Redazione TirrenoNews
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Franco Iacucci, “il Governo deve ascoltare i Sindaci della Calabria”.
Lunedì, 16 Novembre 2020 14:50 Pubblicato in CosenzaIl Presidente della Provincia di Cosenza, Franco Iacucci, a cuore aperto ci invia un comunicato stampa in cui chiede al Governo Conte di inserire un emendamento all’interno del “Decreto Calabria” dove si chieda di istituire, all’interno della Commissione consultiva permanente per il contrasto all'emergenza epidemiologica da Covid-19, un “Comitato dei sindaci dei Comuni della Calabria”.
“In questi mesi, alla Regione e ai vertici del sistema sanitario ho chiesto più volte di coinvolgere i sindaci che sono stati troppo spesso esclusi da qualsiasi decisione o informati in ritardo su quanto accade nel proprio territorio in riferimento all’emergenza sanitaria in atto.
Così come continuano a rimanere inascoltate le richieste della Conferenza dei sindaci della Provincia di Cosenza che ha duramente contestato l’operato dell’intera governance sanitaria, chiedendo una inversione di rotta.
Senza un confronto con i sindaci non si può progettare e potenziare la sanità territoriale. Condivido, dunque, l’idea lanciata dal senatore Ernesto Magorno di inserire un emendamento all’interno del “Decreto Calabria” dove si chiede di istituire all’interno della Commissione consultiva permanente per il contrasto all'emergenza epidemiologica da Covid-19, il “Comitato dei sindaci dei Comuni della Calabria” di cui faranno parte di diritto i componenti nominati dalla Conferenza dei sindaci presso le Asp della Regione e al quale il commissario ad acta sarà tenuto a richiedere pareri motivati, obbligatori e non vincolanti su tutti gli atti di alta amministrazione.
È arrivato il momento di dire basta. Non possiamo continuare ad accettare decisioni calate dall’alto da chi magari non conosce nel dettaglio le criticità del territorio, le carenze sanitarie o le emergenze da affrontare.
Una programmazione corretta che tenga conto dei bisogni reali dei cittadini, un’attenta analisi dei servizi sanitari, delle strutture che abbiamo a disposizione e che potrebbero essere utilizzate per curare i malati Covid non gravi, aiuterebbe sicuramente ad affrontare meglio questa seconda ondata di diffusione del virus. Ma se non si tiene in considerazione il ruolo strategico che hanno i sindaci nell’affrontare questa emergenza, continueremo a commettere gli stessi errori e ad adottare piani sanitari errati”.
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Premio Mia Martini tra le finaliste una nostra concittadina, Annabella Africano classe 2000
Lunedì, 16 Novembre 2020 13:23 Pubblicato in Primo PianoAncora il Premio Mia Martini, richiama in Calabria artisti provenienti da tutta la nazione per la tre giorni degli Incontri Artistici 2020.
Tantissimi i giovani ascoltati dalla commissione artistica composta da Franco Fasano, Mario Rosini e Roberta Bonanno che ha lavorato alacremente e senza sosta alla scoperta di nuovi talenti del panorama musicale italiano e internazionale.
Anche in questo momento storico particolare, il Premio ha saputo rinnovarsi ed entusiasmare nonostante le restrizioni sanitarie.
Premio giovane e molto “social” anche quest’anno, infatti, tutte le performance dei giovani artisti sono state trasmesse dal palco in diretta video su tutti i canali mediatici legati al Premio dando così la possibilità al pubblico da casa di assistere allo spettacolo e sostenere i propri beniamini.
Tra le nuove proposte vi segnaliamo la nostra concittadina Annabella Africano, classe 2000, fino al 21 novembre sarà possibile sostenere Annabella Africano, in arte semplicemente Annabella, in gara per il Premio Mia Martini 2020 con il suo brano “Liberi”, finalista nella sezione Nuove Proposte per l’Europa.
La passione di Annabella è il canto, la musica che è tutta la sua vita, il singolo inedito liberi è in gara al prestigioso Premio Mia Martini.
La finale si terrà a dicembre a Bagnara Calabra, paese nativo di Mia Martini.
Il testo della canzone è di Maria Teresa Iannello mentre la musica è stata composta a quattro mani, da Domenico Auteliano e Ivano Zanotti .
Liberi è un brano che raccolta la voglia di crescere e lottare con il sorriso a vent’anni, con occhi di anime buone nella frenesia della vita in città.
Nella parte finale del brano c’è un invito a credere nell’amore, nella speranza e di lottare per ciò in cui si crede anche attraverso la musica
Forza Annabella la tua città ti sosterra!
Il brano Liberi, ammesso al premio Mia Martini 2020, sezione Nuove Proposte, potrà essere ascoltato e votato online attraverso il sito ufficiale del Premio, www.premiomiamartini.it (Votazione Nuove Proposte).
L’operazione di voto terminerà sabato 21 Novembre.
Al termine dell’espressione di voto, i primi cinque che riceveranno più preferenze, saranno ammessi alla fase conclusiva di Bagnara Calabra.
I rimanenti quindici artisti da ammettere alla fase conclusiva di Bagnara Calabra saranno scelti dalla commissione presieduta dal Direttore Artistico.
I cinque finalisti ammessi alla fase conclusiva di Bagnara Calabra attraverso il radio/voto verranno annunciati Domenica 22 Novembre.
I rimanenti 15, scelti dalla commissione presieduta dal direttore artistico, saranno ufficializzati domenica 29 Novembre 2020
È bene ricordare che il voto può essere ripetuto anche più volte al giorno, ogni ora c’è la possibilità di dare il proprio voto ad Annabella
Qui il link per votare Annabella https://www.premiomiamartini.it/annabella/
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Zuccatelli: "Mi dimetto se lo chiede il governo. Gino Strada? Potrebbe dare un gran contributo"
Lunedì, 16 Novembre 2020 11:11 Pubblicato in CalabriaIl commissario regionale alla Sanità oggi a Buongiorno Regione respinge le critiche: "Quel video in cui parlo di mascherine era un'iperbole, non sono un negazionista".
E aggiunge: "Senza decreto di nomina, che non mi é stato ancora notificato, non posso svolgere le mie funzioni"
Il nuovo commissario straordinario alla Sanità della Calabria, Giuseppe Zuccatelli, resta incollato alla poltrona che il governo gli ha affidato dopo le dimissioni rocambolesche del suo predecessore, Saverio Cotticelli.
Intervistato a Buongiorno Regione dalla Tgr Rai, Zuccatelli ha risposto alle polemiche scoppiate dopo la diffusione di alcuni video in cui diceva che «le mascherine non servono a un ca***» e illustrava le sue personali teorie su come fosse necessario contagiarsi con il Coronavirus attraverso lunghi e approfonditi baci.
Di lasciare il suo incarico al momento, Zuccatelli non ha nessuna intenzione: «Io non mi dimetto spontaneamente dall’incarico per il quale sono stato designato – ha detto alla Tgr Calabria – ma se mi sarà chiesto dal ministro io sono disposto a farlo».
Un duro atto d'accusa . l'ultima lettera di Jole Santelli al governo sul piano Anti-Covid in Calabria
Tecnicamente Zuccatelli non ha ancora ricevuto l’incarico, come lui stesso conferma ancora questa mattina. Manca il decreto di nomina: «che non mi è stato ancora notificato» e quindi «non posso svolgere le mie funzioni».
Il commissario designato ha spiegato di essere comunque già al lavoro: «ho voluto parlare pubblicamente per i calabresi e per quello che stanno subendo».
Sul video che lo mostrava minimizzare l’utilità delle mascherine, Zuccatelli ammette di aver «detto una fesseria. Ma in quel periodo eravamo nella prima fase della pandemia», per quanto in realtà fosse già maggio.
Ribadisce, oggi, l’utilità tanto delle mascherine, quanto del distanziamento sociale e dell’igiene della mani. Ma quel che proprio non gli va giù è il fatto che quel video “rubato” sia stato diffuso: «Non ci sto a essere martirizzato per un video di 20 secondi.
Così come non ci sto a essere descritto in chiave macchiettistica».
La palla quindi passa al governo e al ministro Roberto Speranza, che sull’ormai sempre più controversa situazione della gestione sanitaria calabrese sta evitando dichiarazioni e decisioni.
Eppure solo poco dopo l’indicazione di Zuccatelli, il premier Giuseppe Conte aveva fatto sapere di aver contattato il fondatore di Emergency, Gino Strada, per un suo coinvolgimento sul caso calabrese.
Un annuncio rimasto lettera morta, stando almeno al comunicato che lo stesso Strada ha diffuso ieri, 15 novembre, quando ha confermato di non aver mai più ricevuto una sola telefonata da parte del governo, né di essere disposto a ruoli di facciata.
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