Redazione TirrenoNews
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Carissimo San Francesco.
Certamente avrai saputo che vogliono intestare a Tuo nome l’Aeroporto di Lamezia Terme.
Se ne è fatto gran vanto sin dal marzo 2012 Fausto Orsomarso il vice capogruppo Pdl alla Regione il quale ebbe a dichiarare:"Esprimo grande soddisfazione e profondo compiacimento per l'approvazione, da parte del Consiglio regionale, della proposta che ho presentato insieme al collega Mario Magno, grazie alla quale l'aeroporto di Lamezia Terme sarà intitolato a San Francesco da Paola, protettore delle genti di mare e portatore di un messaggio universale, in virtù di quella che è stata la sua vita, caratterizzata dalla vicinanza ai più deboli, dalla salvaguardia dei valori della tradizione e dell'amore per la terra. L'intitolazione dell'aeroporto di Lamezia Terme a San Francesco da Paola è un segnale molto importante per tutti i cittadini, proprio in occasione del 50/mo anniversario del suo Patronato sulla Calabria, una regione che può riconoscersi verso il mondo intero attraverso il suo cittadino che del bene, della carità, della solidarietà, ha fatto il proprio percorso di vita, da calabrese"
Non si chiama Francesco ma può anche ritenersi che sia un Tuo “fan” e che abbia voluto in tal modo procurarsi la Tua benevolenza ( che di questi tempi non è poca cosa).
Stando, poi, alla stampa locale sembra che sia stata emanata il 12 febbraio una nota da parte dell’Ufficio stampa della Giunta Regionale la quale informa che “a breve sarà intitolato a San Francesco di Paola l’aeroporto di Lamezia Terme, in esecuzione di una delibera del consiglio regionale” ed a seguito della firma di un protocollo d’intesa tra Regione Calabria, Sovrintendenza Regionale dei Beni Culturali, Santuario di San Francesco di Paola e Comune di Paola”.
Ma ecco una fortissima reazione dei lametini i quali sostengono che “eliminando dal logo dell’aeroporto il nome di Lamezia, causerebbe un notevole il danno alla nostra Città, derivante dal conseguente annullamento di quel potente fattore di marketing territoriale sotto il profilo identitario, culturale ed economico, che è rappresentato dalla circolazione nel mondo del nome di Lamezia Terme. Inoltre il richiamo alla città di Paola (distante una cinquantina di chilometri da Lamezia) potrebbe facilmente indurre l’opinione pubblica nazionale ed internazionale meno informata a ritenere che l’aeroporto sia in territorio di Paola e non di Lamezia, finendo per l’attribuire al comune di Paola il valore aggiunto del marketing territoriale”.
Sai che i firmatari di questa protesta(Sebastiano Sofi, Nicolino Panedigrano, Giuseppe Gigliotti, Antonio Butera, Carlo Cristiano, Riccardo Viola, Felice Lentidoro, Vincenzo Gaetano, Antonello Cristiano, Giuseppe Perri, Vincenzo Villella) sono addirittura pronti ad azioni giudiziarie contro intitolazione a S. Francesco di Paola.
Tu che sai leggere i cuori delle persone e che puoi comprenderne la mente ci puoi far sapere se si tratta di una reazione partitica( centrosinistra contro centrodestra) o se si tratta di una reazione campanilistica ( Lamezia terme contro Paola)?
Non vorrebbe giungere a credere che i lametini continuerebbero ad onorarti solo se ti chiamassi San Francesco invece che San Francesco di Paola. E già che ci sei ci spieghi dove andrà la Calabria in queste condizioni?
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Elezioni politiche tra VOTI & PROTESTE: da Milano in Calabria
Lunedì, 25 Febbraio 2013 10:54 Pubblicato in ItaliaDi tutto e di più in queste elezioni
Si passa dall’astensionismo dal voto per reazione contro i politici.
Si arriva alle proteste di tre femministe Ucraine del gruppo Femen che dopo aver manifestato anche contro il papa ieri se la sono prese contro Berlusconi provocando una durissima reazione della Polizia.
Ma il vezzo più incalzante( nel senso che comincia a verificarsi ormai troppo ripetutamente perché lo Stato non ponga la parola fine) è quello di presentarsi al seggio con la chiara intenzione di contestare le elezioni. È successo un po’ dappertutto, anche da Amantea in passato( e non escludiamo che avvenga anche queSta volta). Ieri è successo a Soverato ed a Satriano
A Soverato una signora S.A., di 51 anni, si presenta al seggio n2 e pretende di essere registrata e di non esprimere il voto così come la legge elettorale prevede. “Il presidente, colto da un attimo di smarrimento, perché probabilmente non sapeva come comportarsi, ha poi applicato quello che è previsto dalla legge: ha raccolto la protesta, messa a verbale, ma non ha apposto il timbro sulla scheda elettorale. Forti le proteste della signora, che ha minacciato di denunciare tutti e che pretendeva il timbro. Al termine di un tira e molla durato tre ore, la signora si fa consegnare le schede elettorali, senza aprirle e senza entrare nella cabina, le riconsegna al presidente. Intanto sopraggiunge un dipendente del comune, presumibilmente il rappresentante dell’ufficio elettorale, che intima alla signora, con toni poco gentili, di uscire. Timbro applicato e schede messe da parte, ma alla domanda legittima su che fine facessero le sue schede non votate la signora si è sentita rispondere “non le è dato sapere che fine facciano le schede”.
Poi arriva un rappresentante dell’ufficio elettorale comunale che la invita :"Si accomodi fuori. Ha fatto la sua protesta, ora vada fuori".
La stessa cosa ma in tono molti più blando a Satriano Superiore, dove un signore D.P., nel seggio numero 1, ha esercitato il medesimo diritto. Il presidente Catalano, dopo un momento di dubbio iniziale, ha messo a verbale la situazione e la protesta.
Se dovesse allargarsi il fenomeno non si riuscirebbe a garantire il diritto di voto agli altri. E’ bene che se ne tenga dovuto conto e si normi in materia
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Votanti ad Amantea e le curiosità in provincia
Domenica, 24 Febbraio 2013 23:08 Pubblicato in Economia - Ambiente - EventiVotanti ad Amantea
Ore 12.00 votanti 11,88 contro il precedente 13,30% del 2008 MENO 1,42%
Ore 19.00 votanti 37,63 % contro il precedente 40,32% del 2008 MENO 2,69 %
Ore 22.00 votanti 45,53 % contro il precedente 52,55% del 2008 MENO 7,02%
Curiosità
Il paese in provincia di Cosenza con la maggiore percentuale di votanti è Santo Stefano di Rogliano con il 57,28%
Il paese in provincia di Cosenza con la minor percentuale di votanti resta sempre Scala Coeli con il 26,46%
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