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Il sindaco di Melito Porto Salvo, Gesualdo Costantino, e’ una delle 65 persone arrestate stamattina dai carabinieri nell’operazione contro la cosca Iamonte. E’ accusato di associazione mafiosa.

La cosca, per l’accusa, condizionava lo svolgimento delle gare di appalto del comune.

Nelle indagini delle forze dell’ordine, è emerso come la cosca Iamonte abbia goduto della connivenza della locale classe politica ed in particolare proprio di quella di Gesualdo Costantino, che all’epoca dei fatti in questione (nel 2007) era consigliere comunale di maggioranza a Melito e vice Presidente della Provincia di Reggio Calabria, nella giunta di centro/sinistra guidata dal dott. Giuseppe Morabito.

Costantino fu poi eletto sindaco di Melito a inizio maggio 2012 con il 63% delle preferenze, battendo di gran lunga i suoi due sfidanti, Vincenzo Russo (30%) e Giuseppe Salvatore Minniti (6,7%). Secondo gli investigatori, quelle elezioni furono macchiate dalla ‘ndrangheta e il successo di Costantino fu determinato proprio dall’appoggio fornito dalla cosca Iamonte.

«Era espressione degli Iamonte. Il sindaco è stato eletto grazie al sostegno della cosca» ha riferito il maggiore Miulli nel corso della conferenza stampa tenuta stamattina al Comando provinciale dei carabinieri.

In un’ intercettazione di Remingo Iamonte si sente : «Noi ci dobbiamo basare su Gesualdo perché quello abbiamo. Ma lui ci deve tornare il conto. L'abbiamo messo noi lì».

Gratteri dice che : «La 'ndrangheta non è né di destra né di sinistra. Per quanto riguarda la politica, la nostra indagine si fonda sulla voce diretta di Costantino e Iamonte. Ci sono state cene e incontri in cui gli uomini della consorteria hanno discusso di voti. Prima di questa indagine non sapevo neanche chi fosse il sindaco. Oggi c'è Costantino che è del Pd, domani e dopo domani ci sarà il tizio che è del Pdl. Le cose non cambieranno se i calabresi non si arrabbiano. L'abbiamo detto più volte che i calabresi sono un popolo di coloni».

La cosca Iamonte è quella famiglia mafiosa che è d'accordo alla centrale a carbone di Saline Joniche.

Il terremoto stanotte, una lunga notte durante la quale Direzione distrettuale antimafia e carabinieri hanno stroncato la cosca Iamonte, il Comune e gli imprenditori di Melito Porto Salvo .

L'ordinanza di custodia cautelare (oltre 4mila pagine) è stata firmata dal gip Cinzia Barillà su richiesta del procuratore aggiunto Nicola Gratteri e Antonio De Bernardo.

In tutto 53 indagati sono finiti in carcere mentre a 12 è stato concesso il beneficio degli arresti domiciliari.

Oltre alla provincia di Reggio, il blitz dell'operazione “Ada” ha interessato le province di Milano, Monza e Brianza, Varese, Asti, Roma e Viterbo.

Secondo la DDA la cosca Iamonte controlla il traffico di armi e di sostanze stupefacenti nel basso Jonio reggino e ha realizzato un’infiltrazione pervasiva all’interno del palazzo Comunale. Anche il precedente sindaco Giuseppe Iaria, sempre del Pd, è indagato a piede libero.

Pubblicato in Calabria

Beppe Grillo inizia il suo Tsunami Tour da Pistoia mentre Bersani apre la campagna da Catanzaro

Stamane il ministero dell’Interno, dopo aver esaminato i 219 simboli depositati per le elezioni politiche del 24 e 25 febbraio, ha emesso il suo verdetto, ammettendone ben 169.
E’ il Viminale a renderlo noto ed ha spiegare che 16 simboli sono stati definitivamente esclusi dalla competizione, causa documentazione carente, mentre per i restanti 34 “ricusati” si procederà con la sostituzione del contrassegno, entro le 48 ore successive.

Tra i ricusati vi è anche il simbolo che ricalcava il (Movimento 5 Stelle) ma anche quelli del premier uscente Mario Monti (“Comitato Monti presidente”) e di Antonio Ingroia (“Rivoluzione Civile”)
Dopo la notizia Beppe Grillo, come preannunciato da giorni, si è messo in moto ed ha dato il via al suo “Tsunami Tour”, la prima tappa di oggi è stata Pistoia e si è trovato di fronte una piazza Duomo gremita di gente.
Mentre chiuderà stasera dalle ore 21:00 da piazza Chiara Gambacorti (piazza della Pera) a Pisa.
Al via anche stasera la campagna elettorale del PD e di Bersani, dal capoluogo della Calabria.
Una Catanzaro che l’ha accolto in modo caloroso, ed è da lì che Bersani, rispondendo ad domanda sul possibile patto di desistenza con la coalizione guidata da Ingroia, risponde con un secco:  "Non facciamo nessun patto con posizioni politiche che vanno in diverse direzioni". 

Pubblicato in Italia

Catanzaro. Tutti i gruppi dirigenti del Pd catanzarese si sono autosospesi dagli incarichi ricoperti all'interno del partito, inviando - tra l'altro - una lettera al candidato premier del centrosinistra, Pier Luigi Bersani, per invitarlo a rivedere le scelte del partito.

Una scelta clamorosa «ma doverosa», fanno sapere il candidato a sindaco della città Salvatore Scalzo, il consigliere regionale Piero Amato e i vari consiglieri provinciali, soprattutto se si considera che «la nostra città non esprimerà nessun candidato».

Alla camera ,resta,infatti, confermata la seguente lista

Rosy Bindi

D'Attorre

Enza Bruno Bossio

Nico Stumpo (indicato direttamente da Bersani)

Demetrio Battaglia

Ernesto Magorno( renziano &)

Bruno Censore (Vibo)

Nicodemo Oliverio(Crotone)

Stefania Covello

Franco Laratta

Al primo dei posti per i quali non si prevede la nomina a deputato

Consuelo Nava

Al Senato la lista viene completata con l’aggiunta del siciliano Angelo Argento, vicino al vicesegretario Enrico Letta, e della molisana Micaela Fanelli( renziana)

In sostanza ecco l’elenco completo:

Minniti

Doris Lo Moro

Bruno Villella (vicino a Mario Oliverio e Carlo Guccione)

Angelo Argento

Micaela Fanelli

Al primo dei posti per i quali non si prevede la nomina a senatore Francesco De Nisi (Ex presidente provincia di Vibo) .

Restano fuori dai posti certi gli altri nomi che si erano sprecati nella settimana ( Carmine Donzelli, Luisa Torchia, Giuseppe Gatto, Donatella Monteverdi)

Poche o nessuna speranza per Luigi Incarnato : Nencini non lo ha messo tra i posti sicuri alla Camera.

Se vuole essere deputato deve conquistarsi i voti : cosa realmente difficile!

Nencini aveva chiesto 10 posti e tra questi sarebbe entrato Incarnato.

Ne ha avuto solo7 e tra questi molto probabilmente non ci sarà l’ex assessore regionale Incarnato.

Resta il Senato. Ora la parola resta ad Incarnato, ma non è stato ancora deciso se il PSI presenterà liste autonome anche in Calabria come già deciso in Sicilia, Campania e Basilicata.

 

Pubblicato in Catanzaro

Che strano questo PD. E quante “lotte” interne che inizialmente non appaiono ma che poi si svelano nella loro interezza.
La stranezza è nel “Non significato” delle primarie.
È possibile, ci si chiede, che chi partecipa alle primarie e non viene “premiato” dagli elettori, venga, poi, salvato dal partito?
Siamo di fronte ad un mancato rispetto della volontà democraticamente espressa dalla base e quindi al disconoscimento della sua valenza?
O piuttosto siamo alla sanatoria di abbandoni da parte della base indotti da chi la base “governa”?
Come intendere allora il “recupero” di Laratta, non espresso dalla base della provincia di Cosenza?
Comunque alla fine lista c’è. Eccola!
Una lista arrivata in modo sofferto alle prime luci dell'alba.
Una soluzione che forse accontenta tutti. O forse no!

In ogni caso, a guidare il plotone per Montecitorio sarà la presidente nazionale del Pd Rosy Bindi.
Poi, a seguire, lo stesso D'Attorre e la vincitrice delle primarie celebrate lo scorso 29 dicembre Enza Bruno Bossio.
Quarta piazza per Nico Stumpo, indicato direttamente da Bersani.
Al quinto posto il reggino Demetrio Battaglia.
6°) Quindi il renziano Ernesto Magorno,
7°) il Vibonese Bruno Censore,
8°) il Crotonese Nicodemo Oliverio
9° e 10°)  i cosentini Stefania Covello e Franco Laratta.

Praticamente solo 3 donne e 7 uomini.
Poco importa che all’undicesimo posto ci sia un'altra donna, la pdellina Consuelo Nava, arrivata subito dietro la Bindi alle primarie in quel di Reggio Calabria.
Qualche sorpresa in più nell'elenco dei candidati in lizza per il Senato.

Capolista sarà l'ex viceministro all'Interno Minniti.
Dietro di lui un'altra parlamentare arrivata a Montecitorio nel 2008: la lametina Doris Lo Moro. Terzo posto per il cosentino Bruno Villella (sulla sua indicazione ha inciso molto l'opera di convincimento sui livelli nazionali portato avanti da Mario Oliverio e Carlo Guccione).
Il quarto ed il quinto posto dovrebbero andare a due esponenti indicati direttamente da Roma e sui quali ancora è in corso una discussione

Pubblicato in Calabria

Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato del PD.

Il Circolo del Partito Democratico di Amantea esprime grande soddisfazione per le consultazioni primarie del 29 dicembre scorso per la scelta dei candidati al Parlamento per le prossime elezioni politiche di febbraio In totale, nei 3 seggi presenti tra Amantea e Campora San Giovanni, hanno votato piú di 500 elettori. Un risultato positivo che testimonia la volontà dei cittadini di essere partecipi ai processi decisionali che coinvolgono il partito .
Il circolo PD di Amantea è da tempo impegnato a dialogare con i cittadini, a renderli partecipi tentando di contrastare la disaffezione dilagante verso la politica. In questa logica è da salutare con grande positività la adesione al progetto dei tanti cittadini che si sono recati ai seggi per esprimere il loro voto democratico.
La piú votata in città è stata Stefania Covello con 244 preferenze (quasi il 50% dei suffragi) seguita dal sindaco di Diamante Ernesto Magorno che ha raggiunto quota 156. Hanno avuto preferenze anche Laratta 136, Valeria Capalbo 96, Enza Bruno Bossio 93, Bruno Villella 68, Mario Maiolo 68, Luigi Gugliemelli e Giovanni Manoccio 15.
È stata data ai cittadini la opportunità di esprimersi e lo hanno fatto con grande maturità. I "nominati" sono stati bocciati, anche sulla scorta di un giudizio evidentemente negativo sul loro operato in Parlamento. Il Circolo del Pd di Amantea saluta con favore anche la bocciatura in città di chi, abusando della "nomina a parlamentare", era venuto tempo addietro ad Amantea a manifestare in piazza contro il partito e contro gli iscritti. Le primarie hanno finalmente decretato che gli elettori cosentini vogliono in parlamento nuovi rappresentanti che saranno sicuramente più attenti alle istanze provenienti dal territorio. Ora si rispetti il risultato della democratica partecipazione e si lavori a fare vincere il centrosinistra guidato da Bersani contro i conservatori delle destre.

Un doveroso ringraziamento va ai presidenti di seggio, ai segretari, agli scrutatori e a tutti i volontari che, togliendo tempo prezioso alle proprie famiglie, hanno consentito un regolare e democratico svolgimento delle operazioni elettorali. L'attività del circolo riprenderà subito dopo l'Epifania con la riunione del direttivo cittadino già convocato per il prossimo venerdí. La campagna elettorale per le elezioni politiche di febbraio e la difficile situazione in cui versa il nostro comune sono i temi scottanti da affrontare.

Pubblicato in Politica
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