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Redazione TirrenoNews

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Domani mattina 7 novembre il personale del comune di Paola ancora senza stupendi incontrerà il segretario generale del comune.

Che si intenda; il segretario non è come san Francesco; non può certamente fare miracoli.

Ma qualcosa può fare ed è quello che si aspettano tutti o dipendenti. E non solo loro, ma tutti i creditori del comune paolano.

La verità. La verità sulla situazione contabile e finanziaria del comune.

Peraltro il segretario generale è un esperto di comuni in dissesto o predisse sto.

E sembra che abbia già anticipato la linea obbligata di condotta.

Lo spending rewiew cioè la revisione della spesa pubblica.

A parole un vero e proprio miracolo atteso che “per spending review si intende quel processo diretto a migliorare l'efficienza e l'efficacia della macchina statale attraverso la sistematica analisi e valutazione delle strutture organizzative, delle procedure di decisione e di attuazione, dei singoli atti all’interno dei programmi, dei risultati. Analizza più il come che il quanto: i capitoli di spesa vengono passati al vaglio per vedere cosa può essere tagliato, per scoprire se ci sono sprechi o casi di inefficienza. La revisione della spesa pubblica investe anche gli acquisti delle amministrazioni pubbliche”

Il miracolo sta nel fatto che si pretenderebbe “la riduzione della spesa pubblica a servizi invariati”.

La linea cioè è quella di un bilancio che non sopravvaluti le entrate sottovalutando nel contempo le spese, evitando, cioè, di creare disavanzi di bilancio che si riversano sui bilanci futuri, determinando debiti alle future generazioni.

Questa logica gestionale appare indispensabile se si vuole pagare il lavoro del personale dipendente sia interno che esterno.

Peraltro se non si farà così partiranno sicuramente scioperi a raffica creando gravi disservizi alla comunità della cittadina tirrenica.

In conclusione a Paola od altrove basta con gli sciali ( vedi foto), è tempo di verità e di correttezza contabile. Ma anche di responsabilità politica, contabile e penale.

La Repubblica edizione di Firenze pubblica oggi 6 novembre il seguente articolo di Luca Serranò

“File e video pedopornografici. Perquisizioni in tredici regioni

L'indagine della polizia postale coordinata dalla procura di Firenze. Quattro arresti. Un 54enne di Torino trovato in possesso di oltre 700 mila immagini 5 mila clip. Ventinove perquisizioni in tutta Italia sono state eseguite questa mattina da parte della polizia postale nell'ambito di un'inchiesta sul possesso e la detenzione di file pedopornografici prodotti durante lo sfruttamento sessuale di minori di anni 18. Le indagini del compartimento della polzia postale, coordinate dal sostituto procuratore della Procura di Firenze Andrea Cusani è partita dalla denuncia di un fiorentino che ha notato un intenso traffico di materiale pedopornografico su alcuni programmi di file sharing. Le perquisizioni effettuate in tredici Regioni (esclusa la Toscana) tra cui Lombardia, Lazio, Puglia e Campania, Piemonte e Sicilia e hanno portato all'arresto di 4 persone in flagranza di reato. Un trentaseienne di Lago (Cosenza) trovato in possesso di circa 1000 file di immagini e video. Un settantanovenne di Merat con 3000 immagini e 230 video, un trentottenne di Roma con circo 20 mila file tra foto e video e un cinquantaquattrenne di Leini, in provincia di Torino, trovato in possesso di 700 mila immagini e 5 mila video”.

Restiamo sorpresi perché la perquisizione in Lago era stata già da noi data il 26 ottobre.

La notizia edita da La Repubblica è stata pi ripresa letteralmente da decine di siti web.

Eppure noi qualche dubbio lo abbiamo.

Maxi Blitz dei Carabinieri ad Amantea

Mercoledì, 06 Novembre 2013 18:22 Pubblicato in Comunicati - Sport - Giudiziaria

I Carabinieri tengono sotto pressione la città. Lo avevano già fatto nelle nottate scorse con una serie di perquisizioni domiciliari.

Una pressione legata, forse, all’attentato incendiario alla Cooperativa Apa, un’altra legata, si dice, all’attentato alla Golf dell’architetto Luciano Perri, non spiegano però la forza e la costante presenza con la quale l’Arma sta operando nella cittadina tirrenica.

C’è altro- almeno così si sussurra- senza che si sappia esattamente cosa. Si parla di una serie di intimidazioni che avrebbero fatto scattare il maxi blitz. Intimidazioni portate molto in alto, troppo in alto!

E stamattina, a giorno fatto, appuntamento davanti alla locale caserma di carabinieri in Via Roberto Mirabelli.

Tante auto , anche civetta, tantissimi Carabinieri e perfino il furgone della Unità cinofila con i cani allenati alla ricerca della droga.

Puntati una serie di soggetti già legati a vicende giudiziarie ma anche incensurati.

Particolare attenzione ad alcuni esercizi commerciali.

Notato il Capitano Acquotti della locale Capitaneria di Paola.

Voci attendibili parlano della presenza di un magistrato di Paola.

Presente anche qualche legale, la stampa locale ed almeno una televisione regionale.

Ma non trapela nessuna notizia.

Si parla comunque di rinvenimenti di armi e di droga, ma nessuna certezza, tantomeno sul luogo dell’eventuale rinvenimento.

Ma se fosse vero si sarebbe saputo anche di arresti o fermi, ed invece niente di niente.

L’unico elemento da tenere in conto sembra qualche sorriso in più dei carabinieri locali.

Bisogna attendere domani per avere notizie dai quotidiani locali ai quali le fonti ufficiali daranno in serata tutte le notizie.

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