Potremmo avanzare diverse ipotesi. Aspettiamo ulteriori esami, anche perché gli inquirenti tacciono. Gli inquirenti nel tardo pomeriggio di ieri hanno posto sotto sequestro perché vogliono esaminare la contabilità per cercare il movente della strage, perché di strage si tratta. Una famiglia per bene, conosciuta e apprezzata da tutti completamente distrutta. Fino ad ora non si fanno ipotesi, non si escludono altre piste. E se fosse stato un quinto uomo a sparare ? I Carabinieri e la Procura di Cosenza indagano per capire il movente della strage che ha sconvolto Rende e la città di Cosenza perché la famiglia Giordano è molto conosciuta e apprezzata. I vicini di casa, gli amici e i parenti tutti sono sotto shock. Io conoscevo Salvatore, era un mio carissimo amico e spesso mi recavo al negozio per comprare qualche cosa, ma anche per salutarlo. Sempre sorridente, cordiale e gentile con tutti.

Pubblicato in Calabria

Una famiglia molto conosciuta a Rende e a Cosenza è stata distrutta.

Il capo famiglia insieme al fratello gestiva un avviato negozio di telefonia in Piazza Autolinea a Cosenza.

Quattro cadaveri sono stati trovati dai Vigili del Fuoco e dai Carabinieri in una villetta in Contrada Cutura in Via Malta, due all’ingresso uno sull’altro, uno nel corridoio e un altro in una stanzetta.

Questo è il quadro di un dramma che si è consumato il 12 febbraio, giorno in cui a Cosenza si festeggiava la Madonna del Pilerio, Patrona della Città. Secondo gli inquirenti e i primi accertamenti a sparare sarebbe stato il Capo Famiglia Salvatore Giordano il quale poi dopo la mattanza si sarebbe sparato con un colpo di pistola in bocca.

Avrebbe utilizzato due pistole, una 7,65 e una 3,57 rinvenute nella abitazione ed anche un coltello trovato sporco di sangue, utilizzato, evidentemente, per colpire le vittime le quali, dai primi accertamenti hanno riportato ferite in varie parti del corpo.

Le pistole rinvenute appartengono al padre di Salvatore, legalmente detenute in quanto erano state regolarmente denunciate e che vive insieme alla moglie nel piano inferiore della villetta.

I due figli uccisi una femmina e un maschio avevano rispettivamente 28 e 25 anni.

La figlia Cristiana lavorava in un call center di Rende, mentre il figlio maschio Giovanni era uno studente universitario prossimo alla laurea.

Quale sarebbe il movente del delitto?

Nessuno ancora lo sa.

Potremmo avanzare diverse ipotesi.

Aspettiamo ulteriori esami, anche perché gli inquirenti tacciono.

Gli inquirenti nel tardo pomeriggio di ieri hanno posto sotto sequestro perché vogliono esaminare la contabilità per cercare il movente della strage, perché di strage si tratta.

Una famiglia per bene, conosciuta e apprezzata da tutti completamente distrutta.

Fino ad ora non si fanno ipotesi, non si escludono altre piste.

E se fosse stato un quinto uomo a sparare ?

I Carabinieri e la Procura di Cosenza indagano per capire il movente della strage che ha sconvolto Rende e la città di Cosenza perché la famiglia Giordano è molto conosciuta e apprezzata.

I vicini di casa, gli amici e i parenti tutti sono sotto shock.

Io conoscevo Salvatore, era un mio carissimo amico e spesso mi recavo al negozio per comprare qualche cosa, ma anche per salutarlo.

Sempre sorridente, cordiale e gentile con tutti.

Pubblicato in Calabria

Rende. É ancora tutta da chiarire la dinamica dell'omicidio-suicidio che a Rende ha provocato la morte di Salvatore Giordano, della moglie, Francesca Vilardi, e dei due figli della coppia, Cristiana, di 31, e Giovanni, di 26. La prima ipotesi è che si sia trattato di un omicidio-suicidio.

Non c'é alcuna certezza, tuttavia, secondo i carabinieri della Compagnia di Rende ed i magistrati della Procura di Cosenza che sono sul posto, che a sparare contro la moglie e i due figli sia stato Salvatore Giordano.

L'ipotesi che sia stato Giordano a compiere la strage é verosimile, ma per averne la certezza si attende l'esito degli esami balistici e dello stub sui cadaveri.

I quattro cadaveri sono stati trovati nella loro villetta di Rende.

Nell'appartamento i carabinieri hanno trovato una pistola che sarebbe l'arma usata per compiere la strage.

Tre corpi nel corridoio ed il quarto in una stanza vicina.

É così che i carabinieri hanno trovato i cadaveri della famiglia Giordano.

Nel corridoio gli investigatori hanno trovato i corpi del capofamiglia, Salvatore Giordano, della moglie Francesca Vilardi e della figlia Cristiana.

Il figlio Giovanni, invece, era in una stanza attigua.

Le due pistole sono state trovate una vicina a Giovanni e l'altra nel corridoio

NEWS.

Si è ucciso sparandosi in bocca dopo avere ucciso moglie e figli.

Sarebbe questa, secondo quanto sta emergendo dagli accertamenti tecnici, la dinamica dell'omicidio-suicidio compiuto in una villetta a Rende.

A sparare contro i familiari, dunque, sarebbe stato Salvatore Giordano.

L'uomo, tra l'altro, secondo quanto emerso, oltre a sparare contro le due donne, le avrebbe anche accoltellate.

Pubblicato in Cosenza

Può considerarsi civile un paese che tollera il maltrattamento dei minori?

Ed è maltrattamento (art 572 del Codice Penale) ricorrere ai minorenni per l'accattonaggio impedendo loro di frequentare la scuola.

Ed è maltrattamento portare con se al freddo, in mezzo ai gas di scarico, anche i neonati e solo per suscitare sentimenti di pietà.

Una pratica abusata soprattutto dalle donne romene

Eccone un piccolo esempio.

Rende 6 gennaio 2018

I carabinieri di Rende ieri hanno denunciato in stato di libertà una trentenne rumena residente a Cosenza.

La donna è stata accusata di aver impiegato minori nell’attività di accattonaggio.

La donna infatti è stata sorpresa nei pressi di un esercizio commerciale di Rende mentre obbligava il figlio di tre anni a chiedere l’elemosina ai passanti.

Utilizzava la figlia di 3 anni per chiedere l’elemosina ai semafori, romena denunciata a Rende

Un fenomeno tristemente noto e diffuso, quello dell’utilizzo di bambini, a volte neonati, davanti ai semafori o ai supermercati per l’accattonaggio.

Anche il 26 agosto i carabinieri nel corso dei servizi finalizzati al contrasto del fenomeno del degrado urbano nelle ultime ore hanno identificato due persone a Rende.

Si tratta di una venticinquenne di nazionalità rumena residente a Cosenza, denunciata in stato di libertà per il reato di impiego di minori nell’accattonaggio.

I militari hanno sorpreso la donna, nei pressi dei semafori di via Don Minzoni, a Rende, mentre chiedeva l’elemosina con la figlia di tre anni.

E’ stato inoltre segnalato all’autorità giudiziaria competente un ventunenne di nazionalità nigeriana, per la violazione amministrativa di accattonaggio e intralcio alla circolazione stradale.

I carabinieri infatti pare abbiano notato il ragazzo in via della Resistenza, sempre a Rende, mentre mendicava in modo molesto in prossimità di un semaforo, creando intralcio e pericolo alla circolazione stradale.

Al giovane veniva elevata la sanzione amministrativa di 25 euro.

Ma andiamo avanti .

Il 28 luglio ancora i Carabinieri di Rende hanno denunciato una 25enne rumena, resasi responsabile del reato di impiego di minori nell’accattonaggio.

La donna è stata infatti sorpresa a chiedere l’elemosina in prossimità di un semaforo a Rende, servendosi anche della figlia di tre anni.

La stessa è stata accompagnata presso gli uffici del Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia, dove veniva identificata e denunciata in stato di libertà

Potremmo continuare a lungo

Il 30 giugno scorso sempre i carabinieri dell’Aliquota Radiomobile del Nucleo Operativo e Radiomobile di Rende, hanno denunciato in stato di libertà una 25enne di nazionalità rumena residente a Cosenza, per l’impiego di minori nell’accattonaggio.

La donna, è stata sorpresa nei pressi dei semafori di via Don Minzoni, mentre impiegava la figlia di 3 anni per chiedere l’elemosina.

I militari nella stessa circostanza hanno anche segnalato una donna di 41 anni, anche lei nazionalità rumena per accattonaggio e intralcio alla circolazione stradale.

La donna sarebbe stata sorpresa a mendicare, sempre allo stesso semaforo, in modo molesto e creando intralcio e pericolo alla circolazione stradale ed è stata sanzionata.

E non basta.

Il 25 aprile 2017 i militari dell’Aliquota Radiomobile del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Rende, nella serata del 24 aprile 2017, deferivano in stato di libertà un 25enne di nazionalità rumena residente a Cosenza, per il reato di “Impiego di minori nell’accattonaggio”.

I militari operanti sorprendevano l’uomo, nei pressi del supermercato “Conad” di via De Amicis di Rende, mentre impiegava la figlia 12enne per chiedere l’elemosina nel piazzale antistante l’esercizio commerciale.

Ma si può andare avanti così?

E chi deve intervenire?

Forse il garante dei diritti dei minori?

Pubblicato in Cosenza

Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa

Cittadini non avvertiti e quartieri a secco da giorni. E per due anni stop all'ammodernamento

Rende (Cs) – La rete idrica rendese è un colabrodo: il 50%  dell'acqua si disperde allegramente per strada, dopo che un 75% si disperde nella rete gestita da Sorical.

Percentuali da capogiro che rendono l'idea della mancanza di interesse che la classe politica calabrese mostra per questo servizio, il cui accesso rientra tra i diritti fondamentali dell'uomo.

Ma l'incapacità dell'amministrazione Manna di gestire un'emergenza ormai nota, com'è quella idrica, ci lascia interdetti.

C'è un sindaco e una giunta che non hanno ancora pensato di approntare un piano di comunicazione per informare la cittadinanza dell'interruzione dell'erogazione idrica, provocando estremi disagi tanto alle attività commerciali (bar, ristoranti, pizzerie, B&B) quanto ai cittadini privati.

Ci sono quartieri (Villaggio Europa, Roges e Commenda) in cui l'acqua arriva, quando tutto va bene, mezz'ora al giorno.

Altri in cui da tre giorni i rubinetti sono a secco.

Ma nessuno si degna di segnalare i disservizi alla cittadinanza coinvolta.

Anzi, c'è anche chi si lamenta delle sacrosante proteste degli utenti.

La verità è che questa amministrazione, completamente soggiogata al volere del Pd regionale, non ha alcuna intenzione di mettere mano al portafogli per inaugurare una stagione di ammodernamento della rete idrica comunale.

E non ha alcuna intenzione di costringere la società privata che gestisce la rete sul territorio comunale, ad intervenire in tal senso.

Si ci limita ad una manutenzione ordinaria e straordinaria, con notevoli esborsi di denaro, per tappare qualche falla qua e la senza riuscire a risolvere il problema alla base.

Come Movimento 5 Stelle, da sempre promotori di una vera gestione pubblica dell'acqua e non di una gestione in mano ai privati (presenti e futuri), crediamo che non sia più rinviabile un lavoro certosino sulla rete idrica comunale al fine di rendere un servizio più efficace, efficiente ed economico ai nostri cittadini.

Serve una programmazione seria e servirebbe riportare la gestione nelle mani dell'ente comunale per poter investire tutti i risparmi nell'ammodernamento.

Ma la verità è che Manna preferisce sempre il silenzio: sia a livello istituzionale, che a livello di comunicazione puntuale per risolvere il problemi della gente.

Martedì 19 settembre 2017 Domenico Miceli Capogruppo MoVimento 5 Stelle al Comune di Rende

Pubblicato in Cosenza

unicalUn gran successo quello di giovedì scorso, presso il Centro Sportivo Universitario durante la Prima edizione della Notte Bianca dello Sport, un evento che ha permesso l'incontro tra la realtà scolastica - con la presenza dei ragazzi della Summer School 2017 - e quella universitaria. Entusiasmanti le dimostrazioni delle attività svolte al CUS durante tutto l'evento e l'intrattenimento non è stato da meno.


"Aggregazione è una delle parole chiave che può caratterizzare l'intero evento" - afferma il Rappresentante degli studenti al Comitato per lo Sport Universitario, Giulio Curcio Terremoto che si dichiara soddisfatto per il Boom di presenze.

"Sono in cantiere già altri eventi, ma giovedì per noi è stato un motivo di grande soddisfazione e di gioia, ma soprattutto di sprono a fare sempre meglio.

Continuerò ad impegnarmi al massimo come Rappresentante, rimane, infatti, meno di anno alla fine del mandato e, sebbene già abbiamo raggiunto molti obiettivi, c'è ancora tanto da fare.

Voglio, infine, ringraziare tutte le persone che hanno permesso la realizzazione di questo evento, ma sopratutto i ragazzi di "Sviluppo Universitario", associazione studentesca di cui sono orgogliosamente presidente, sono sicuro che insieme a questi eccezionali ragazzi, con l'impegno che c'ha sempre contraddistinto, saremo al fianco di tutti gli studenti, tutelandone ogni diritto, continuando a lavorare per un Campus sempre più accogliente e vissuto sotto tutti gli aspetti".

 

Pubblicato in Calabria

Incidente mortale a Rende (Cs), nel quartiere di Quattromiglia.

Tragedia a Quattromiglia di Rende, a via Marconi, in prossimità della rotonda dello svincolo di Cosenza Nord.

Una donna, Rosa Gallina, di 82 anni, è stata investita da un camion mentre attraversava la strada ed ha perso drammaticamente la vita.

Il personale del 118 non ha potuto fare altro che constatare il decesso.

Per la donna non c’è stato niente da fare: troppo gravi le ferite riportate nel tragico impatto.

Sul posto, per indagare sulle cause di quanto accaduto, vigili urbani e Carabinieri. (fonte Agi)

Sul posto i vigili urbani effettuano i primi rilievi e ascoltano le persone che hanno assistito alla tragedia.

L’incidente è avvenuto all’incrocio regolato con semaforo tra via Marconi e via Leonardo da Vinci, come si vede dalla fotografia.

Adesso dovrà essere ricostruita la dinamica dell’impatto.

Pubblicato in Cosenza

foto 4COSENZA 11 marzo 2017 - Militari della Stazione Carabinieri Forestale di Cosenza hanno posto sotto sequestro un’area di 7600 mq in località “Piano di Maio” di Rende (CS) oggetto di uno sradicamento di piante avvenuto nei mesi scorsi.

 

In particolare si è accertato che, su di un fondo boscato composto da piante di Roverella, Corbezzolo e Pioppo e Erica Arborea con l’ausilio di un mezzo meccanico, è stata sradicata parte della componente forestale presente.

Sul terreno, oggetto di rilievi tecnici da parte del personale della Stazione di Cosenza, sono stati rinvenuti anche diversi cumuli di piante forestali che erano presenti sul suolo prima dell’intervento illecito di estirpazione.

Il personale intervenuto ha verificato che i lavori sono stati eseguiti senza le autorizzazioni paesaggistico ambientali e idrogeologico forestale necessarie.

 

Tale attività ha portato al deferimento all’Autorità Giudiziaria dell’Amministratore di una Società Immobiliare di Cosenza per aver proceduto all’illecita estirpazione di un bosco e contestare il relativo reato previsto dal Decreto Legislativo 42/2004 - Testo unico dei Beni Culturali e del Paesaggio.

Si è inoltre posto sotto sequestro penale l’area interessata dall’intervento ed i cumuli delle piante forestali illecitamente sradicate. Si è infine elevata una sanzione amministrativa per un importo di € 22.400.

Pubblicato in Calabria

scuola sediebanchiGli alunni dell’Istituto Scientifico – Linguistico “Pitagora” di Rende dal 3 al 7 novembre u.s. hanno occupato la scuola ed ora dovranno pagare i danni provocati. Come? Si domanderà qualcuno. Semplice.

 

Dovranno raccogliere le mance di Natale di mamma, papà, nonni, zii e zie, per darle poi alla scuola se vogliono evitare le sanzioni previste e determinate dai consigli di classe: sei o sette in condotta, sospensione, divieto di partecipare alle gite scolastiche. Le multe, chiamiamole così, sono molto salate. Vanno da 70 a 450 euro. Una via di scopo, però, c’è. Gli studenti e le famiglie per non pagare dovrebbero mettersi al lavoro così potrebbero convertire le sanzioni disciplinari in lavori utili.

 

 

Questo quanto ha deciso la dirigente scolastica di quel plesso la Dott.ssa Elisa Policicchio.

La somma da versare tramite conto corrente postale per le classi dalla prima alla quarta dovranno pervenire entro il 28 febbraio, mentre per le classi quinta sono obbligati a farlo entro fine anno scolastico. Per gli studenti che dovranno versare 450 euro ci sarà un po’ di clemenza. Potranno effettuare i versamenti anche a rate. Secondo la Preside i soldi così ricavati “verranno impiegati interamente ed esclusivamente per risanare i gravissimi danni rilevati e implementare i materiali mancanti nelle aule e nei locali scolastici”.

Questo pugno duro adottato dal Dirigente Scolastico non è piaciuto agli studenti e ai loro genitori . Molti si rifiutano di versare le somme richieste dalla Preside. Nessuno, però, intende mollare. Dopo le vacanze natalizie, quando gli studenti ritorneranno a scuola, ne vedremo sicuramente delle belle.

Pubblicato in Cosenza

COSENZA 6 dicembre 2016 – Gestione illecita di rifiuti e attività illecita di demolizione.

E’ quanto emerso da un’attività coordinata dalla Procura della Repubblica di Cosenza che ha visto impegnati a Rende in località Cutura questa mattina gli uomini del Nipaf, Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale e Forestale del Corpo Forestale dello Stato, unitamente ai reparti dei Comandi Stazione di Cosenza, Spezzano Sila ed Aprigliano.

Durante un controllo in area privata sono stati rinvenuti sei veicoli fuori uso e diversi rifiuti speciali pericolosi e non provenienti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, elettrodomestici, ferrosi e vari ingombranti.

La Gestione che veniva svolta da un uomo di nazionalità rumena, deferito all’Autorità Giudiziaria, avveniva in un area priva dei requisiti previsti per tale attività e senza alcuna autorizzazione che comportava lo versamento sul suolo anche di rifiuti pericolosi rappresentati da oli esausti e liquidi contenuti nelle carcasse degli automezzi.

Oltre al deferimento dell’uomo si è proceduto al sequestro dei mezzi e dei cumuli dei rifiuti rinvenuti.

Pubblicato in Cosenza
Pagina 2 di 6
BANNER-ALTO2

Follow us on Facebook!

© 2010 - 2021 TirrenoNews.Info | Liberatoria: Questo sito è un servizio gratuito che fornisce ai navigatori della rete informazioni di carattere generale. Conseguentemente non può rappresentare una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità predefinita. Non può, pertanto, essere considerato un prodotto editoriale ai sensi della legge 62 del 7 marzo 2001. L'Autore del sito non è responsabile dei commenti inseriti nei post o dell’utilizzo illegale da parte degli utenti delle informazioni contenute e del software scaricato ne potrà assumere responsabilità alcuna in relazione ad eventuali danni a persone e/o attrezzature informatiche a seguito degli accessi e/o prelevamenti di pagine presenti nel sito. Eventuali commenti lesivi dell’immagine o dell’onorabilità di persone terze non sono da attribuirsi all’autore del sito, nemmeno se il commento viene espresso in forma anonima o criptata. Nei limiti del possibile, si cercherà, comunque, di sottoporli a moderazione. Gli articoli sono pubblicati sotto “Licenza Creative Commons”: dunque, è possibile riprodurli, distribuirli, rappresentarli o recitarli in pubblico ma a condizione che non venga alterato in alcun modo il loro contenuto, che venga sempre citata la fonte (ossia l’Autore). Alcune immagini pubblicate (foto, video) potrebbero essere tratte da Internet e da Tv pubbliche: qualora il loro uso violasse diritti d'autore, lo si comunichi all'autore del sito che provvederà prontamente alla loro pronta. Qualunque elemento testuale, video, immagini ed altro ritenuto offensivo o coperto da diritti d'autore e copyright possono essere sollecitati inviando una e-mail all'indirizzo staff@trn-news.it. Entro 48 ore dalla ricezione della notifica, come prescritto dalla legge, lo staff di questo Blog provvederà a rimuovere il materiale in questione o rettificarne i contenuti ove esplicitamente espresso, il tutto in maniera assolutamente gratuita.

Continuando ad utilizzare questo sito l'utente acconsente all'utilizzo dei cookie sul browser come descritto nella nostra cookie policy, a meno che non siano stati disattivati. È possibile modificare le impostazioni dei cookie nelle impostazioni del browser, ma parti del sito potrebbero non funzionare correttamente. Informazioni sulla Privacy