La "rimborsopoli" tutta calabrese si allarga a macchia d'olio.
Ci sono altre 31 persone indagate nell'inchiesta sui presunti rimborsi irregolari ottenuti dai consiglieri regionali. Sono 31 persone che hanno già ricevuto, o che stanno per ricevere un avviso di deroga delle indagini. Gli inquirenti infatti (l’inchiesta è firmata dal procuratore aggiunto Ottavio Sferlazza e dal pm Matteo Centini) hanno chiesto altri mesi di tempo per chiudere l’indagine. O meglio un altro periodo, necessario a rimettere in ordine le carte acquisite per i relativi riscontri dagli uomini del Comando provinciale della Guardia di Finanza agli ordini del Colonnello Alessandro Barbera.
Da 13 a 44: un bel salto
Si arriva a 44 sommando ai 31 nuovi indagati i 13 capigruppo, di varie legislature, coinvolti nell'inchiesta nei mesi scorsi.
Si tratta di Giovanni Bilardi, Giuseppe Bova, Giampaolo Chiappetta, Vincenzo Antonio Ciconte, Alfonso Dattolo, Nino De Gaetano, Emilio De Masi, Luigi Fedele, Pino Gentile, Agazio Loiero, Sandro Principe, Alberto Sarra e Giulio Serra.
Ma l’inchiesta è stata prorogata, quindi presto se ne conosceranno degli altri.
Rimborsopoli è l’indagine sulle spese pazze di consiglieri e collaboratori della Regione Calabria: viaggi, soggiorni di lusso, gratta e vinci, regali Di recente, tra gli scontrini, sono emersi anche acquisti di prodotti per bricolage e fai da te, cavi elettrici e arredamenti per bagni I consiglieri regionali della Calabria, si facevano rimborsare addirittura detersivi e multe.
Tutto rimborsato con i soldi dei cittadini.
Un quadro desolante e che mostra ancora una volta come da destra a sinistra ci siano larghe intese “a delinquere”.
Le stesse larghe delinquenze dell’ Expo 2015 e del Mose,in sostanza
Comunque non è tutto negativo e si ha la certezza che con la contrazione dei consiglieri regionali da 50 a 30 gli inquisitisi si ridurranno!