Quest’estate il caldo è stato intenso e fortuna che il mare ha fatto interamente il suo dovere permettendo a chi può favolosi e rinfrescanti bagni in acque azzurre e trasparenti.
Ma la notte tra il 9 ed il 10 agosto non sarà facilmente dimenticabile
Una notte di pioggia intensa, di fulmini e tuoni, ed incomprensibilmente anche di incendi
Allagati i sottopassaggi ferroviari prosciugati poi nella mattinata dall’autospurgo comunale
Allagato l’incrocio di Via Dogana e Via Garibaldi con i soliti problemi al tabacchino di Johnny, le solite auto parcheggiate su Via Dogana riempite di acqua( peraltro sporca di fogna!), l’acqua che ha invaso via Garibaldi che spinta dalle auto entrava nei portoni della abitazioni e nei magazzini più bassi.
Allagata Via Baldacchini in particolare nei pressi dell’incrocio di Via Dogana dove ancora verso le 11 del mattino e dopo l’intervento di Vigili del Fuoco le pompe scaricavano l’acqua ancora presente nei magazzini ( vedi foto)
Una forte puzza di fogna la dove ci sono stati gli allagamenti come se ci fosse una storica commistione delle acque bianche con le acque nere!
Ma sicuramente l’evento più strano è l’incendio del Lido Il gabbiano.
Erano le 05.15 quando è scoppiato. Sicuramente un Corto circuito-ci dicono-. Un incendio che ha divampato con foga incidendo fortemente sulla struttura balneare( vedi foto)
Per fortuna ci dice la proprietà che i Vigili del Fuoco sono intervenuti con la massima tempestività spegnendo le fiamme e salvando una gran parte dello stabilimento balneare che già stamattina ha aperto i battenti garantendo comunque i sevizi ai propri ospiti, un chiaro indizio della professionalità della famiglia che lo gestisce
Nulla ha potuto la sua “classe” politica contro il “male” che lo ha colpito e contro il quale inani sono stati la sua forza d’animo, la sua fede, la scienza medica.
E quel male, innominato ed innominabile, che ti pervade inarrestabile, alla fine lo ha vinto, lo ha portato via alla sua famiglia, alla città, ai suoi amici.
Nessuno ci credeva. Franco era un combattente, capace di affrontare, come ha fatto nella sua vita, tanti momenti difficili, uscendone spesso, se non sempre, da vincitore.
Ma Franco non era solo il politico per antonomasia di Amantea , era soprattutto un uomo, un amico.
Ed è questo il tratto che lo conserverà indelebile nelle menti e nei cuori di tanti.
I giudizi politici sono insinceri, umorali, impropri, sia quando individuali, sia quando collettivi. Ed ascoltarli e farne tesoro non offre quella verità che occorre sempre cercare.
E’ doveroso, invece, far prevalere il giudizio sull’uomo. Quello semplice, senza presunzione, senza arroganza, serioso, se vuoi, anche se non era difficile cogliere quel sorriso profondo, come nella foto che ci piace partecipare perché veramente espressiva di quel Tonnara che mancherà a tanti e non solo alla sua famiglia, ai suoi intimi, a quelli che hanno vissuti i momenti difficili che lo hanno avvicinata ad un evento che nessuno avrebbe voluto, a quelli che più semplicemente hanno pregato per la sua salute, per la sua vita.
Preghiere inascoltate purtroppo, ma preghiere da continuare.
Domani giovedì 8 agosto, alle ore 17.30 i funerali presso la chiesa di san Bernardino. L’ultima occasione per salutare una persona perbene , un amico, che ha combattuto, senza vincerla, ma con tantissima forza, insieme ad Anna , la moglie, ed ai figli, la terribile guerra contro la malattia del millennio, quel male oscuro che non si sa bene da dove venga ma che porta tanti verso un ordinario e terribile epilogo.
Addio Franco, sarai indimenticabile!
Domani uscirà sicuramente il comunicato dell’amministrazione comunale con il quale si annuncia che la notte bianca 2013 salterà.
Diverse le ragioni.
Alcune di ordine economiche ed organizzative
Le altre, ben più consistenti e pregnanti, legate allo stato di salute del sindaco.
Per queste ultime ragioni è saltato anche il consiglio che era stato convocato per il giorno 10 agosto alle ore 19.00 e con il quale si intendeva concedere la cittadinanza onoraria allo scrittore calabrese Carmine Abate oltre che consegnare gli attestati di pubblica benemerenza del Dipartimento della protezione civile per la partecipazione all’evento “ Sisma in Abbruzzo 2009”
Si avrà modo così di capire che Abruzzo si scrive solo con una sola B anche quando c’è il terremoto!