I militari della Compagnia Carabinieri di Locri hanno eseguito 11 ordinanze di applicazione di misura cautelare personale, emesse dal G.I.P. presso il Tribunale di Locri su richiesta della Procura della Repubblica di Locri, nei confronti di 11 impiegati pubblici del Comune di Sant'Ilario dello Ionio.
Il comune di Sant'Ilario dello Ionio, con una popolazione di circa 1400 residenti, ha 19 impiegati in servizio presso l'ente comunale i cui "comportamenti lavorativi" sono stati monitorati nel corso delle indagini svolte tra il settembre 2016 e il gennaio 2017 dai militari della Stazione Carabinieri del luogo.
Parliamo come al solito di "assenteismo".
I reati contestati vanno dalla truffa aggravata e continuata in danno dell'Ente Pubblico, all' attestazione fraudolenta della presenza in servizio, all'abuso d'ufficio e al peculato.
Tra i tanti dipendenti comunali coinvolti nell'attività investigativa, spiccano anche alcuni impiegati con funzioni di responsabilità amministrativo-contabile che hanno agevolato il personale assenteista non perseguendo determinati comportamenti volti a certificare falsamente la presenza in servizio strisciando il badge ma di fatto assenti dal luogo di lavoro procurando, quindi, verso questi ultimi, ingiusti vantaggi patrimoniali con danni per l'ente che erogava gli stipendi.
Molti dipendenti, tra i quali responsabili di area e di settore, pur risultando regolarmente in ufficio a prestare ore di lavoro in favore dell'Ente pubblico di appartenenza, si trovasse, invece, in tutt'altri luoghi privati, attestando falsamente la propria presenza in ufficio.
Gli indagati, eludendo il sistema di rilevazione elettronica delle presenze, si dedicavano alle più svariate attività personali: vi era infatti chi andava al mercato a fare la spesa, chi stava in auto a leggere il giornale, chi effettuava sortite in circoli ricreativi, in supermercati o nei bar o addirittura chi si recava dal barbiere.
Il caso più simpatico è quello di un dipendente pubblico che in più occasioni, quasi quotidiane, faceva un uso momentaneo di un autoveicolo dell'Ente posto nella sua disponibilità, sottraendolo alla sua destinazione originaria recandosi nei comuni limitrofi per fare shopping o commissioni di natura privata, creando così un apprezzabile danno economico. (Da Il Dispaccio)