Redazione TirrenoNews
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Il Sindaco Franco Tonnara risponde alla interrogazione di Antonio Rubino
Sabato, 02 Febbraio 2013 18:39 Pubblicato in Comunicati - Sport - GiudiziariaAttuazione della “legge sulla trasparenza”, l’amministrazione comunale di Amantea risponde all’interrogazione presentata nei giorni scorsi dal consigliere di minoranza Antonio Rubino. Ecco il testo della lettera:
“Oggetto: Interrogazione a risposta scritta. Ns protocollo n 1837 del 25.01.2013
Relativamente a quanto formulato nell’interrogazione a risposta scritta esplicitata in oggetto, siamo a comunicarle che, in ottemperanza agli obblighi di pubblicità degli atti imposti dalla normativa vigente, tutti gli atti riconducibili a procedimenti amministrativi, comunicazioni, ecc. sono stati finora pubblicati sul sito web istituzionale nelle sezioni “Albo Pretorio on line” e in quelle riconducibili ai singoli settori; gli atti sono inoltre consultabili nella sezione “Archivio” dei singoli Settori e pertanto sempre accessibili ai cittadini che ne volessero prendere visione.
Nel riconoscere un ruolo importante e fondamentale al principio della trasparenza, cui la Pubblica Amministrazione deve uniformarsi, gli uffici di competenza – in attuazione dell’art. 18 del Decreto Legge 22 giugno 2012 n. 83, convertito in Legge 7 agosto 2012 n. 134 - stanno adoperandosi a pubblicare e ricondurre tute le informazioni, in particolare quelle relative a “concessioni di sovvenzioni, contributi, sussidi ed ausili finanziari alle imprese e l’attribuzione dei corrispettivi e dei compensi a persone, professionisti, imprese ed Enti privati e comunque vantaggi economici di qualunque genere “ nell’ambito dei dati relativi alla sezione “Trasparenza, valutazione e merito”.
Nel ringraziarla per il sollecito e fattivo contributo, siamo a ricordarle che al termine degli adempimenti necessari ad attivare e gestire la sezione “Trasparenza, valutazione e merito”, tutte le informazioni di cui all’art. 18 del D. L. 83/2012, convertito in Legge 134/2012, saranno consultabili da tutti gli utenti/cittadini in detta sezione.
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Il FLI pronto ad organizzare la campagna elettorale per le politiche
Sabato, 02 Febbraio 2013 18:34 Pubblicato in Lamezia TermeDopo la “cacciata” di Angela Napoli che ad Amantea è stata sempre presente e sempre attiva protagonista della vita politica cittadina, il Circolo del FLI sceglie i propri candidati per le prossime elezioni politiche.
E lo fa con la seguente dichiarazione affidata alla presente nota stampa
“Il circolo Fli di Amantea a nome del presidente Nuccio Morelli e dei componenti del direttivo comunicano che nel rispetto delle linee programmatiche del partito darà il completo appoggio all'ingegnere Francesco Grandinetti candidato alla Camera dei Deputati nella lista futuro e libertà ed al prof. Francesco Menechini candidato al senato della repubblica nella lista Monti. Anche il circolo di Amantea vuole partecipare attivamente a sostenere Grandinetti e Menichini certi che con loro si potrà finalmente aiutare la Calabria ad uscire dalle innumerevoli problematiche che da sempre la affliggono".
Il comunicato, poi, recita che “Nei prossimi giorni è già attesa una visita di Grandinetti, da sempre vicino ad Amantea ed in particolar modo al nostro circolo, proprio allo scopo di organizzare la campagna politica ad Amantea e nel comprensorio.”
Nulla dice il comunicato della eventuale attesa di una visita da parte di Francesco Menichini.
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Tantu sulu alla cannilora, tantu friddo e niva ancora. Storia e proverbi
Sabato, 02 Febbraio 2013 15:04 Pubblicato in CronacaIl 2 febbraio è la festa della Candelora. Nella foto Amantea, oggi; una eccezionale giornata di sole!
La Chiesa cattolica (Levitico 2,22-39), celebra con questa festa la presentazione al tempio di Maria , quaranta giorni dopo il parto ( prima non era possibile perché per gli ebrei, dopo il parto di un maschio, una donna era considerata impura per un periodo di 40 giorni).
In questo giorno secondo una usanza, che pare di origine francese, e che è documentata a Roma solo tra il IX e X sec., di benedire le candele simbolo di Cristo "luce per illuminare le genti".
La Candelora (deriverebbe dal tardo latino "candelorum", per "candelaram", benedizione delle candele) è celebrata anche nella tradizione pagana e neopagana, ed alcuni studiosi rilevano come si tratti di una festività introdotta appunto in sostituzione di una preesistente.
Sempre in merito alle origini italiche della Candelora, nel "Lunario Toscano" dell'anno 1805 si ritrova questo testo: "La mattina si fa la benedizione delle candele, che si distribuiscono ai fedeli, la qual funzione fu istituita dalla Chiesa per togliere un antico costume dei gentili, che in questo giorno in onore della falsa dea Februa con fiaccole accese andavano scorrendo per le citta', mutando quella superstizione in religione e pieta' cristiana".
Per la cronaca, i gentili erano i pagani e la Dea Februa era Iunio Februata (Giunone purificata), che veniva celebrata a Roma alle Calende di febbraio. Quindi, la purificazione di Maria fu fatta coincidere (per sostituirsi poi del tutto o quasi) con la festa pagana dedicata a Giunone e ai Lupercali
Per le tradizioni celtiche questa ricorrenza viene chiamata invece Imbolc (da imbolg - nel grembo) e risulta particolarmente legata alla triplice Dea Brigit (o Brigid), divinità del fuoco, della tradizione e della guarigione; anche questa festa venne poi trasformata in età cristiana e il ruolo della Dea affidato alla figura di santa Brigida, a cui vengono attribuite tutte le caratteristiche della divinità, in particolare quella del fuoco sacro.
La candelora, segnava il passaggio tra l’inverno e la primavera ovvero tra il momento di massimo buio e freddo e quello di risveglio della luce( da cui le candele che vincono il buio dei giorni invernali).
Una festa quindi antichissima e legata alla tradizione ed alla religione. Da qui i tanti proverbi che la arricchiscono e che come al solito “sono pronti ad ogni evenienza”.
Ta noi ad Amantea si dice: “Alla Cannilora , stata d’intra e viernu fora”
Contemporaneamente si dice anche “ Tantu sulu alla cannilora , tantu fruddo e niva ancora”
Ma ci sono anche le posizioni intermedie come il proverbio che dice “ Alla cannilora ci su quaranta juorni i friddu ancora”
Il più antico e certificato proverbio sembra quello che si fa riferire al 474 dopo Cristo ed introdotto dal patriarca di Roma Gelasio , il quale dice “Per la santa Candelora se nevica o se plora dell'inverno siamo fora” (nb plora dal latino piangere in senso figurato piovere